Passa ai contenuti principali

Recensione: Rosso e Nero di Stefano Mazzesi


Titolo: Rosso e Nero
Autore: Stefano Mazzesi
Editore: Nero Press Edizioni
Genere: Thriller
Formato: Kindle
Lunghezza stampa: 41


   Sinossi:

Ravenna, anni ’50. L’atroce uccisione di un bambino altera gli equilibri di Borgo San Rocco, una comunità stretta nella morsa di un inverno gelido e in quella ancora più pericolosa del pregiudizio. Il commissario Marras, per venirne a capo, chiede aiuto al collega e amico “particolare” Aldo Bandini, anche lui commissario ma della polizia stradale. Bandini, nato e cresciuto nel Borgo, conosce praticamente tutti. L’indagine lo porterà a scoprire antichi segreti di famiglia fino ad allora sconosciuti, in cui egli stesso si troverà coinvolto più di quanto si sarebbe aspettato. Un giallo d’epoca dai risvolti amari, dal sapore vagamente noir.

Recensione:

Siamo nella Ravenna degli anni '50, più precisamente a Borgo San Rocco. Il commissario Aldo Bandini indaga su un caso di omicidio dai risvolti inquietanti: è stato ritrovato il corpo di un bambino ucciso barbaramente. Nel borgo tutti si conoscono, c'è omertà tra gli abitanti. La nebbia di fine anno avvolge non solo i luoghi della Pianura Padana, ma anche personaggi e segreti inconfessabili, sepolti per mantenere un'apparenza di credibilità di fronte alla comunità.
L'autore ha saputo ben ricostruire, attraverso un giallo che sfocia nel noir, uno spaccato di vita che ci racconta come l'Italia viveva nel dopoguerra. Lo stile è semplice e scorrevole, e i personaggi molto ben delineati. Da Adele e Derna, donne semplici e quasi totalmente senza cultura, tipiche esponenti del loro tempo, ad Aurelio Bandini, padre di Aldo, che rappresenta invece il ceto abbiente, onorevole che vive a Roma, uomo di politica e cultura, ma che dovrà, egli stesso, fare i conti con terribili verità celate da troppi anni. La figura di spicco è Aldo, che in un certo senso rappresenta il progresso che si oppone alla morte, ai segreti di un tempo fatto di violenze e soprusi sui più deboli, in lotta contro i pregiudizi di un'epoca ancora segnata dalla decadenza. Un libro che ti tiene con il fiato sospeso fino all'ultimo, con la voglia di scoprire, pagina dopo pagina, quel velo di nebbia che ricopre
tutta la vicenda.









Commenti

Post popolari in questo blog

C'è post@ per noi... #587

  Buona domenica lettori!  Rieccoci con le nostre segnalazioni, prendete carta e penna! I cattivi poeti - Edoardo Piazza Titolo:  I cattivi poeti Autore:  Edoardo Piazza Editore:  Les Flaneurs Edizioni  Pagine:  246 Data di uscita:  16 Settembre  2024 Prezzo:  17,00€ Sinossi: «Il giorno in cui si ritrovò a parlare con la fiamma del camino, perché non aveva nessuna monade con cui condividere le sue afflizioni, decise che era venuto il momento di incedere come l’Aniene e portarsi via i detriti della depressione, rivelando a quell’anima pura di bambina il male del mondo dei grandi» Katia è una bambina con spiccate doti di osservazione, che ama scrivere poesie (e vince premi). Crescendo trova il suo vero amore non nel ragazzo di cui si era infatuata, ma in sua sorella, Valentina, con cui condivide la passione per la politica e per le terroriste. Al liceo, Valentina entra nella colonna romana delle Nuove BR ed è costretta alla clandestinità. Katia la raggiunge nel casale

C'è post@ per noi... #586

  Titolo: Scisma Autrice: Ilaria Palomba Genere: Poesia Edizioni: Les Flaneurs Edizioni Pagine: 166 Prezzo: Eu 14   Descrizione:   Scisma è un poemetto che prende forma a partire dal diario poetico condiviso da Ilaria Palomba in ospedale durante la lunga degenza nell’unità spinale del CTO di Garbatella dal 25 maggio al 28 ottobre 2022, dopo un mese di rianimazione all’ospedale San Giovanni Addolorata. Scisma parla di suicidio, disabilità, ospedalizzazione, psichiatrizzazione, rifiuto del dono della vita e poi ritorno alla fede nella vita e in Dio. Ma questo poemetto non è solo un modo per resistere alla degenza, è anche un testo brulicante, una voce alla ricerca delle sue origini letterarie, un costante confronto con i maestri; i versi sono intrisi di citazioni occulte, dalla Pizarnik alla Rosselli, da Celan a Metz. È diviso per giorni, come L’uomo che pende di Thierry Metz. Nella maggior parte dei componimenti la poesia è puro fatto che accade, e la parola coincide con l’a

Recensione: "L'ultima strega - Una storia vera dalla Calabria del XVIII secolo" di Emanuela Bianchi

                    Titolo: L'ultima strega - Una storia vera dalla Calabria del XVIII secolo                Autrice: Emanuela Bianchi   E dizioni: Oligo   Genere: Storia sociale e culturale   Formato: Cartaceo   Pagine: 64  Prezzo: Eu 13 Trama: Calabria, seconda metà del Settecento. Cecilia Faragò è accusata di essere una strega e di aver provocato la morte del parroco. A vessarla due preti che vogliono impossessarsi dei suoi beni. Vedova e analfabeta, si affida a un giovane avvocato che porterà il suo caso fino alla corte di Napoli e riuscirà a smascherare gli impostori, dando l'occasione a re Ferdinando di abolire per sempre il reato di stregoneria. Emanuela Bianchi ha il merito di aver fatto uscire dall’oblio una storia dimenticata, oggi al centro di una rievocazione annuale a Soveria Simeri, raccontata nella sua opera teatrale "LaMagara" (Premio della critica Gaiaitalia 2014) e oggi in questo nuovo libro.   Recensione:   Quella di Cecilia Faragò è una