SCRITTORI AL VELENO
MISTERO ALLE CINQUE TERRE
di Nicola Lecca
Mondadori | Scrittori italiani e stranieri | 204 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,50
23 gennaio 2024
Questa sera, in diretta sulla BBC, Lady Doris Coleman, celebre volto del giornalismo britannico, intervista un personaggio magnetico ed enigmatico: Antonina Pistuddi, scrittrice sarda cinquantenne che, in gioventù, con il suo romanzo d'esordio L'isola del rancore, ha vinto i più prestigiosi premi letterari italiani. Nonostante il successo, Antonina ha preferito condurre una vita ritirata, coltivando la propria scrittura di ottima qualità, ma con risultati commerciali sempre più deludenti. E ora è sotto inchiesta: accusata di omicidio plurimo volontario. Quattro le vittime: tutti esponenti di quella nouvelle vague letteraria cui Antonina si è sempre categoricamente sottratta e tutti ospiti, come lei, di Villa Solitudine, un Centro internazionale a tutela della poesia e della letteratura arroccato in cima alla più alta scogliera di Manarola, nelle Cinque Terre. Si tratta di Alvaro Moret, autore di un bestseller che svela i segreti per diventare perfetti influencer; Lizzie Eden, parlamentare inglese che, in un memoir sconvolgente, ha narrato il suo passato di escort; Arlanda Levin, cantante svedese che non ha letto nemmeno una pagina del romanzo confezionato per lei da un ghost writer; e Julien Corbusier, modello francese dipendente dal Fentanyl, ma anche poeta e idolo degli adolescenti grazie a una raccolta di versi decisamente instagrammabili. La convivenza si preannuncia fin da subito difficile, ma, giorno dopo giorno, immersi nella magia delle Cinque Terre e incantati dalle mareggiate al Ventegà di Vernazza, gli ospiti di Villa Solitudine sembrano trovare una certa armonia. Almeno fino a quando i quattro ragazzi chiedono ad Antonina di preparare uno dei suoi leggendari risotti, con i funghi raccolti durante una passeggiata nei boschi… Con perfida ironia e spietata irriverenza, Nicola Lecca crea un romanzo pungente e ipnotico, capace di mettere in scena, senza veli, le dinamiche e le bizzarrie del mondo editoriale.
La mia recensione
Questa sera sulla BBC Lady Doris Coleman sarà in diretta da Palazzo Viceregio di Cagliari. La famosa giornalista inglese ha ottenuto, infatti, un'intervista esclusiva con Antonina Pistuddi, nota scrittrice sarda, tornata alla ribalta perché indagata per l'omicidio di quattro scrittori. Così inizia questo libro che devo definire veramente molto particolare. Nella lunga intervista, allietata da battibecchi e parole forti, viene ricostruito cosa sia successo il 15 novembre 2018 a Villa Solitudine, sede del Centro internazionale a tutela della poesia e della letteratura di Manarola, una delle Cinque Terre. Qui erano da poco arrivati la Pistuddi con Julien Corbusier, Lizzie Eden, Arlanda Levin e Alvaro Moret, tutti scrittori vincitori di una prestigiosa borsa di studio che comprende un soggiorno proprio a Villa Solitudine, splendida residenza ligure che sorge isolata su una scogliera, con 1000 scalini a separarla dal resto del mondo, niente cellulari, niente internet. Quella sera i quattro scrittori, frutto del passaparola e delle condivisioni del mondo social, muoiono per avvelenamento. Hanno mangiato un risotto che conteneva tracce di funghi Amanita Phalloides. Una morte atroce la loro, sopraggiunta dopo ore di convulsioni, con i soccorsi ostacolati dalla natura isolata della villa e da un forte temporale che si è abbattuto sulla costa. Indiziata principale è Antonina Pistuddi che ha cucinato il risotto, su richiesta degli altri quattro ospiti, e che ha poi lasciato la villa per far visita ad una amica.
Posso dire che questo è uno dei pochi gialli che mi ha stupito non nella soluzione del caso ma nel suo totale svolgimento. Questo è un giallo non giallo, o meglio un giallo senza indagine, in cui, grazie all'intervista, alle pause pubblicitarie e a poco altro, sappiamo solo quello che è successo a Villa Solitudine unicamente dal punto di vista di Antonina e dalle carte processuali. Ma cosa è veramente accaduto? E soprattutto, Antonina è colpevole o innocente? Beh, sta ad ogni lettore farsene un'idea, lettore che non è altro che spettatore di un caso mediatico (uno di tanti altri che purtroppo ben conosciamo). Alla fine l'autore ci dà una delle tante possibili soluzioni e anche qui, noi lettori spettatori di un programma tv, siamo chiamati a farcela piacere o meno, a crederci o meno.
In mezzo? C'è solo la ricostruzione di quel 15 novembre? No, perché il giallo viene preso un po' a presto per farci venire in mente una domanda assolutamente banale (ironia mode on): cos'è oggi la letteratura? E chi sono gli scrittori? In un modo che oramai ci rimbalza tra un social e l'altro, tra una storia, un Threads, un cinguettio (ah no forse quello non c'è più), parliamoci chiaro, pure il verduraio antipatico dietro casa mia se ha il numero giusto di followers può essere chiamato dall'editore di turno e sentirsi chiedere: che ne dice di pubblicare un libro? Notate bene, pubblicare, non scrivere! Perché, e anche questo è il segreto di pulcinella, non crederete mica che dietro a tiktoker, instagrammer, frollinotoker (si lo ammetto, questo me lo sono inventato) non ci sia (lui si) un bravissimo ghostwriter che in quattro e quattr'otto ti sforna il libro perfetto?
È stata una lettura che alla fine mi ha tenuta impegnata in un pigro pomeriggio nebbioso e devo dire che ne avevo bisogno, letto, copertina, cane che ronfa accanto e un libro un po' diverso, che esce fuori dalle linee guida del genere e che ti fa riflettere sul mondo dell'editoria. Inoltre è piuttosto breve e la scrittura di Nicola Lecca ha saputo creare un piccolo acquerello delle Cinque Terre, incastrandolo alla perfezione con la storia. Insomma, niente descrizioni noiose o fatti e fatterelli che lasciano il tempo che trovano, ma un quadro di impatto che ti presenta il luogo e ti fa immaginare questi 1000 gradini da fare tra sudore e fatica.
Consigliato? Si!
Voto
Alla prossima
Commenti
Posta un commento