Recensioni a confronto: L'ultima voce di Alessia Esse

10/26/2013

Novembre, soprattutto la fine di novembre, è un concentrato di eventi davvero interessanti e che molti di noi attendono con ansia. Molti avranno cerchiato la data sul calendario, sapendo che per il 26 del prossimo mese è prevista la pubblicazione di Segreto, il secondo romanzo della Trilogia di Lilac di Alessia Esse.
Tra l'altro il caso vuole che manchino giusto 30 giorni. Potete far partire il conto alla rovescia!
Se vi state domandando che cosa sia La Trilogia di Lilac, fermatevi ora. Facciamo il punto della situazione.

Il primo libro della trilogia è Perfetto, di cui potete leggere la recensione scritta da Silvia. (Cliccate sul titolo)
Se siete in possesso del libro o lo acquisterete, vi consigliamo di partecipare al gruppo di lettura organizzato da Alessia del blog Il profumo dei libri.
Oggi Amaranth e Silvia vi parleranno, invece, della novella L'ultima voce.

Titolo: La trilogia di Lilac. L'ultima voce
Autore: Alessia Esse
Editore: autopubblicato
Prima edizione: 24 aprile 2013
Dimensioni: 158 KB
Prezzo: Kindle - € 0,89


Vega G è la presidentessa dell'USP, il governo delle sopravvissute. Un misterioso virus, infatti, ha fatto scomparire l'essere maschile dalla faccia della Terra; nel mondo di Lilac, la protagonista della trilogia, non esistono gli uomini. La novella, un omaggio di Alessia ai suoi lettori, però, non è dedicata a Lilac. Alternando il presente (quello di Perfetto) e il passato, L'ultima voce si concentra su Vega G e ci consente di conoscere il mondo che esisteva prima della Sindrome. 

L'opinione di Amaranth

I capitoli dedicati al 2016 iniziano con una lunga retrospettiva su una zona di Roma, un quartiere rinnovato da Guglielmo Trecase e portato allo splendore. Nel frattempo, proprio accanto al complesso Trecase, il comune si era occupato di sistemare il Parco Eterno, rendendolo visitabile e completamente godibile dal pubblico. Vi era stata vita in quel quartiere, molto simile a quella luminosa che ricordo nella mia infanzia: i bambini, i cani, le coppiette innamorate passeggiavano tra le panchine e i gazebo del parco, le famiglie organizzavano picnic sui prati.
Con il tempo, però, la cura e le attività erano diventate sempre più rare e il rispetto per l'area verde era diminuito. Il parco era diventato inaccessibile e il complesso era stato trasformato in un centro militare. 
Durante la lettura di queste pagine, ero tesa fino allo spasmo: vi confesso che mi sono chiesta che cosa avesse combinato l'autrice, dove volesse andare a parare. Poi è comparsa: l'inconfondibile caschetto biondo, la fiera compostezza; sebbene non venga mai esplicitata la sua identità, non si possono avere dubbi: la donna seduta nel parco è Vega G. Allora il suo nome era un altro, ma non ci è consentito conoscerlo, mentre ci viene rivelato quello dell'uomo che vuole incontrare: Antonello Strada.
Il loro incontro, le parole fredde e incisive della donna, le emozioni malcelate del capitano, è intenso, ma serve a mettere insieme poche informazioni in più rispetto al romanzo, mentre aumentano le domande. È evidente che Vega G e Antonello abbiano un passato comune, ma entrambi nominano una terza persona, Francesca, ed è impossibile non pensare alla nonna di Lilac. Che rapporto hanno? Cosa è successo tra i tre? E soprattutto perché Vega G parla di Francesca come se stesse parlando di un'amica?
Viene quasi da protestare per quanto in fretta avviene lo scambio di battute.Uffa! Vogliamo sapere di più!!! Ecco. Se dovessi immaginare questa scena su pellicola, sarebbe un momento totalmente privo di colonna sonora, si sentirebbero solo le voci dei due e il rumore ambientale, ma anche quello sarebbe ridotto all'ultimo. Solo così restituirebbe l'ansia che si mescola alla concitazione della lettura.
L'incontro tra la donna bionda e Antonello Strada rappresenta, comunque, un flash-back all'interno della narrazione di Perfetto. Nel presente di Lilac si sono svolti gli eventi che concludono il primo libro e… okay, qui ci starebbe lo spoiler, io vi voglio bene e odio gli spoiler perciò glisso e esprimo tutto così:



L'opinione di Silvia

L'unica nota negativa è la lunghezza, poche pagine, avrei davvero voluto continuare questa lettura, ma pazienza, dovrò attendere la fine di novembre per soddisfare la mia curiosità.
Per quanto riguarda il testo invece sono stata piacevolmente sorpresa perchè mi è sembrato che lo stile dell'autrice, già di buon livello, sia cresciuto.
La Novella ha un impianto narrativo diviso fra presente e passato e svela qualcosa in più sul passato di Vega G, l'antagonista con cui la nostra Lilac si è battuta in Perfetto. Non è solo un racconto ma un tassello importante della trilogia che fa luce sul passato e sui rapporti che hanno legato, e in qualche modo legano ancora, Vega G e Francesca ad un uomo, non voglio dirvi troppo perchè rovinerei la vostra lettura (la faccia sconvolta postata da Amaranth riassume bene lo stato d'animo ^_^)
In ogni caso con questa novella Alessia Esse racconta ai lettori il principio, l'inizio, cosa c'era prima della diffusione del virus letale che ha colpito i portatori di cromosoma Y.
Altro aspetto che ho apprezzato è stato il modo in cui l'autrice introduce il lettore al passato di Vega G, con una descrizione, fantastica e poetica, di un angolo di Roma del ventennio. Ancora una volta Alessia Esse riesce a coniugare perfettamente il genere distopico con l'ambientazione italiana. In Perfetto è stata Firenze e questa volta Roma.
Insomma vi consiglio di non farvi sfuggire quest'occasione e aspetto con sempre più curiosità il sequel, Segreto. 
Ma visto che siamo in argomento presto qui su IDIB-BE torneremo a parlare di Segreto e Alessia Esse, preparatevi!  

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