Passa ai contenuti principali

Recensione: IL TITOLISTA DI BASSANO (La studentessa e il potatore #2) di Karen Waves

ATTENZIONE!
Il titolista di Bassano è preceduto da Le Cesoie di Busan e dalla novella Bad Girl.


Titolo: Il titolista di Bassano (La studentessa e il potatore #2)
Autore: Karen Waves
Editore: selfpublished
Prima edizione: 12 settembre 2016
Pagine: 208
Prezzo: ebook - € 2,99; cartaceo - € 9,99



Nove mesi dopo aver lasciato la Corea, Valentina si è laureata, si è trasferita a Padova per proseguire gli studi e le ricerche con il professor Francazolla e ha una nuova coinquilina. 
Filosofa esistenzialista, impegnata in una relazione piuttosto seria con Schopenhauer, Adelaide è uno di quei personaggi che meritano di essere conosciuti e che riescono a conquistarti con poche scene.
Questa serie, però, non avrebbe lo stesso sapore se dovessimo rinunciare a Yae-rim, la ex-conquilina di Valentina, che, dopo aver adottato la barbara ragazza, si ritrova a dispensare consigli (mai troppo ascoltati) via Skype. 
Per tutte, anche per la stessa Valentina, però, sembra sia ora di andare avanti: il potatore è definitivamente dimenticato, lasciato a Busan e ai suoi frutteti. 
Ma poniamo il caso che Won-ho non sia così lontano, che alcune curiose coincidenze lo abbiano portato a Bassano, il paese in cui Valentina è cresciuta e dove è tornata per trascorrere le vacanze di Pasqua. Poniamo che il nostro desiderio di rivedere il potatore sia esaudito e al Mattino del Grappa, il giornale di Bassano, abbiano deciso di promuovere l'integrazione assumendo un ragazzo cinese. Il nuovo titolista, però, non è cinese, è coreano e viene da Busan. 
È un attimo: prima che la ragione riesca a controllare le decisioni di quel suo non-cuore, Valentina si ritrova alla redazione e davanti a Won-ho. 
E ora? Da quel giorno di pioggia in Corea Valentina ha avuto nove mesi per convincersi di aver dimenticato Won-ho e la loro storia. I ricordi, però, sono troppo simili a quell'unica foto digitale che Vale non è riuscita a cancellare. 

«Cercavo di negarlo. Ma lo vedo e me lo ricordo: che mi piace il suo naso. Mi piace la sua bocca. Mi piacciono le sue spalle e il suo collo e i suoi occhi e la sua risata, e devo ricominciare a convincermi.»

Se il titolo del romanzo ci riporta a Won-ho, che ritroviamo più saldo e pronto a legarsi alla terra italica, il centro della storia è indiscutibilmente Valentina, non solo come punto di vista narrativo, ma come motore sentimentale. Won-ho rimane irresistibile, ma è anche l'ancora, la certezza. Valentina porta avanti la storia: è lei a dover decidere di mettersi in gioco e rischiare. E anche se non lo ammetterebbe mai, ha paura e ne ha molta. In Corea era più facile convincersi che, comunque fosse andata, con Won-ho sarebbe stata una parentesi, ma in Italia, a Bassano, sotto gli occhi della Signora Madre, tenere per mano il potatore ha una concretezza diversa, cambia le luci e i colori, cambia tutto.

Non ho cuore, si disse Valentina. Non ho cuore. Questa cosa che sento in petto dev'essere una malattia pericolosa, e probabilmente incurabile.

Il cambiamento dell'ambientazione conferisce una vitalità nuova anche al romanzo: le descrizioni si fanno più vivide e le città, da Bassano a Padova, hanno uno spessore reale. Le Cesoie di Busan offriva alla Waves la possibilità di dare più leggerezza alla storia, nel Titolista la sua penna è più matura, i toni e i temi più importanti. Lo stile è comunque brillante e fresco, ricercato nelle suggestioni e mai banale. La sagacia di Valentina, investendo i piani narrativi, conferisce ulteriore mordente
La studentessa e il potatore, però, sarebbe solo una storia romantica, seppure con le sue particolarità, se non fosse per la piccola schiera di personaggi secondari che, ben lungi dall'essere appiattiti sui propri ruoli, offrono al lettore alcune delle scene più divertenti della serie. 
E qui vorrei dare spazio al non-cuore di Valentina che, probabilmente, mi è più caro dei protagonisti e senza al quale non potremmo partecipare agli exploit di impulsività della ragazza e ai rimproveri, un po' rassegnati, della cara Yae-rim. 

Il suo non-cuore fedifrago, collaborazionista e traditore diede un colpo di assenso. La sua mente rinunciò con disgusto e le comunicò altezzosa che si rifiutava di emettere sentenze prima del caffè.

Yae-rim, onnipresente anche se a distanza, ha nel nuovo romanzo il compito di riscuotere la barbara Ballentina, di metterla nella giusta carreggiata e spesso obbligarla ad agire, ma soprattutto e sempre la responsabilità (auto-attribuita) di renderla presentabile. Yae-rim è severa e implacabile nella sua missione di civilizzazione, ma conosce troppo bene Ballentina per non concederle ogni tanto una parola più dolce. Anche Yae-rim si presenta in una versione inedita: sempre impeccabile maestra ed esempio di stile, per la prima volta mostra anche lei una piccola debolezza. Qualcosa è cambiato, ma cosa? Cosa, Karen?
Adelaide non può essere il corrispettivo di Yae-rim che, invece, ha una certa sintonia con la Signora Madre, ma è nella sua stravaganza un personaggio completo, divertente e sicuramente l'amica di cui Vale ha bisogno. Banditi gli abbracci, le due lasciano che siano i filosofi (a volte) a costruire il loro dialogo. Indubbiamente l'ansiosa Adelaide, tra un esame ad appello unico e l'altro, riesce a dispensare buoni consigli. 

Non ci rivedremo, si disse. Volontà di potenza. Il mondo è illusione. E qualsiasi altra massima consolante abbiano per me i filosofi di Adelaide.

Le piccole scaramucce, a base di battute affilate, sono all'ordine del giorno tra Valentina e la Signora Madre che, agli occhi della figlia e anche a quelli del lettore, appare spesso come una severa custode (se non carceriera) del futuro della sua progenie. L'impegno costante nel disfare i sogni della figlia potrebbe non metterla in buona luce eppure è una madre che assolve il suo compito più importante e istintuale: proteggere la figlia, guidarla anche attraverso lo scontro perché compia scelte ponderate. Forse ho voluto vederci troppo io, ma c'è nella Signora Madre una tenerezza sottile, un orgoglio tutto materno che la rendono un personaggio complesso. 
La Waves non lascia proprio niente al caso e, l'avrete capito, questa volta mi ha definitivamente conquistata. 


Se cazzata si deve fare che sia perlomeno di proporzioni bibliche.




Commenti

Post popolari in questo blog

RECENSIONE: "I Sette Corvi" di Matteo Strukul

   Titolo: I Sette Corvi  Autore:  Matteo Strukul  Genere:  Thriller/Horror  Pagine:  264  Edizioni:  Newton Compton Editori  Formato: Cartaceo   Prezzo: Eu 9,90         Trama:  Gennaio 1995. A Rauch, minuscolo paese della Val Ghiaccia, gola sperduta in una delle più remote lande delle Alpi Venete, quasi al confine con il Friuli, viene ritrovato il cadavere della giovane insegnante Nicla Rossi. Il volto, escoriato, è stato privato degli occhi, come se qualcuno glieli avesse strappati. La polizia di Belluno incarica l’ispettrice Zoe Tormen e il medico legale Alvise Stella di recarsi sul luogo, poiché le dinamiche dell’omicidio fanno pensare a un potenziale serial killer. I due non potrebbero essere più diversi: Zoe ha trent’anni, è figlia della montagna e sembra uscita dalla copertina di un disco di musica grunge; Alvise, invece, è un uomo di città, ama i completi, la musica clas...

Recensione: La sindrome di Didone. Tracotanza - Christina Mikaelson

  Titolo: La Sindrome di Didone. Tracotanza  Autrice: Christina Mikaelson Casa Editrice: Sperling & Kupfer Data di pubblicazione: 7 Marzo 2023 Pagine: 413 Prezzo: 12,35€ Sinossi:  Puoi amare chi ti sfida di continuo a perdere il controllo? Caterina Farnesi frequenta l'ultimo anno di liceo classico. È una ragazza spigolosa e saccente, che non vuol perdere tempo dietro ai ragazzi. Purtroppo, però, ha una cotta per il suo migliore amico Leonardo, a sua volta fidanzato con Beatrice, compagna di banco di Caterina. Una mattina, quest'ultima scopre un segreto scottante su Adriano Greco, il popolarissimo rappresentante d'istituto. Lui è tutto ciò che Caterina detesta, ma lei approfitta di questa occasione per ricattarlo e chiedergli di fingersi il suo ragazzo per fare ingelosire Leonardo. Tuttavia, col passar del tempo, si rende conto che Adriano è come un libro dalla copertina bellissima che non permette a nessuno di leggere la sua storia, forse per paura che qualcuno ...

Benvenuti lettori

Si dice spesso di ampliare gli orizzonti di spaziare verso altre culture. Noi invece decidiamo , in controtendenza, di tornare a casa e conoscere meglio ciò che abbiamo vicino. L'Italia non è solo pizza e spaghetti ma un mondo tutto da conoscere e vi assicuriamo che molti scrittori italiani, purtroppo poco conosciuti, sono all'altezza delle più famose firme internazionali.    Benvenuti a tutti. Chi vi parla sono ben 8 lettrici accanite - di cui due scrittrici - Alessia, Sonia, Amaranth, Alaisse, Silvia, Stefania, Rosy, Monia . Ci teniamo a precisare che ognuna di noi ha già il proprio spazio personale dedicato alla lettura, ma essendo in tante riusciremo a mantenere questo nuovo blog attivo e molto interessante per voi.   Il nostro intento è quello di dedicare uno spazio web unicamente ai lettori italiani, con un occhio di riguardo per gli autori emergenti . Questo blog è la creatura nata dall'insieme delle nostre idee, vorremmo f...