Recensione "L'ampolla scarlatta" di Monique Scisci

9/01/2014

Buongiorno amici lettori!
Eccoci tornate! Il mese di ferie è terminato e il blog riapre i battenti. Iniziamo il mese di settembre (il mio mese!!) con una recensione. Oggi vi porto nel genere Urban Fantasy con una giovane scrittrice italiana, Monique Scisci, e il suo L’ampolla scarlatta, primo libro di una saga.


Titolo: L'ampolla scarlatta
Autore: Monique Scisci
Editore: Ciesse Edizioni
Collana: Gold
Pagine: 336
Ebook: € 6,00
Cartaceo: € 18,00
Data di pubblicazione: luglio 2012

Trama
Aurora ha tutto ciò che desidera, è di animo puro e semplice, la vita le sorride. L’amore è alle porte, ha una famiglia serena e sicura alle spalle. Tutto crolla sotto i suoi piedi, eventi tragici la surclassano e lei soccombe, impossibilitata a reagire, il destino spietato l’attende. Ma il tormento non ha fine, perché il cambiamento radicale a cui non può sottrarsi, non è ancora avvenuto.
Chi la sta osservando e perché? Cos’è l’Ordine, di cui ha sentito bisbigliare alle sue spalle?
Sta succedendo qualcosa al suo corpo, o sono effetti collaterali delle gocce vermiglio dell’Ampolla Scarlatta che il medico le ha prescritto?
Un lupo bianco, creature della notte e segreti di famiglia mai svelati.
Ce la farà ad affrontare l’arduo percorso che l’aspetta?

La mia recensione
Il primo approccio con questo libro è stato WOW! I primi capitoli scorrono che è un piacere e il mistero che si nasconde dietro la protagonista Aurora incatena il lettore alle pagine. Era tempo che non mi sentivo così coinvolta nelle prime pagine di un libro e questa è stata una piacevole sorpresa.
Proseguendo la lettura però mi sono imbattuta in diversi refusi ed errori. Magari la mia copia era ancora non revisionata a dovere (cosa che spero sia poi stata fatta), tuttavia all’ennesimo errore o punteggiatura saltata il mio entusiasmo iniziale si è un po’ smontato. 

L’inizio della storia è stato molto emozionante e struggente. Tra le righe si percepiva il dolore e lo smarrimento della protagonista davanti alla morte del futuro marito. Questo è dovuto allo stile dell’autrice che, seppur ancora un po’ acerbo, ha il grande pregio di creare un’atmosfera reale, non artificiosa, e di caratterizzare molto bene i personaggi. Grazie a questo il lettore entra in contatto con Aurora, ne percepisce le sensazioni, soprattutto la sua confusione davanti a quello che le sta accadendo intorno. 
Una cosa che mi ha colpito è il fatto che inizialmente non sembra di trovarsi davanti ad un urban fantasy, ma quasi ad un romanzo rosa. C’ è un che di assoluta normalità in cui il lettore un po’ si adagia, si mette comodo, per poi essere completamente spiazzato dagli eventi futuri. Perché ciò che maggiormente caratterizza il romanzo sono i colpi di scena. Ne succedono di tutti i colori, durante un viaggio reale (che dalla Valle d’Aosta ci porterà in giro per mezza Europa), ma anche di scoperta e crescita personale. 

La storia è in se molto particolare, soprattutto nella parte iniziale. Il nucleo centrale viene introdotto piano piano, con la giusta suspense, riempiendo la testa del lettore di mille domande: cosa è successo a Riccardo? Cosa contiene il medicinale? Chi è Evan Patterson? 
Una volta inoltrati nel racconto ci si imbatte forse in qualche elemento già visto, soprattutto per quanto riguarda i vampiri (ad esempio l’ordine ricorda i Volturi di Twilight); c’è da dire che oramai di vampiri si è parlato e riparlato, quindi non è difficile cadere nel già scritto, e comunque non è un elemento così visibile da dare fastidio.

I personaggi, come dicevo prima, sono molto ben caratterizzati e mi è piaciuto il fatto i che ognuno abbia un determinato spazio nel racconto. Forse avrei voluto sapere qualcosa di più su Evan, ma il mistero che lo circonda è molto intrigante. 

In conclusione, L’ampolla scarlatta è bel romanzo urban fantasy, ben costruito e ben scritto. La parte iniziale l’ho trovata personalmente più riuscita del resto, ma i colpi di scena e il mistero che aleggia sulla protagonista ( e non solo) ne fanno una lettura coinvolgente e appagante. E’ sicuramente consigliato agli amanti dei vampiri, ma in generale se vi piace l’urban fantasy vi consiglio di dargli un’occasione!

Voto


Alla prossima




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