I
PRIMI 99 MODI IN CUI SONO STATA CORTEGGIATA
di Barbara Braghin
di Barbara Braghin
Casa editrice: Graficaelettronica
Pagine: 144
Trama:
E’ proprio sulla sua gioventù (da zero a circa
trent’anni) e sugli anni trascorsi all’estero, in città europee, caraibiche e
mediorientali che l’autrice ha scritto il suo libro un po’ autobiografico, un
po’ no.
Toccando punti salienti sui corteggiatori, sfiorando malizia
e ironizzando con la fantasia, ha scritto una piccola grande opera leggera, ma
di sicuro, ricca di sorprese. Partendo da un fatidico pensiero, cioè quello di
incontrare l’uomo giusto che ha scritto “Quante volte ci è capitato di
incontrare lo sguardo di un uomo... un attimo di passione destinato a finire al
primo battito di palpebre. Eccoci qua, perennemente invaghite di uomini
sbagliati e alla ricerca continua dell’uomo di una vita, l’uomo con cui iscriverci
tra vent’anni ad un corso di tango, ancora innamorate come il primo
giorno... Dalla premonizione di una palmist costata ben più di venti
sterline scopriamo una verità apparentemente banale: la cosa veramente
importante non è evitare il bastardo di turno, ma è innamorarsi dell’uomo
giusto”.
Un viaggio in compagnia di una donna di trent’anni che di
uomini ne ha incontrati molti, ma che non ha ancora smesso di cercare! 99
uomini, 99 approcci, 99 modi (piu’ o meno accattivanti) con cui è stata
corteggiata...”
Barbara Braghin nasce a
Contarina di Porto Viro (Rovigo) il 16 luglio. Dopo gli studi, lavora in
un’azienda di moda, frequenta
i college di lingua inglese a Londra ma, la sua voglia di viaggiare supera ogni
desiderio e lavora così per famosi tour operator. A trent’anni si trasferisce
nella capitale ed è proprio a Roma che inizia a frequentare da vicino il mondo
dello spettacolo e delle pubbliche relazioni. Inventa il personaggio di Madame
Corinne che porta sul palco del Teatro Parioli al Maurizio Costanzo Show e nel parterre di Quelli che il Calcio. Scrive e presenta il talk show Sacro e Profano, andato in onda sulla
WebTv Roma Tv. Fa spettacoli di cabaret
con il trio comico La Famiglia Sticozzi, dove interpreta Samantha. Scrive per “I Suoi Blog” e per diverse
testate giornalistiche, dove cura le rubriche di mondanità ed è sempre presente
agli eventi più belli. Nel 2013 pubblica il suo primo libro intitolato "I
primi 99 modi in cui è stata corteggiata" (www.autorinediti.it).
Casa
Editrice: Lettere Animate
Pagine: 225
Pagine: 225
Trama: Una terra che prima non esisteva è emersa, da
qualche parte al nord.
Tutto merito del progetto di bonifica di un giovane architetto e di una strana corrente che scorre sotto un fiume impaludato. Per completare in tempo i lavori di insediamento, l'Ammiraglio proprietario dell'acquitrino recluta braccianti e artigiani da ogni dove. La bislacca comunità che ne deriva viene però presto annientata dalla prima guerra mondiale. Unico superstite di quella incongruenza sociale è il brefotrofio che presidia la grande ansa dei Meli Gemelli. Lì dentro, un giovane tutore che ha studiato arte a Parigi, insegna ai ragazzini la reattività creativa, ispirato dalle teorie del Bauhaus e dai rovelli di Brancusi.
Tutto merito del progetto di bonifica di un giovane architetto e di una strana corrente che scorre sotto un fiume impaludato. Per completare in tempo i lavori di insediamento, l'Ammiraglio proprietario dell'acquitrino recluta braccianti e artigiani da ogni dove. La bislacca comunità che ne deriva viene però presto annientata dalla prima guerra mondiale. Unico superstite di quella incongruenza sociale è il brefotrofio che presidia la grande ansa dei Meli Gemelli. Lì dentro, un giovane tutore che ha studiato arte a Parigi, insegna ai ragazzini la reattività creativa, ispirato dalle teorie del Bauhaus e dai rovelli di Brancusi.
Crescerà così una bolgia scombinata
di faciulleria, da dove emergono il saltapozzanghere Griso, il campione di
sollevamento pesi dallo stomaco Sanco, ma ci sono anche la piccola Sosta, che
decide di essere una bambola per dare almeno un balocco alle sue amiche, e la
saggia Tecla, che per tenere unito il clan organizza collettivi e redige
pugnaci comunicati, invocando equilibrio, armonia e giustizia. Esaltati dal
progetto, gli studenti provano a scrivere la storia con la lima e i cacciaviti,
si sfidano in gare di atletica acrobatica con i sogni e studiano in laboratori
a sperimentazione concentrica. Ma anche questo riscatto deraglia seriamente,
spintonato da una crisi epilettica su scala mondiale che gli altri hanno
chiamato “seconda guerra”. In loro soccorso solo un gerarca afflitto da
un'inopportuna autonomia intellettuale, un prelato illuminato e un'ebanista
devoto e davvero incline alla filantropia.
“Ci sono due monoliti e un punto di
domanda dietro a questo lavoro. Il primo monolite è la famiglia, il secondo è
l'arte. Mi sono divertito ad azzerare entrambe, collocandole in un non-luogo
che insieme avrebbero dovuto impegnarsi a costruire. La guerra è stato il
catalizzatore e l'esperienza del Bauhaus l'utensile. E' una vicenda che avrebbe
anche potuto essere vera, il tappeto storico lo è, dentro la quale ci si allena
incessantemente alla ripartenza. Destrutturazione della famiglia, impiego
quotidiano, speculativo dell'arte e riscatto, sono temi forti del tempo
presente che pongono a me, come a chiunque altro, un interrogativo dal quale
non è possibile defilarsi: il futuro delle nostre origini. Ma la cosa potrebbe
anche essere divertente se non eccitante. Per me lo è stato.”
Paolo Latini aveva una maestra che un giorno gli disse “non vedo in te un scrittore in erba”. Lui in realtà non le aveva chiesto nulla, si era limitato a trascrivere sul diario il voto del suo pensierino e lei, colta da un irrefrenabile impulso divinatorio, aveva oracolato. Ora, che da 25 anni lui fa il copywriter; che nel 2011 è stato semifinalista allo Scriptapaloosa TV Writing Competition di Hollywood, che nel 2012 è stato segnalato dal Premio Calvino, che nel 2013 è stato premiato al Festival della Letteratura di Alessandria e ha vinto il Premio Tiziano Terzani; ora dicevo, Paolo Latini pensa che la sua maestra l'erba non la vedeva, perché forse se l'era fumata tutta lei... e tutta da sola.
Paolo Latini aveva una maestra che un giorno gli disse “non vedo in te un scrittore in erba”. Lui in realtà non le aveva chiesto nulla, si era limitato a trascrivere sul diario il voto del suo pensierino e lei, colta da un irrefrenabile impulso divinatorio, aveva oracolato. Ora, che da 25 anni lui fa il copywriter; che nel 2011 è stato semifinalista allo Scriptapaloosa TV Writing Competition di Hollywood, che nel 2012 è stato segnalato dal Premio Calvino, che nel 2013 è stato premiato al Festival della Letteratura di Alessandria e ha vinto il Premio Tiziano Terzani; ora dicevo, Paolo Latini pensa che la sua maestra l'erba non la vedeva, perché forse se l'era fumata tutta lei... e tutta da sola.
TANGO IRREGOLARE
di Stefano Medaglia
di Stefano Medaglia
Trama: L'arrivo di una lettera
esotica, una strana telefonata, la morte misteriosa della sorella lontana. Nell'Italia
degli anni settanta, questi gli avvenimenti che strapperanno Marta - la
protagonista del romanzo - alla sua vita ben ordinata, per spingerla ad un
viaggio assurdo, violento e rocambolesco verso il Sud-America, alla ricerca di
spiegazioni e risposte.
L'atmosfera iniziale del romanzo,
di tranquilla quotidianità, va via via intensificandosi emotivamente fino ad
esplodere drammaticamente con l’arrivo di Marta nella sconosciuta terra
argentina. Ricca di fascino e di magia ma martoriata dalla feroce repressione
del regime dittatoriale, quella stessa magnifica terra la inghiottirà
inspiegabilmente tra le sue spire, mandandola ad ingrossare le fila dei
desaparecidos, senza apparenti ragioni.
Nel tempo trascorso in prigionia, e
nella fuga che miracolosamente la libererà dalla morte, dovrà affrontare i
pericoli, il dolore e le violenze di una tirannia spietata. Costretta a cercare
in se stessa i motivi dell'orrore di una guerra ingiusta, sonderà le proprie
fragilità, sciogliendo i nodi irrisolti e compiendo scelte interiori troppo a
lungo rimandate, le cui radici affondano nel tempo lontano dell'infanzia e dei
ricordi.
Tra gli orizzonti infiniti della
terra sudamericana, colonna sonora della narrazione è il tango, non
semplicemente evocato come sottofondo, ma reale protagonista e superbamente
descritto nelle sue movenze sinuose e passionali.
Un tango irregolare, appunto, che
scandisce l'esistenza di Marta sovvertendone ogni regola, nel quale i passi
sono espedienti per la sopravvivenza, e la musica un'occasione di cambiamento.
Stefano Medaglia (1960) - Architetto
e chitarrista, Stefano Medaglia è nato a Milano, dove vive tutt'ora, coltivando
i suoi interessi per la musica e per la letteratura. Passioni interamente
contenute in questo suo romanzo d'esordio.
Cosa ne pensate di questi titoli? Io credo proprio che leggerò il primo, sono curiosa e spero in una lettura simpatica e leggera.
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