Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di quella che sarà una delle mie ultime letture del 2016, Per forza o per amore. Donne di briganti nel profondo Sud di Mario Gianfrate.
Titolo: Per forza o per amore. Donne di briganti nel profondo Sud
Autore: Mario Gianfrate
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Pagine: 104
Prezzo: €10,00 (cartaceo)
Trama. Al fianco di popolari capo briganti come il leggendario Sergente Romano c'erano donne molto giovani, appassionate, innamorate, idealiste e sognatrici nondimeno abili, scaltre, maliziose, impulsive e talora crudeli. Vittime e carnefici. In questa raccolta, dove storia e finzione letteraria si mescolano in maniera sapiente, Mario Gianfrate ci offre l'occasione di conoscere le tormentate vicende di cinque brigantesse pugliesi che mettono in luce le atroci difficoltà di vite spesso disperate, alla macchia, braccate dal "nemico" liberale nella stagione molto complessa che il Meridione ha vissuto negli anni immediatamente successivi all'unità d'Italia.
La mia recensione.
Un po' saggio un po' romanzo, in questo libro troviamo qualche esempio di un fenomeno che non sarà nato con il nostro Paese ma che dopo l'Unità d'Italia ha imperversato per alcuni decenni soprattutto (ma non solo) nel meridione: il brigantaggio. I briganti erano veri e propri fuorilegge che tramite attacchi, scorribande, rapine e sequestri si sollevarono contro il dominio sabaudo per riportare i Borboni nei territori delle Due Sicilie. Demoni armati e sanguinari per la politica, romantici avventurieri per la cronaca popolare. Lo abbiamo studiato a scuola, eppure di questo fenomeno poco resta impresso, se non qualche breve accenno per parlare di quella che è la ben nota Questione meridionale che imperversava in ogni ora di Storia passata sui banchi. Eppure poco si parla del ruolo che le donne hanno avuto in questo movimento. Vittime in alcuni casi, rapite e violentate, ma molto più spesso donne di briganti o vere e proprie brigantesse, quasi delle eroine che abbandonavano l'idea di una vita semplice e comune per seguire un amore o un amante in perenne fuga dall'ordine costituito, o esse stesse sollevatrici di masse alla ricerca di vendetta o di migliori condizioni di vita. Sono, quelle proposte, storie passionali e tristi, di quelle storie che sembrano sbucare fuori dalla penna di uno scrittore o create per un film ma che invece sono storie vere, in tutta la loro tragicità.
L'autore ci da qualche esempio di queste vite spezzate solitamente in giovanissima età. Troviamo quindi donne sedotte e tradite, amate fino all'ultimo respiro, colpite al cuore e in cerca di vendetta. C'era quindi tanto, anzi tantissimo, materiale da usare eppure non è stato fatto. Per ogni storia vengono raccontati i punti salienti della vita di queste donne restando però troppo in superficie. Spesso non viene dato un quadro della vita che Laura e le altre svolgevano prima, ma soprattutto poco viene detto della loro vita dopo essere diventate donne del brigante: cosa faceva la donna di un brigante, come si comportava, partecipava alle scorribande, era solo il letto il suo posto, cosa comportava far parte di una brigata... Tante le domande che mi sono rimaste e che solo superficialmente sono state affrontate. Inoltre alcuni eventi sono dati un po' per scontato.
E' un peccato, perchè il libro è scritto in maniera chiara, con un buon ritmo e il potenziale c'era tutto, anche quello della storia, ma si rimane stretti in queste 100 pagine, troppo poche per dare un senso di completezza. Avrei voluto di più: più dettagli, più storie, più informazioni, più fonti.
Voto
Alla prossima
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