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Recensione: "L'assassino fantasma e il furto del tempo" di Ioan Viborg

L’assassino fantasma e il furto del tempo

Marineide #10
di Ioan Viborg
112 Pagine
€ 12,00
Disponibile da Giugno 2019

TRAMA

Un omicidio della camera chiusa da risolvere e un rapimento sono gli ingredienti della nuova avventura di Marineo. Sfidato nuovamente dal suo nemico numero uno, l’ispettore dovrà, in una spericolata corsa contro il tempo, sventare una catastrofe che potrebbe avere ripercussioni disastrose per tutta la civiltà. Dovrà, inoltre, svelare come sia stata assassinata la star televisiva Giuliva Vacante, il tutto senza tralasciare gli abituali salaci scherzi ai danni dei suoi amici e colleghi.



LA MIA OPINIONE
Questo non è il mio primo incontro con l'ispettore Marineo: qualche anno fa, in occasione di Una Marina di Libri, il festival letterario che ha sede a Palermo, per una fortunata coincidenza mi sono trovata alla presentazione di La Commedia di Marineo. In quell'occasione ho capito che Ioan Viborg  come giallista poteva essere un folle oppure un genio e dato che le due cose spesso coincidono, ho deciso di comprare il romanzo, che si è rivelato folle e geniale esattamente come previsto.

Questa nuova avventura per l'ispettore Marineo comincia, come sempre, all'insegna di grattacapi: tra una foto anamorfica in cui sembra che faccia le corna al Presidente della Regione, una strana denuncia per un rapimento alieno e uno scherzo di troppo al solito Guccione, si ritrova costretto a partecipare ad un evento a Palermo che avrà tuttavia risonanza mondiale: la taratura dell'orologio campione di Greenwich, che verrà corretto di un secondo attraverso un impulso telematico inviato da Palermo. 
L'evento, proprio per la sua risonanza, viene minacciato dal nemico numero uno di Marineo, Mortacci, un criminale che trama nell'ombra e che anche questa volta, nonostante tutte le precauzioni, è pronto a dare filo da torcere all'ispettore.


L'ispettore Marineo, come questo romanzo, è decisamente sui generis. Non aspettatevi un erede di Poirot o di Montalbano, perché l'autore si è divertito a sperimentare costruendo un personaggio divertente, fuori dalle righe, con una personalità strabordante, tanto che a tratti potrebbe per sino stare antipatico a chi lo legge. Rimane però un un detective dal fiuto infallibile, pronto ad affrontare con freddezza e astuzia, proprio come Sherlock Holmes con Moriarty, il suo nemico di sempre, Mortacci, e le sue macchinazioni.
Un po' detective e un po' eroe dei fumetti, Marineo si destreggia nella soluzione di un delitto a camera chiusa, un classico del giallo che potrebbe sembrare il delitto perfetto, ma in cui lui riesce a leggere tra le righe.


Pur sembrando breve per le sue sole 112 pagine, L’assassino fantasma e il furto del tempo è un giallo ben congegnato, in cui il protagonista è un vero mattatore.
Lo stile dell'autore è piuttosto essenziale, ma allo stesso tempo trascinante e divertente; la storia ha un ritmo serrato, in un crescendo che fa sì che si possa leggere soltanto in un modo: tutta d'un fiato.
Dopo aver sperimentato personalmente che questa, pur essendo una serie con lo stesso protagonista, è fatta da singole avventure indipendenti, sono pronta a recuperare tutti i precedenti.





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