C'è post@ per noi... #398

10/18/2020

  

Buona domenica,
oggi vi presentiamo 4 romanzi da non perdere!












L'ultimo caduto - Gabriele Falco







Titolo:
 L'ultimo caduto
Autore: Gabriele Falco
Casa Editrice: Independently published
Genere: Narrativa di guerra
Data di pubblicazione: 2017
Pagine: 144
Prezzo: 6,49 € (cartaceo); 3,49€ (ebook)

Sinossi: 

La sera del 10 giugno 1940 la notizia che l’Italia è entrata in guerra fa riaffiorare in due anziani coniugi di un paesino friulano il ricordo degli eventi accaduti nel corso del conflitto del 1915-1918. L’uomo, uscito dalla guerra con la mente devastata, rivive il drammatico episodio che nel corso della seconda battaglia dell’Isonzo (18.luglio-3.agosto.1915) lo ha profondamente e irrimediabilmente segnato. La moglie, invece, per spiegare al nipotino il motivo per cui suo nonno è impazzito in guerra, narra gli eventi accaduti in quel periodo e in particolar modo nel 1915, anno in cui il territorio del paesino fu interessato dal passaggio di soldati provenienti da ogni parte d’Italia. L’esperienza da essi vissuta al fronte fu spaventosa e devastante e costò all’Italia 651.000 militari caduti, 589.000 vittime civili e 947.000 tra feriti, mutilati e invalidi. I costi maggiori della guerra, in termini di vite spezzate o rovinate, furono sostenuti dalle classi più umili e deboli. Alla luce di tali considerazioni si è costruita una storia che, al di là della narrazione di eventi legati alla sfera dell’immaginazione, vuole dare un’idea di ciò che è stato il primo conflitto mondiale per chi lo ha vissuto sulla propria pelle.




Il profumo di quei giorni - Gabriele Falco





Titolo:
Il profumo di quei giorni
Autore: Gabriele Falco
Casa Editrice: Independently published
Genere: Narrativa contemporanea
Data di pubblicazione:  2020
Pagine: 169
Prezzo: 4,99€ (ebook); 15,60€ (cartaceo)

Sinossi:

In seguito al casuale ritrovamento del diario di quando era fanciullo, il maturo protagonista del romanzo torna a rivivere, con compiaciuto stupore e qualche vena di amarezza, quei giorni sereni e spensierati trascorsi all’interno di un contesto socio-culturale indimenticabile, in quell’arco temporale compreso tra l’infanzia e la preadolescenza. Luoghi, personaggi e situazioni che per anni erano rimasti sepolti nella sua mente, gli si riaffacciano, così, a tutto tondo, consentendogli di recuperare una parte importante di sé e del suo vissuto. E nel ripensare a quella bella, pulita e fresca stagione della sua vita gli sembra di avvertire ancora, nell’aria, il profumo di quei giorni.





L'ultimo maleficio - Gabriele Falco







Titolo: 
L'ultimo maleficio 

Autore: Gabriele Falco
Casa Editrice: Independently published
Genere: Horror
Data di pubblicazione: 2019
Pagine: 230
Prezzo: 15.60€

Sinossi: 

Il romanzo si sviluppa attorno all’idea che Bram Stoker, il celebre autore di Dracula, nell’ideare il suo personaggio si sia ispirato non solo al principe rumeno Vlad l’Impalatore, ma anche alla figura terribile e sanguinaria della contessa ungherese Elisabetta Bathory, la più crudele serial killer della storia. L’autore ha fatto suo quanto esposto in un saggio (Dracula era una donna) dal critico e studioso americano R. T. McNally. Immagina, pertanto, che uno studioso ungherese di storia locale invii a Bram Stoker delle lettere contenenti il memoriale che un parroco dell’allora cittadina di Csejthe (oggi Čachtice, in Slovacchia) aveva scritto al suo vescovo, per informarlo di quanto era avvenuto nel castello in cui era stata murata viva la contessa dal 1611 al 1614, data della sua morte. Egli, ormai prossimo alla fine e in preda al rimorso, perché non aveva tenuto in debito conto gli avvertimenti che la Divina Provvidenza gli aveva fatto pervenire tramite una giovane sensitiva, rivela l’orrendo maleficio operato dalla contessa per trasformarsi in una creatura delle tenebre assetata di sangue. Significative appaiono le lettere che lo studioso ungherese invia allo scrittore irlandese, poiché in esse si può scorgere come quest’ultimo abbia potuto trovare spunti e ispirazione per la creazione del suo capolavoro di narrativa horror.





La Bibbia del diavolo - Gabriele Falco





Titolo:
 La Bibbia del diavolo - La genesi
Autore: Gabriele Falco
Casa Editrice: Independently published
Genere: Horror
Data di pubblicazione:2018
Pagine: 416
Prezzo: 20,80€



Sinossi: 

Boemia (attuale Repubblica Ceca), anno del Signore 1229 circa: nel piccolo monastero benedettino di Podlàžice Herman, un monaco condannato a essere murato vivo nella propria cella a causa della sua empia condotta, per salvarsi la vita chiede di essere sottoposto a un singolare Giudizio di Dio
nel corso del quale tenterà di realizzare il più grande codice miniato che mai sia stato prodotto. Egli, inconsapevolmente suggestionato dal demonio, è convinto di poter raggiungere il suo obiettivo nello spazio di ventiquattro ore. Ma quando, nonostante le preghiere di aiuto rivolte a Dio, si rende conto che l’Onnipotente non arriverà in suo soccorso, si lascia indurre a invocare Satana in persona, a cui cede l’anima in cambio dell’opera compiuta. Nasce, così, il Codex Gigas, meglio conosciuto come la Bibbia del diavolo. Ma subito dopo Herman, pentito per quanto ha fatto e inorridito da ciò che gli è stato dato di scoprire intorno a quel testo, il quale nasconde tra le sue pagine una terrificante minaccia per l’umanità, invoca il perdono della Vergine e, ottenutolo, muore in pace; non senza avere, prima, fatto in modo che il libro maledetto perda gran parte del suo malefico
potere.
Ancora oggi la Bibbia del diavolo (così chiamata per via di un’immagine di Satana che riempie
un’intera pagina) da molti è considerata un’opera apportatrice di lutti e sciagure, e tante sono le
inquietanti storie nate attorno a essa. Si dice, ad esempio, che tutti coloro i quali ne sono venuti in
possesso siano finiti in disgrazia.
Il presente romanzo, accogliendo la suggestiva tradizione secondo cui la Bibbia del diavolo sarebbe
stata ispirata dal Maligno, ha ripercorso in chiave horror le tappe attraverso le quali il monaco noto
con il nome Herman Inclusus (Erman il recluso?) avrebbe creato il manoscritto più grande della
cristianità: 92 centimetri di altezza, 50 di larghezza, 22 di spessore e 75 chili di peso, per un totale
di 312 pagine (originariamente esse erano 320, ma 8 sono state misteriosamente rimosse. Cosa
contenevano?). Gli esperti hanno calcolato che per la sua realizzazione sono occorsi non meno di 20
anni e circa 160 pelli d’asino.
Oggi il manoscritto è custodito a Stoccolma, nella Biblioteca Nazionale di Svezia.

Biografia: 
Gabriele Falco, nato a Montebello di Bertona (PE) nel 1957, laureato in Lettere Moderne, insegna
Italiano e Storia in un Istituto Tecnico Statale. Vanta diverse collaborazioni con quotidiani, periodici e
riviste letterarie. Autore eclettico, spazia tra vari generi: dalla saggistica al racconto, al romanzo, alla
poesia.



Spero di aver attirato la vostra attenzione!
Buone letture^^


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