Autrice: Chiara Parenti
Editore: Autopubblicato
Pagine: 114
Sinossi: Un’ipocondriaca costretta in casa con l’ex fidanzato durante una pandemia globale. Riuscirà a sopravvivere al lockdown?
Marzo 2020. Elena Tonelli è furiosa. L’Italia è in lockdown e lei è rimasta bloccata a Reggio Emilia in un appartamento che odia insieme a Lorenzo, l’ex fidanzato fedifrago che l’ha tradita e dal quale vorrebbe stare a molto più di un metro di distanza. Pasti separati, letti separati, spesa separata. Le regole della prigionia sono chiare ma, anche così, le battaglie sono all’ordine del giorno.
Ipocondriaca nel mezzo di una pandemia globale, Elena
trascorre le giornate a disinfettare qualsiasi tipo di superficie, dalle 3564
fughe dei pavimenti di casa alle zampe del cane. Lorenzo invece è molto più
rilassato su questo punto: entra ed esce di casa ogni giorno con disinvoltura,
senza mai dire dove vada, cosa che manda Elena fuori di testa. Per fortuna ci
sono le amiche Rebecca, Asia e Giulia che, anche se lontane, le fanno sentire
la propria vicinanza tra messaggi e videochiamate.
Ma a riempire di colore le giornate grigie di Elena è
Alessandro, un affascinante giovane imprenditore che aveva conosciuto qualche
mese prima e che sembra intenzionato a volere molto di più che chattare con
lei. Tutto cambia la sera del 18 marzo, quando alla tv passano le immagini dei
mezzi dell’esercito che trasportano le bare via da Bergamo: per la prima volta,
Elena e Lorenzo si rendono conto della gravità di quello che sta succedendo
fuori dal loro appartamento, e allora anche la lite sulla tavoletta del wc
rimasta alzata perde di significato.
Inaspettatamente ricominciano a parlare e in casa inizia il cessate il fuoco. Sarà solo una tregua provvisoria o, intrappolati insieme, riusciranno anche a riscoprire quello che li univa prima? E Alessandro cosa farà? Resterà a guardare?
Recensione:
Che fare se quando scopri che il tuo compagno ti ha tradita scoppia una pandemia e siete costretti a convivere per settimane, nonostante tutto?
Ovviamente la situazione è esplosiva, non ci vuole molto a capirlo. Già in condizioni normali il lockdown è stato difficile per tutti.
Il romanzo si rivela scoppiettante già dal capitolo 1, molti di noi hanno vissuto o scorto le gaffe in videoconferenza in questa primavera, no?
Elena ha delle amiche diversissime tra loro e la nonna influencer, un personaggio saggio e al tempo stesso spassoso. Il consiglio della nonna è essere un'ostrica, ovvero generare qualcosa di bello dopo una ferita.
L'autrice ha reso benissimo la psicosi che ha colpito un po' tutti da marzo, le pulizie fino alla sanificazione estrema, i tanti dubbi e le paure per noi ed i nostri affetti.
Questa pandemia ci ha cambiato, qualcuno in peggio, altri in meglio. Quando vedi un corteo funebre come quello di Bergamo, tutto passa in secondo piano e così, anche per Elena e Lorenzo delle lasagne possono diventare l'inizio di una tregua.
Dopo la crisi c'è sempre una rinascita, nuovi progetti si agiteranno quindi tra le quattro mura teatro della loro quarantena.
Il lockdown ha offerto a tanti tempo per parlare e magari riscoprirsi, ciò ha rafforzato alcuni rapporti ma anche esasperato altri, non a caso ha generato un'impennata dei divorzi.
Ci sono vari momenti di riflessione ed altri di pura ilarità, ad esempio la consegna della pizza, per dirne una.
I capitoli sono brevi ed danno un ritmo incalzante alla storia.
Una dedica alle nostre radici, nonni, zii e genitori che sembrano i più fragili davanti al virus e per cui siamo stati tanto in ansia.
Capisco benissimo l'autrice quando parla del suo stato d'ansia relativo al malessere del figlio, mio nipote di meno di un anno era in condizioni simili ed in ospedale c'è finito pure, per una settimana. Sono stati momenti difficili per tutti, chi più e chi meno, speriamo di non doverli rivivere mai più.
Oggi più che mai, la parola d'ordine è PREVENZIONE, il pericolo non è ancora scampato del tutto.
Che dire, questo romanzo è un concentrato di romance, ironia e riflessione, lo consiglio vivamente!
Mi segno questo titolo, la recensione mi ha convinta. Sembra divertente ma non sciocco. Sono curiosa
RispondiElimina