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Recensione: "Il Regno del Male" di Sandro Ristori

Titolo: Il regno del male
Autore: Sandro Ristori
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo: € 9,90 (cartaceo) € 4,99 (ebook)

TRAMA
Quando il sacerdote avvicina la fiamma al braccio di Kausi e Coral, il Segno si accende subito. E la loro vita è condannata: chi porta il Segno non può vivere con gli altri. I due ragazzi devono abbandonare il villaggio, valicare le Grandi Paludi, inoltrarsi in una terra di cui si parla solo nei miti e nelle leggende, e dalla quale nessuno ha mai fatto ritorno. Tutto il Regno è in ginocchio: da ovest una terribile epidemia di peste infuria e decima intere Regioni; il re è troppo debole e pavido per opporsi ai suoi avidi duchi e ai barbari che premono alle frontiere del nord; a sud intere popolazioni sono in marcia per sfuggire alla fame e alla guerra. E quando nella Tredicesima Regione l'erede del duca Courteneray finisce nelle mani di Rakha, ragazza dal fascino misterioso e con una strana luce negli occhi, gli eventi iniziano a vorticare sempre più velocemente, scatenando una tempesta capace di travolgere ogni cosa. Nobili corrotti schiacciano la miseria della plebe, l'ambizione e la sete di potere spingono oscuri personaggi a tramare nell'ombra.


LA MIA OPINIONE

Sono sempre alla ricerca di penne valide nel mondo del fantasy italiano. Da amante di questo genere, credo che sia importante leggere anche i lavori degli autori italiani e per quanto possibile cercare di valorizzarli. 

Il regno del male si preannunciava come una delle uscite più interessanti di questa prima parte del 2018. Sicuramente si tratta di un romanzo particolare, dai molteplici intrecci, che non manca di attirare continuamente l'attenzione del lettore.

Il mondo di Coral e Kausi, due ragazzini di tredici anni che sono dovuti crescere fin troppo presto per imparare a badare a badare a sé stessi e alle loro famiglie, è fatto solo di fame e continuo lavoro nei campi. Vivono a Tis, la città più povera della Tredicesima Regione, al confine con le Grandi Paludi, e la vita non ha mai offerto loro molte possibilità.
Rahka invece, una loro coetanea e conoscente, ha avuto un'enorme fortuna: quella di riuscire ad andare via da Tis e di migliorare la sua posizione sociale. Adesso vive nella Capitale, alla corte del Duca di Courteneray ed ha conquistato la sua fiducia a tal punto da diventare tutrice dell'erede al ducato. 
La storia di questi giovani della Tredicesima Regione si intreccia con quella del resto del Regno: mentre i barbari spingono dal confine nord, pronti all'invasione, le casse del Re si svuotano a causa delle continue pretese dei Duchi. Il popolo, nelle regioni del Sud, è ormai allo stremo a causa della povertà, mentre una terribile epidemia comincia a mietere vittime.

In un regno ormai in ginocchio, si intrecciano le storie di molti personaggi, che ci consentono di esplorare la vicenda da molti punti di vista.
Lo stile dell'autore è molto descrittivo, ma non per questo poco scorrevole. Sono proprio le ambientazioni articolate e le storie sul passato del Regno a caratterizzare molti capitoli del romanzo, contribuendo così ad arricchire e completare la storia.
Il linguaggio che l'autore utilizza è molto diretto, a volte tagliente e proprio per questo adatto a rispecchiare la storia che ha dei tratti molto crudi e violenti, a cominciare dalla vita che conducono i protagonisti per finire con le battaglie.
Nel complesso ho trovato Il regno del male un buon esordio, anche se nella prima parte risulta impegnativo tenere il filo tra le diverse trame e alla fine ci sono degli aspetti della storia che risultano meno approfonditi di altri.
Trattandosi per di una serie confido nel fatto che i prossimi volumi ci riservino non solo un'evoluzione della vicenda, ma anche risposte ai quesiti rimasti insoluti alla fine di questo primo romanzo.








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