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Recensione: EMERALD GLOOM di Elle Caruso

Titolo: Emerald Gloom
Autrice: Elle Caruso
Anno di pubblicazione: 2016
Editore: auto-pubblicato
Genere: narrativa contemporanea, romanzo psicologico
Pagine: 408
Ebook : 2,99€
Cartaceo: 12,00€

Trama:
L'ultima cosa che Aaron Clark vede prima di essere investito sono i fari di un’auto, poi l’oscurità completa fino al risveglio in ospedale, due mesi più tardi.
Fortunatamente, Aaron non subisce lesioni permanenti e una volta sveglio inizia a riprendersi rapidamente. Non tutto però torna alla normalità: la notte dopo il risveglio, Aaron rivive in sogno il momento dell’incidente ma, invece di essere investito, viene salvato da una ragazza che non ha mai visto prima. Da quel momento i suoi sogni sembrano trasformarsi in una sorta di esistenza parallela, così simile a quella reale che a volte diventa persino difficile distinguerle.
Ma ancora peggio dei sogni c’è il fatto di non riuscire più a comporre, proprio nel momento in cui il suo gruppo, gli Emerald Gloom, sembra sulla strada giusta per raggiungere il successo.
In una spirale di emozioni e sentimenti repressi, di legami indissolubili e di ferite mai rimarginate, inizia il viaggio alla scoperta dei luoghi più oscuri dell’animo di Aaron, protagonista controverso e tormentato, che nonostante la giovane età ha già conosciuto la morte ed è in costante lotta con la vita.
A far da cornice, la città di Seattle e le note dei brani più memorabili della musica grunge.

Recensione:
Questo libro intreccia una realtà onirica, un gruppo di ragazzi che cerca di farsi strada nel mondo della musica, una storia d’amore, un protagonista molto riflessivo e introspettivo, il tutto citando vari brani famosi della musica grunge e con lo sfondo della città di Seattle. E l’autrice riesce molto bene in questo mix, sebbene il suo romanzo presenti qualche difetto.
È un romanzo diverso dai soliti, perché Aaron ama vivere seguendo i suoi principi e non piegandosi alle convenzioni della società, è un artista pieno di talento, ma anche un uomo molto idealista e sognatore e quindi è deciso a fare musica a modo suo e non a seguire le regole che gli potrebbe imporre una casa discografica per fargli fare soldi. Ama filosofeggiare con il suo psicanalista, passeggiare per Seattle portandosi dietro la sua chitarra. È schivo, ombroso e determinato. Insieme a lui ci sono altri personaggi importanti: i membri della band Emerald gloom e la famiglia di Aaron.
Un difetto del libro per me è il fatto che alcuni dialoghi, soprattutto nella prima metà, sono ingenui e scontati e questo mi è dispiaciuto perché altri invece erano un po’ più interessanti e originali. Inoltre verso metà del libro la storia sembra arrivare ad un punto di svolta e non capivo come fosse possibile visto che mancavano ancora molte pagine, ma poi la vera svolta avviene parecchio dopo e trovo che questo rende la prima parte un po’ lenta.
Le cose che ho apprezzato molto invece sono lo stile e il fatto che la trama è interessante e molto ben strutturata, è un po’ lenta però è coerente e ben sviluppata e nel finale viene data una risposta a tutte le domande. Un altro punto di forza sono, secondo me, le citazioni sulla musica grunge e su Kurt Cobain, che poi è stato anche il motivo per cui ho deciso di leggere di questo romanzo e non me ne sono pentita.
È un romanzo sentimentale, soprattutto perché segue il punto di vista di un personaggio appena tornato dal coma e diviso fra una vita reale e una onirica, che ad un certo punto inizia a piacergli un po’ troppo. Infatti ho trovato l’idea di base della storia interessante e coinvolgente.
Penso ci sia del potenziale in questa autrice e spero che nel futuro riesca a fare di meglio, con questo romanzo è riuscita a fare una storia piacevole, a tratti malinconica, però con un suo senso e un suo perché e l’ho apprezzata per questo, si vedeva che aveva qualcosa da raccontare.

Siamo sempre un residuo di qualcosa. Nasciamo dalle macerie di una società e tutti si aspettano che ne facciamo risorgere una nuova dalle ceneri di quella precedente, solo per poi vederla distrutta dopo qualche decennio. Dopotutto è la storia dell’uomo, no? Costruire, distruggere, ricostruire, distruggere ancora.


3 CUORI E MEZZO


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