Titolo: Un cuore per un cuore
Autrice: Ornella Calcagnile
Serie: Once Upon a Steam#1
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 63
Prezzo e-book: 0,99€
Trama:
A Steamwood, nel piccolo regno di
Enchanted Forest, Biancaneve e il suo principe hanno conseguito il tanto
meritato lieto fine dando persino alla luce una bambina, riflesso della madre:
Biancabrina.
Una felicità raggiunta a discapito però
della “povera” Grimilde che, sopravvissuta, si è nascosta nella cittadina di
Steamgrow e ha ordito una tremenda vendetta a danno della figliastra, lanciando
nel momento più opportuno una maledizione sul regno, un sortilegio a cui, per
sua sfortuna, Biancabrina è riuscita a sottrarsi.
Tra elementi della fiaba classica e quelli
innovativi dello steampunk, una nuova improbabile principessa tenterà di
riconquistare il regno che le spetta di diritto e apporre la parola fine sulla
sua “nonnastra”. Nell’impresa non sarà sola, ma accompagnata dal fidato amico
Dopey e i suoi mecha-nani.
Biancabrina riuscirà a guadagnarsi il
lieto fine e portare a compimento la sua vendetta o sarà ostacolata dalle
creature di Steamwood e dal Narratante, sommo signore di quelle terre?
Tra ferro e vapore, magie e pozioni,
ottone e marchingegni, tutto ha inizio con… Once Upon a Steam.
Cosa ne pensa Arianna:
La storia parla di Biancabrina, una giovane ragazza diversa dalle
solite protagoniste delle fiabe, sicuramente molto diversa dalla madre
Biancaneve. Infatti Biancabrina non si fa problemi a salvare persone in
pericolo, a vendicarsi di chi fa del male a lei o ai suoi cari e a lottare con
tutte le forze contro gli ostacoli che le si presentano davanti. È una ragazza
scorbutica, egoista e impulsiva, ma con i suoi difetti l’ho trovata una
protagonista più realistica e piacevole di Biancaneve. Biancabrina ha un solo
amico, Dupey, il più piccolo e giovane dei sette nani, ovvero Cucciolo, che per
tutto il racconto accompagna la principessa, nonostante spesso disapprovi
l’atteggiamento violento e vendicativo di lei.
È un racconto breve e coinvolgente, che si legge tutto d’un fiato,
con un ritmo abbastanza veloce e piacevole. L’ambientazione è molto carina,
soprattutto la descrizione del regno di Steamgrow, con la foresta di ferro e le
abitazioni ricche di ingranaggi e tubi in metallo.
In questo racconto l’autrice è riuscita a creare una trama
interessante, ma la storia ha una struttura molto semplice, come quella delle
fiabe, forse troppo semplice in alcuni punti.
La cosa che ho apprezzato maggiormente è la figura misteriosa del
Narratante, soprattutto nel finale del racconto.
Dopey era sempre stato considerato lo
stolto e l’ingenuo del gruppo, ma la piccola reale fin dalla culla aveva
mostrato una preferenza per la sua buffa faccia. Era scattato una sorta di
imprinting tra i due. Anche se la Principessa si mostrava scostante e irritante
con la maggior parte delle persone, con lui si era sempre comportata in modo
amichevole. Forse li accomunava il sentirsi pesci fuor d’acqua in contesti che,
anche se in modi diversi, esercitavano su di loro una certa pressione.
Cosa ne pensa Fabiola:
Questo libro è narrato come se fosse una fiaba per bambini, ma tratta argomenti molto più cupi.
Biancabrina, la figlia di Biancaneve, è una principessa poco convenzionale: è egoista e poco propensa a fare qualcosa di buono per il regno e a seguire le convenzioni che la vorrebbero elegante ed educata.
I personaggi sono descritti attraverso pochi aggettivi, non ci è data la possibilità di conoscerli a fondo, né di averne una forma di introspezione profonda. Questo è dovuto senza dubbio alla struttura del breve romanzo, che si concentra molto di più sulle descrizioni e sull'azione, sulla trama.
Il punto di forza di questo libro è l'originalità dell'ambientazione. Steamwood, una sorta di città nella quale tutto è vapore, che arriva nelle case attraverso tubi che percorrono l'intera città, al punto che persino l'acqua e il fuoco escono da pozzi in forma vaporosa.
I sette nani, ormai vecchi, sono diventati meccanici e Biancabrina, la protagonista, si veste in modo poco adatto a una principessa delle favole: con corpetti di pelle e stivali. È accompagnata da Dopey (il vecchio Cucciolo), che ha contribuito a meccanicizzare i suoi sei fratelli (ma sono fratelli i sette nani?) e che segue la principessa aiutandola nella sua impresa: salvare gli abitanti della Enchanted Forest, vittime di un incantesimo di Grimilde,
La trama è senza dubbio originale e ben gestita, anche se il finale avrebbe potuto essere 'raccontato' di più. L'autrice lascia molti punti di domanda, probabilmente dovuti all'imminente pubblicazione di un seguito.
La storia mi è piaciuta, così come l'ambientazione, lo consiglio agli amanti dello steampunk e a chi ha voglia di leggere qualcosa di fiabesco, dal ritmo veloce e ricco di sorprese. Non lo consiglio invece agli amanti delle introspezioni o a chi cerca una trama articolata e complicata.
Biancabrina, la figlia di Biancaneve, è una principessa poco convenzionale: è egoista e poco propensa a fare qualcosa di buono per il regno e a seguire le convenzioni che la vorrebbero elegante ed educata.
I personaggi sono descritti attraverso pochi aggettivi, non ci è data la possibilità di conoscerli a fondo, né di averne una forma di introspezione profonda. Questo è dovuto senza dubbio alla struttura del breve romanzo, che si concentra molto di più sulle descrizioni e sull'azione, sulla trama.
Il punto di forza di questo libro è l'originalità dell'ambientazione. Steamwood, una sorta di città nella quale tutto è vapore, che arriva nelle case attraverso tubi che percorrono l'intera città, al punto che persino l'acqua e il fuoco escono da pozzi in forma vaporosa.
I sette nani, ormai vecchi, sono diventati meccanici e Biancabrina, la protagonista, si veste in modo poco adatto a una principessa delle favole: con corpetti di pelle e stivali. È accompagnata da Dopey (il vecchio Cucciolo), che ha contribuito a meccanicizzare i suoi sei fratelli (ma sono fratelli i sette nani?) e che segue la principessa aiutandola nella sua impresa: salvare gli abitanti della Enchanted Forest, vittime di un incantesimo di Grimilde,
La trama è senza dubbio originale e ben gestita, anche se il finale avrebbe potuto essere 'raccontato' di più. L'autrice lascia molti punti di domanda, probabilmente dovuti all'imminente pubblicazione di un seguito.
La storia mi è piaciuta, così come l'ambientazione, lo consiglio agli amanti dello steampunk e a chi ha voglia di leggere qualcosa di fiabesco, dal ritmo veloce e ricco di sorprese. Non lo consiglio invece agli amanti delle introspezioni o a chi cerca una trama articolata e complicata.
Arianna e Fabiola
Commenti
Posta un commento