Buona domenica a tutti!
Novembre è arrivato con il suo clima uggioso e autunnale. Adoro novembre perché è il mese del mio compleanno ma anche perché sa di lettino caldo, the o latte e una buona lettura.
Oggi voglio parlarvi del primo volume della The Stronghold saga di Rossella Modugno, autrice che ha avuto un discreto successo. L'ho letto in un paio di giorni e devo dire che questa lettura mi ha lasciato un pochino perplessa.
Novembre è arrivato con il suo clima uggioso e autunnale. Adoro novembre perché è il mese del mio compleanno ma anche perché sa di lettino caldo, the o latte e una buona lettura.
Oggi voglio parlarvi del primo volume della The Stronghold saga di Rossella Modugno, autrice che ha avuto un discreto successo. L'ho letto in un paio di giorni e devo dire che questa lettura mi ha lasciato un pochino perplessa.
Titolo: Light & Hope
Autore: Rossella Modugno
Casa editrice: autopubblicato
Pagine: 113
Prezzo: 0,99 €
Trama: Un mondo invaso da una forza oscura e innaturale. Una Roccaforte nanica che si è trasformata in una prigione per gli elfi e un rifugio per gli umani. Cosa potrebbe succedere se il cacciatore e la sua preda potessero discutere sul senso della storia?
Possiamo accettare che gli elfi siano i "buoni" e i vampiri i "cattivi", per forza di cose, per la loro "natura"? E i nani e gli umani che parte devono recitare? Quanto è determinato dagli Dei, quanto dal Caso e quando dalla Libertà? E l'amore è per forza ricambiato, puro, innocente?
Un libro fuori dagli schemi, un viaggio in una creazione fantasy originale che è un viaggio all'interno delle profondità della nostra anima.
Ho iniziato questo libro qualche tempo fa e, sebbene l'abbia letto in un paio di giorni, non sono riuscita a scriverne facilmente una recensione. Ancora adesso sono combattuta e non so dire se questo libro mi sia piaciuto o meno. Dopo qualche giorno ancora pensavo e ripensavo alla storia che Rossella Modugno mi ha concesso di leggere e quindi ho deciso di prendermi il tempo necessario per digerire questo libro che mi ha lasciata un po' perplessa ma che ancora adesso continua a far capolino nella mia testa.
Layana è la protagonista femminile di questo romanzo: un elfo scelto tra i pochi superstiti per rappresentare la propria razza all'interno della Triade che governa il mondo creato dall'autrice: nani, uomini ed elfi. Purtroppo, diversamente da come dovrebbe essere, il potere è decisamente sbilanciato a favore dei nani che poco sopportano la razza elfica a cui danno ospitalità nelle loro caverne in seguito alla venuta degli orchi vampiri che si nutrono del sangue degli elfi.
Layana, stanca di sopportare le continue angherie del re dei nani, decide di partire, insieme al suo amico di sempre Mark, in una missione suicida alla ricerca di una qualche magia che possa aiutare il suo popolo. Sfortunatamente, durante il viaggio, viene fatta prigioniera, dal Capostipite, creatore di vampiri, e separata da Mark.
Quello che Layana non si aspetta è di essere affascinata dal suo rapitore, con cui intreccerà un rapporto di amore e odio, di ammirazione e conflittualità, un battere e ribattere di idee e concetti.
La Modugno ha creato una storia carina, un buon inizio per una trilogia, ma che a mio avviso deve essere sviluppata meglio. Nonostante l'ottima premessa c'è ancora molto lavoro da fare. Ho notato che i dialoghi sono troppi e troppo lunghi, dialoghi che rendono la lettura un pò pesante e monotona. Ci si perde dietro al filo di discorsi filosofici. Tuttavia la Modugno offre la possibilità al lettore di interrogarsi, i discorsi di Layana e Lotharius fanno pensare e riflettere su alcuni temi che sono sempre attuali: l'esistenzialismo, il caos, la giustizia nella natura, la lotta tra il bene e il male.
Non manca la love story che si tinge dei colori duri della realtà: la dolcezza che si mescola alla crudezza di particolari, la tensione unita alla semplicità dell'amicizia.
Un romanzo un pò sui generis che colpisce per la profonda analisi filosofica e psicologica effettuata da Layana e Lotharius: due creature antitetiche, due opposti che si attraggono.
Si tratta sicuramente di un libro che o si ama o si odia e io, come succede sempre in questi casi, mi trovo esattamente nel mezzo.
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