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RECENSIONE: Le donne del fiume - Tala Masca

Titolo: Le donne del fiume
Autrice: Tala Masca
Casa Editrice: I read it
Pagine: 183
Prezzo: € 14 (cartaceo) € 1,99 (ebook)

Sinossi
In Sardegna, dove il potere matriarcale ha messo in riga la prepotenza dei padri, le figure femminili più forti stanno tra realtà e mitologia. Le Bruje e le Coghe si aggirano come donne normali, influiscono su scelte e decisioni, ma possono prendere forma animale e spostarsi da un luogo all’altro in un battito di ciglia. Il cattolicesimo, con lo scopo di sottometterle, le ha relegate al ruolo di strega malvagia, ma il nostro retaggio pagano le ha mantenute sacre.

Diego è un uomo di successo, indipendente dalla sua famiglia d'origine e felicemente sposato con Monia, che ancora lo attrae dopo dieci anni di matrimonio. Il giorno del suo trentaseiesimo compleanno, tuttavia, la vecchia cicatrice che gli deturpa il fianco inizia a bruciare come fuoco e una donna fino ad allora sconosciuta gli compare nella memoria prendendo possesso dei suoi ricordi più remoti. Si trova poi costretto a tornare a casa per la morte del padre, ma soprattutto per ritrovare questa donna che lo attira nel luogo natio da cui era fuggito quasi vent'anni prima: un paese rurale ricco e silenzioso, in cui un lungo muro di fango, paglia e pietre dietro la chiesa parrocchiale funge da barriera alla dissoluzione. Sono due le donne che hanno vissuto oltre questa chiusura: le donne del fiume.



Recensione


Appena imbattuta in questo libro non ci ho pensato due volte ad immergermi in questa lettura, essendo sarda ero molto curiosa di quello che questa storia aveva da raccontare. Conoscere il posto e quindi le varie storie e annesse superstizioni può essere un'arma a doppio taglio, anche se bisogna tener conto che ogni zona ha storie e superstizioni a volte simili ma a volte totalmente differenti. La paura, comunque rimane quella di trovare inesattezze, imprecisioni e rimanerci male. 

L'inizio di "Le donne del fiume" risulta un pò lento e tarda a carburare ed entrare nel vivo della storia ma una volta che si è dentro si perde la concezione del tempo e dello spazio. 
Il fulcro della storia sono le donne e come le superstizioni, le malelingue possono influenzare la percezione delle realtà. Nel passato l'essere una donna forte ed indipendente poteva portare ad un'emarginazione e quindi ad essere allontanate dal piccolo paese. L'autrice mette in evidenza come eventi del passato influiscano e si riflettano nel presente, ed è questo uno dei punti forti di questa storia. 
Il presente e il passato si intrecciano in un turbine di vicende, di fatti, di dubbi che incollano il lettore alle pagine e lo incentivano ad arrivare alla fine per scoprire cosa si cela dietro tutto questo. 

L'autrice è stata molto brava nel descrivere le Coghe e le bruje e tutto il contesto che si erge attorno a queste figure. Avrei voluto qualche pagina in più perchè alcune vicende mi sono sembrate scritte in maniera frettolosa. 

Se volete immergervi in una storia ricca di mistero, credenze popolari, questo libro fa proprio per voi. 
Ve lo consiglio! 








Spero che questa recensione sia di vostro gradimento!



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