Titolo: La briscola in cinque
Serie: BarLume #1
Autore: Marco Malvaldi
Editore: Sellerio
Pagine: 163
Prezzo: € 12
TRAMA
Serie: BarLume #1
Autore: Marco Malvaldi
Editore: Sellerio
Pagine: 163
Prezzo: € 12
TRAMA
La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, "diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all'aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto". L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione.
LA MIA OPINIONE
Sono approdata alla lettura di questo romanzo in modo strano. Mi è capitato infatti di vedere per caso uno degli adattamenti televisivi dei romanzi della serie del BarLume...e non mi era piaciuto per niente.
Curiosa di scoprire quanta differenza ci fosse tra la serie televisiva e quella dei romanzi, ho deciso di tuffarmi nella lettura di La briscola in cinque, primo romanzo di questa serie che dalle premesse sembra molto godibile.
Massimo è il barrista nonché proprietario del BarLume, centralissimo nell'immaginaria località marina di Pineta, in Toscana. L'uomo viene coinvolto per caso nel ritrovamento del cadavere di una ragazza dentro ad un cassonetto, che si scopre essere quello di una bellissima ragazza di una famiglia benestante.
Le indagini che seguiamo sono due: quella della polizia, condotte dal commissario Fusco, e quella di Ampelio, Pilade, Gino e Aldo, i vecchietti, clienti fissi del BarLume, che si improvvisano detective leggendo giornali e mettendo insieme le voci che corrono in paese e che seguono ovviamente un filone tutto loro.
Di questo romanzo posso dirvi che c'è un ottimo intreccio: il giallo è ben impostato, i sospetti su alcuni personaggi ben indirizzati e non mancano i colpi di scena.
Lo stile, purtroppo, lascia un po' a desiderare. Si percepisce che all'epoca della stesura di questo romanzo la penna di Malvaldi era ancora acerba, tanto che lo stile risulta in alcuni tratti poco fluido e molto sintetico.
Sicuramente quello che mi ha fatto apprezzare di più il romanzo sono i quattro vecchietti, detective per caso che tra un'intuizione e un colpo di fortuna forniscono a Massimo tutti gli indizi utili per scoprire chi ha ucciso la ragazza. Al caro barrista basta solo metterli insieme e tirare le fila di una vicenda che, per essere un delitto avvenuto in un paesino, è abbastanza complicato.
I personaggi non sono approfonditi, ma sicuramente emergono le loro principali caratteristiche soprattutto attraverso i dialoghi ed i piccoli battibecchi.
Nel complesso ho trovato La briscola in cinque una lettura piacevole, che vi consiglio per l'estate (stagione nella quale per altro è ambientato il romanzo).
Massimo è il barrista nonché proprietario del BarLume, centralissimo nell'immaginaria località marina di Pineta, in Toscana. L'uomo viene coinvolto per caso nel ritrovamento del cadavere di una ragazza dentro ad un cassonetto, che si scopre essere quello di una bellissima ragazza di una famiglia benestante.
Le indagini che seguiamo sono due: quella della polizia, condotte dal commissario Fusco, e quella di Ampelio, Pilade, Gino e Aldo, i vecchietti, clienti fissi del BarLume, che si improvvisano detective leggendo giornali e mettendo insieme le voci che corrono in paese e che seguono ovviamente un filone tutto loro.
Di questo romanzo posso dirvi che c'è un ottimo intreccio: il giallo è ben impostato, i sospetti su alcuni personaggi ben indirizzati e non mancano i colpi di scena.
Lo stile, purtroppo, lascia un po' a desiderare. Si percepisce che all'epoca della stesura di questo romanzo la penna di Malvaldi era ancora acerba, tanto che lo stile risulta in alcuni tratti poco fluido e molto sintetico.
Sicuramente quello che mi ha fatto apprezzare di più il romanzo sono i quattro vecchietti, detective per caso che tra un'intuizione e un colpo di fortuna forniscono a Massimo tutti gli indizi utili per scoprire chi ha ucciso la ragazza. Al caro barrista basta solo metterli insieme e tirare le fila di una vicenda che, per essere un delitto avvenuto in un paesino, è abbastanza complicato.
I personaggi non sono approfonditi, ma sicuramente emergono le loro principali caratteristiche soprattutto attraverso i dialoghi ed i piccoli battibecchi.
Nel complesso ho trovato La briscola in cinque una lettura piacevole, che vi consiglio per l'estate (stagione nella quale per altro è ambientato il romanzo).
Ciao, adoro la serie di Malvaldi: ho letto i primi tre romanzi e sono curiosa di proseguirla. La serie non l'ho vista, ma ho intenzione di iniziarla una volta conclusa la lettura della serie :-)
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