Autrici: Aurora Bogianchini e Alessandra Nardin
Editore: Casa Editrice Kimerik
Pagine: 160
Cartaceo: 13.60 Euro
Ebook: 3.99 Euro
Sinossi:
Elisabetta ed Annie, due ragazze distanti nel tempo ma accomunate da una cosa: il desiderio di fuggire. Elisabetta è una ragazza introversa, abbandonata a se stessa, che sopravvive nel mondo a fatica per colpa di un incidente accaduto anni prima. Annie è una grande sognatrice che spera in un futuro lontano dalla vita degli anni 80 del diciannovesimo secolo, libera dall'oppressione dei suoi genitori. Entrambe con un piano da portare a termine, con un sogno apparentemente irrealizzabile. Due caratteri opposti: la voglia di vivere di Annie contrasta il senso di rassegnazione di Elisabetta. Diversi sono anche i loro destini, perché le cose non vanno sempre come si spera; ma le loro storie incrociate ci mostrano che, in fondo, è possibile vedere un’alba in ogni tramonto.
Recensione:
L'alba nel tramonto racconta le storie di Annie, una giovane donna vissuta alla fine del secolo scorso, e di Elisabetta, che ne trova il diario nella sua casa.
Entrambe vivono situazioni difficili, ma mentre Elisabetta sopravvive senza riuscire a scacciare il senso di colpa che i genitori le scaricano addosso, Annie reagisce con forza alle difficoltà e cerca di trovare una via d'uscita, almeno ci prova, godendo dei piccoli momenti di gioia che la vita riesce a darle nonostante tutto.
Questo libro è scritto da due giovani autrici che secondo me hanno tutte le carte in regola per crescere e continuare a pubblicare, in futuro, libri più maturi. Sicuramente io le terrò d'occhio.
La storia è piacevole e ho letto il libro fino alla fine con curiosità e con interesse, ma trovo che le autrici abbiano, in alcuni punti esagerato un po' con la portata delle difficoltà che le protagoniste si trovano a dover fronteggiare. Capisco che la cosa sia stata voluta, che sia stato un pretesto narrativo per spingere le ragazze ad agire e a inseguire i loro sogni, fuggendo in questo modo dagli incubi che dovevano affrontare ogni giorno nel quotidiano, ma pensando ai genitori di Elisabetta o al gatto di Annie non ho potuto evitare di pensare che alcuni dettagli un po' esagerati avrebbero potuto essere sostituiti da elementi emotivi più marcati, che avrebbero permesso al lettore di avvicinarsi empaticamente alle protagoniste.
Il libro è scritto in modo scorrevole e non ci sono errori, lo stile delle autrici è interessante, ma ancora un po' acerbo, sicuramente avranno modo di crescere e di imparare qualche trucchetto e qualche espediente narrativo che permetterà ai lettori di immedesimarsi di più nella storia e di ottenere un maggior impatto emotivo.
Mi sono sempre piaciute le storie che mettono a confronto personaggi che non si conoscono e ho apprezzato molto la scelta delle autrici di raccontare l'una la storia di Annie e l'altra quella di Elisabetta, dividendo il libro in modo più marcato ed evidenziando lo stacco caratteriale tra le due ragazze anche attraverso il cambio dello stile.
In conclusione, consiglio questo libro a chi ama le storie al femminile e a chi crede che nella vita sia sempre giusto avere fiducia nel futuro e seguire i propri sogni.
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