Recensione: LE CRONACHE DI TESEO di Davide Bottiglieri

3/05/2019



Titolo: Le Cronache di Teseo 
Autore:  Davide Bottiglieri
Editore: Les Flâneurs Edizioni - 22 dicembre 2018
Collana: Petit
Prima edizioneLes Flâneurs Edizioni - 10 ottobre 2015
Pagine: 92
Prezzo: ebook - € 2,99; cartaceo - € 5,00

Trama
Una serie di sei racconti brevi che descrivono il mitologico viaggio di Teseo da Trezene ad Atene e il celeberrimo episodio lo vede confrontarsi con il minotauro, il tutto riproposto in chiave fantasy. Elementi tipici e atipici del genere quali incantesimi, evocazioni, pozioni, creature fantastiche della mitologia greca, ebraica e del folklore italiano non alterano i connotati della struttura del mito greco: gli Dei, i loro capricci e i giochi di potere conservano sempre un ruolo predominante e il Fato continua a essere un’entità cui è inutile sottrarsi. Tuttavia, il protagonista presentato in questa raccolta ha necessità di maturare come uomo e come guerriero per ogni fatica superata ed è questo il suo più grande punto di forza, nonché ciò che gli permette di valicare i limiti del tempo e dello spazio.

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Le Cronache di Teseo è una raccolta di sei racconti che, come si evince, vedono protagonista l’eroe ateniese e si potrebbero leggere come capitoli di un romanzo. D’altra parte, fatta eccezione per la cesura più o meno netta che caratterizza la conclusione di alcuni brani, ogni episodio sembra richiamare il precedente rendendo necessaria, o per lo meno preferibile, una lettura consequenziale.
Bottiglieri ripercorre le imprese compiute da Teseo lungo la strada che da Trezene lo condurrà ad Atene, dove potrà reclamare i diritti della discendenza reale. Ciascun racconto riprende le fatiche del giovane, dalla lotta con Perifete alle prove di Cercione, riservando alla fine la più nota delle sue battaglie, quella contro il Minotauro del Labirinto cretese.
L’originalità delle Cronache, tuttavia, risiede non tanto nella scelta del mito quanto piuttosto nella commistione con l’elemento magico. L’autore immagina un’antichità in cui la magia non era soltanto un attributo ai prodigi degli dèi, ma un’arte che alcuni uomini imparavano a padroneggiare.
Cresciuto e educato da Chirone, maestro di Achille ed Eracle, per volere della madre Etra, Teseo è uno stregone. Le battaglie descritte da Bottiglieri sono, quindi, un accavallarsi di formule magiche, che qualche volta evocano mitiche armi, e scontri fisici con tanto di spade e scudi.
Spiccano le creature estranee alla mitologia classica: i briganti che Teseo affronta nei miti greci diventano licantropi o giganti di pietra, golem e chimere; i mostri marini diventano niente meno che Leviatani dissolvendo confini invisibili ma solitamente rigidi. A questo proposito confesso che mi sarebbe piaciuto trovare una nota finale che rivelasse e chiarisse i riferimenti.
Naturalmente non manca l’intervento divino: Apollo e Atena, in particolare, intervengono per indirizzare e difendere il loro protetto, lasciando però che sia l’arguzia dell’eroe a interpretare i segni inviatogli dagli dèi. Centro della narrazione sono proprio gli scontri, con il risultato di una costante concitazione che non permette di assimilare le azioni e familiarizzare con le formule magiche agevolmente.
Penso che l’idea alla base dei racconti avrebbe giovato di una struttura narrativa più articolata perché, sebbene l’autore sia riuscito a restituire l’iniziale inesperienza del giovane e la sempre più grande perizia che le imprese gli conferiscono, vengono meno quegli approfondimenti del carattere del protagonista che permetterebbero di creare un’empatia. Per questo ho apprezzato la rielaborazione del mito di Procuste, attraverso cui viene riservato più spazio alla moralità e all’umanità di Teseo.
Anche se è mia convinzione che una maggiore attenzione a questo aspetto avrebbe giovato anche agli altri racconti, questa, come quella di tratteggiare brevemente anche l’ambientazione, può essere considerata una scelta volta a enfatizzare l’azione.
Mi sono dispiaciute alcune sviste, a mio avviso gravi, che rovinano la lettura e non sono stata colpita dallo stile. Ciononostante, credo che Le Cronache di Teseo sia una raccolta interessante che merita attenzione soprattutto per l’originale commistione di generi e tradizioni.



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