Recensione: "Il ragazzo del destino" di Maria Elena Gattuso
4/24/2013Buongiorno carissimi lettori italiani, sono settimane che non mi faccio vedere qui sul blog e sono imperdonabile, sono stata piena di impegni e il mio blog personale mi ha preso un sacco di tempo.
Chiedo perdono, e lo faccio cercando di intrattervi e allo stesso tempo, sperando di consigliarvi, un libro che possa attirare la vostra attenzione.
"Il ragazzo del destino" è il romanzo d'esordio della Gattuso, ha avuto un'idea incredibilmente originale ed è riuscita a narrare la storia in modo fresco, scorrevole e coinvolgente. Ho trovato lo stile un po' semplice e banale, ma solo in alcuni punti.
Considerando il romanzo in tutto il suo insieme lo considero un ottimo esordio, la Gattuso ha deciso di raccontare la storia di una giovane adolescente e del suo destino, ha deciso che il Destino potesse impossessarsi di un corpo a suo piacimento e poter discorrere con le persone.
Il Destino in questo caso ha scelto Rebecca, un'adolescente che non accetta che la sua vita venga manipolata e scelta da altri, non crede nel Fato e nel caso, ma vorrebbe che fosse lei stessa con le sue mani a costruirsi un futuro e a mandare avanti il suo presente.
Quando incontra il Destino tutte le sue certezze vacillano, ma la ragazza forte e decisa sfida il Destino e questa sfida la porterà a dover sopportare tanto dolore, porterà scelte difficili ed errori e soprattutto la metterà di fronte alla cruda realtà che lei tenterà in tutti i modi di cambiare e non accettare.
Durante la lettura sono rimasta affascinata da questa storia, avevo voglia di qualcosa di originale e sicuramente la Gattuso è riuscita a soddisfare questo mio desiderio. Devo ammettere che all'inizio ero un po' titubante perché pensavo di trovarmi di fronte la solita storiella semplice, letta e riletta... invece ho dovuto ricredermi quasi subito.
Non nascondo che nella lettura ho trovato momenti un po' troppo statici in cui un leggero sentore di noia si affacciava nella mia mente, ma è accaduto molto di rado e l'autrice riusciva a riprendere le redini della situazione cambiando ritmo e rendendo tutto più incanlzante e coivolgente.
Lo stile di narrazione è molto semplice e diretto; i personaggi principali sono ben descritti, anche se avrei preferito un minor numero di comparse per aver modo di conoscere meglio altri personaggi. Per esempio sono rimasta con l'amaro in bocca perché non a pieno compreso il rapporto fra Rebecca e il suo migliore amico Alessandro, quest'ultimo non compare molto nella storia e non sono riuscita a inquadrarlo per bene, probabilmente è questo il motivo che mi ha portato a non comprendere il suo rapporto con Rebecca. Stessa cosa vale per Francesca, la migliore amica di Rebecca, lei è una figura leggermente più presente di Alessandro, ma nonostante questo non sono riuscita a capirla e conoscerla come avrei voluto. Ecco perché questi due rapporti di amicizia non mi hanno convinto, avrei voluto sapere di più ed entrare in sintonia con questi rapporti, ma purtroppo non ci sono riuscita.
Diciamo che il romanzo è incentrato soprattutto sulle vicende di Rebecca, su Dario di cui è innamorata e su Raffaele che la tormenta e la sconvolge in continuazione, questi sono i tre personaggi che conosciamo meglio e devo ammettere che non li ho trovati stereotipati. Rebecca è un'adolescente con i suoi dubbi e le sue incertezze, ma il bisogno di sapere che le persone a cui vuole bene non proveranno dolore, si preoccupa, ma allo stesso tempo si sente un po' egoista quando pensa solo a quello che desidera lei. Diventa matta per riuscire a battere il Destino e a non dargli la soddisfazione di manipolare la sua vita, ma certe cose sono inevitabili e Rebecca lo capirà a sue spese e non solo. Dario potrebbe sembrare il tipico "bello ma stronzo", ma c'è molto altro in lui, la sua è solo una semplice facciata che nasconde un cuore d'oro e un ragazzo gentile e cosciente delle sue possibilità. Ecco forse fra questi quello che ho apprezzato meno è Raffaele, anche lui dipinto come un "bello ma stronzo" ma sicuramente in lui un pizzico di cattiveria e un po' di egoismo io li ho sentiti e non mi sono piaciuti molto, è un ragazzo molto particolare dalle mie maschere, riesce e spiazzare chi lo conosce proprio perché ha la capacità di cambiare comportamento e modo di fare da un momento all'altro, così che le persone non capiscono mai fino in fondo com'è realmente e cosa vuole.
Sono contenta di aver letto questo libro, è stato piacevole e mi ha preso un paio di giorni che sono stati intensi e coinvolgenti.
Infine voglio spendere due parole sul finale. Le ultime 40-50 pagine, per me sono state una completa sorpresa, non mi aspettavo assolutamente che l'autrice compisse mosse così azzardate e diverse dal solito; sono rimasta spiazzata e sconvolta dal finale scelto, anche in questo la Gattuso è riuscita ad essere originale. La sua originalità ci accompagna dall'inizio alla fine di questa storia. Sicuramente rimane una storia per un pubblico per lo più adolescente, ma merita di essere letta anche da chi non è più così tanto giovane, proprio perché riesce a tenere il lettore incollato alle pagine e lo riesce a sorprendere quasi sempre.
Faccio i miei complimenti a Maria Elena che con questo esordio si impone con la sua originalità e le sue idee brillanti. Spero di poter leggere altri suoi libri e spero riuscirà a migliorarsi sempre di più, perché le potenzialità ci sono tutte.
Ed ora chiedo a tutti voi lettori he passate di qui, cosa ne pensate di questo libro, se attira la vostra attenzione, o magari qualcuno di voi è già riuscito a leggerlo... Beh mi piacerebbe sapere in generale se ho catturato la vostra curiosità, oppure no :)
3 commenti
Bella recensione ^_^ e il libro mi ha incuriosita, lo metterò in lista. La tua firma è fantastica
RispondiEliminaIo avevo iniziato a leggerlo un pò di tempo fa ma poi l'ho abandonato. Ho promesso di recensirlo quindi prima o poi lo riprenderò...
RispondiEliminaciao
RispondiEliminaquesto libro è nella mia lista tra i libri da prendere.