RECENSIONE: "Grosso guaio a Rozzangeles" di Francesco Nucera

10/18/2022

 Titolo: Grosso guaio a Rozzangeles

 Autore: Francesco Nucera

 Edizioni: Nero Press Edizioni

 Genere: Dark fantasy

 Formato: Copertina flessibile

 Pagine: 312 pagine


Trama:

Al mondo c'è molto più di quello che vediamo e Filippo l'ha scoperto a sue spese. Tutti i mostri che da bambino hanno animato la sua fantasia sembrano aver deciso di trasferirsi a RozzAngeles. Licantropi, vampiri, stregoni e altre creature paranormali hanno deciso di ammazzarlo ma la cosa più bella è che Alessandro, suo inseparabile amico, non sembra notarli nemmeno quando questi provano a sbranarlo. Più il pericolo è grande, più Filippo si preoccupa, più Alessandro non si accorge di nulla. A toglierli dai guai ci pensa Camilla, una Cacciatrice appena diciottenne. Fa parte di un gruppo millenario di guerriere, devote a Minerva, che protegge l'equilibrio tra il bene e il male. Bravissima con la balestra, è una frana nei rapporti umani. Da quando è bambina ha vissuto nel campo base delle Figlie di Minerva, in compagnia delle consorelle e gli zii, e non ha idea di come comportarsi con i ragazzi. Maledizioni, inganni, amore, sangue, una profezia e tante tante risate animano quest'avventura piena di richiami nerd.


Recensione:

Filippo e Alessandro sono due amici che vivono a Rozzano, in provincia di Milano. Sfortunati con le ragazze, un giorno i due vanno al supermercato e qui conoscono una ragazza misteriosa che li invita ad uscire con lei e una sua amica. Ma Luna, la bella ragazza del supermercato, non è quella che potremmo definire una ragazza "comune" e poi chi è la bella Camilla, armata di balestra, che salverà la vita ai due maldestri amici, finiti in un "grosso guaio"? Filippo e Alessandro si ritroveranno catapultati in uno dei loro tanti amati film fantasy. Tra licantropi, cacciatrici di mostri e vampiri, Rozzano appare improvvisamente molto diversa agli occhi di Filippo, l'unico dei due a "vedere" i mostri. Sarà infatti lui a dover tirar fuori lo scapestrato Alessandro da una serie di situazioni rocambolesche e pericolose. Ho apprezzato molto lo stile dell'autore, le citazioni "nerd" da film e romanzi fantasy, come lo stesso titolo del libro, che rimanda al cult anni 80 "Grosso guaio a Chinatown". I due protagonisti sono un vero spasso, sembra quasi di guardare un film! Il ritmo è veloce, non annoia mai e anzi, incalza il lettore a voler scoprire sempre di più sul fantastico mondo di questa nuova versione di Rozzano. 





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