RECENSIONE: "Il vizio del diavolo" di Enrico Luceri

4/20/2020


Titolo: Il vizio del diavolo
Autore: Enrico Luceri
Edizioni: Oltre Edizioni
Collana: I Gialli Oltre
Genere: Thriller
Pagine: 232
Formato: Cartaceo - Kindle
Prezzo: E14 - E6,99



 Trama:

 Antivigilia di Natale 2018.È stata annunciata un'allerta meteo: è previsto un nubifragio che provocherà allagamenti e mancanza di collegamenti. In un collegio sperduto nella campagna dell’Italia settentrionale, sono rimasti un prete, due suore e una giovane orfana. Dopo il crepuscolo, un frate chiede ospitalità al collegio per un incidente d’auto. E a tarda sera, il malore di una suora costringe un medico a raggiungere la scuola con mezzi di fortuna.Da quel momento, comincia una notte di terrore. Un assassino colpisce spietato, freddo e inafferrabile.Un intruso penetrato nel collegio, o uno degli insospettabili ospiti? O è davvero il diavolo a nascondersi negli angoli bui dei corridoi e a sghignazzare divertito? La realtà sembra sempre più un’illusione, una magia, una messa in scena. Perché forse è davvero il diavolo ad aggirarsi per il collegio.
E il suo vizio è ingannnare.




 Recensione:

È una notte burrascosa a Roveto, quando il giorno dell’antivigilia di Natale si presenta alla porta del grande convento che ospita un collegio, uno sconosciuto. L’uomo sostiene di essere padre Wurth, un frate domenicano, e ad accoglierlo ci sono padre Castellani, suor Ester e suor Carmela, gli unici rimasti nella scuola. Insieme ai 3 adulti c'è Corinna, 14enne rimasta orfana, che vive con i religiosi nel collegio.

Fin dalle prime pagine si avverte un’atmosfera di inquietudine: una presenza si aggira per il grande giardino del convento, proiettando ombre al suo silenzioso passaggio.
Ma sarà con l’arrivo di padre Wurth che la tensione salirà, dando il via ad una serie di inspiegabili omicidi. Come ci riferisce l’autore stesso, sono diversi i riferimenti a film e romanzi gialli e horror del passato, soprattutto a quelli dell’iconico Pupi Avati.


Ma partiamo dai luoghi. Ci troviamo nella campagna di Roveto, immaginario paesino rurale, che ricorda i luoghi di alcuni film di Avati, ambientati nelle campagne dell'Emilia Romagna. Il convento è isolato da tutto, immerso nella nebbia, e non si può fuggire per chiedere aiuto. L’intero romanzo si svolge tra le possenti e buie mura del convento, dove si annidano ombre e presenze che accompagneranno il lettore per tutto il libro. 

Tra i protagonisti spiccano le figure di Corinna Borghi, giovane ribelle, ma astuta e attenta ai particolari, e quella di padre Wurth. Il frate sembra essere stato catapultato ai giorni nostri direttamente dal passato, così serio e imperturbabile davanti alla morte. 

Un inquisitore dei giorni nostri, che vede il demonio annidato nei luoghi più strani, Wurth è enigmatico e illuminante allo stesso tempo. È lui l’assassino giunto al collegio, o il diavolo sta ingannando tutti gli abitanti del convento e le cose non sono come sembrano? Sono davvero tanti i richiami alle grandi opere del mistero: dall’Arcano Incantatore di Pupi Avati, a Dopo le esequie, di Agatha Christie.
L’attenzione ai particolari costituisce una chiave di lettura importante per il lettore, che più volte si domanderà chi dei presenti si cela dietro gli omicidi e perché vengono commessi. Scandito da un ritmo mai noioso, Il vizio del diavolo mi ha tenuto col fiato sospeso fino all'ultima pagina, quando finalmente la verità verrà a galla.

 

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