Passa ai contenuti principali

Recensione: "E LE STELLE NON STANNO A GUARDARE" di Loredana Limone

Titolo: E le stelle non stanno a guardare
Autore: Loredana Limone
Editore: Salani
Prima edizione: 6 marzo 2014
Pagine: 384
Prezzo: Cartaceo - € 14,90; ebook - € 9,99

Trama
Tanti sono gli avvenimenti che scombussolano le giornate di Borgo Propizio e dei suoi numerosi abitanti, come la sempreverde zia Letizia, indaffarata a gestire la latteria insieme a Belinda, nipote acidina; le due sorelle Mariolina e Marietta, con il loro teatrino di litigi e riappacificazioni; l'amabile Ruggero, rozzo-che-piace; Dora, più pettegola che giornalaia; il maresciallo capo Bartolomeo Saltalamacchia…
Con a capo il sindaco Rondinella, il paese sfoggia una nuova zelante giunta, il cui assessore alla Cultura, il nevrotico professor Tranquillo Conforti, incarica Ornella di organizzare un evento per l'inaugurazione della biblioteca. Sì, perché il paese ora vuole la sua biblioteca civica. E dovrà essere un evento speciale, o meglio spaziale, addirittura un festival letterario, sotto le luccicanti e propizie stelle del borgo. Be', non sempre propizie. Le chiacchiere ricominciano il giorno in cui giunge Antonia, una forestiera dai boccoli ramati, che porta un misterioso bagaglio interiore.
Scappando da se stessa, è alla ricerca di un luogo dove curare l'anima, tanto da decidere che lì organizzerà la propria vendetta d'amore. Una vendetta contro chi? E perché? Quale che sia il motivo, è un piatto che andrà servito freddo. Ma Antonia non sa che Borgo Propizio ha il dono di cambiare la vita di coloro che varcano le sue mura merlate…

Borgo Propizio esercitava una malia arcana, che forse si sprigionava dall'aria resa trasparente dalla brezza di pendio, o che sgattaiolava dal grigio delle pietre immortali delle case, dalle ambagi delle viuzze senza tempo. O addirittura dai fugaci movimenti delle tendine di pizzo bianco, inamidate, dietro cui occhi attenti scrutavano fuori, menti scaltre congetturavano sui perché e percome, parole appassionate rimbalzavano di bocca in bocca con i necessari ricami, così che ogni fatto, ogni avvenimento, divenisse uno sceneggiato o una spy story.

Fin dall'ultima pagina di Borgo Propizio, avevo programmato di farvi ritorno. Ed è il Borgo stesso ad accogliere il lettore per introdurlo tra le sue mura e un po' per pavoneggiarsi del suo nuovo aspetto: finalmente il paese è ritornato agli antichi lustri ed è felice, merito anche della nuova giunta comunale e del nuovo sindaco, Felice Rondinella.
Mi ha sorpreso, perciò, trovare una nota malinconica tra le vie del paese. Mariolina, che, dopo aver perso un bambino, è sprofondata in un'infelicità dolorosa, è profondamente insoddisfatta del proprio matrimonio: abituata a lavorare e a essere indipendente, ora fare la "signora" la fa sentire come in una gabbia dorata. La soluzione è forse trovare un proprio spazio, tornare al lavoro e l'occasione offerta dal concorso per bibliotecari sembra proprio ciò che fa per lei. D'altra parte Ruggero ha per lei mille premure e la ama più di prima, ne è certa, ma passa tanto tempo al lavoro e sicuramente le nasconde qualcosa, ma cosa?
Da un matrimonio molto più infelice fugge, cacciata e ripudiata dalla sua stessa famiglia, la forestiera Antonia che a Borgo Propizio cerca di ritrovare la pace e se stessa.

«[…] Di una città non godi le sette o settantasette meraviglie. Ma la risposta che dà alla tua domanda».

Intanto Ornella, alla quale Borgo Propizio ha dato la vita due volte, è impegnata nell'organizzazione di un festival letterario, un grandissimo evento che rilancerà la fama e la cultura del paese. Il problema è trovare le idee giuste per il limitato budget. E per una volta la fissazione della madre Elvira per l'ispettore Derrick è illuminante e l'entusiasmo che ne deriva è tutto positivo per il Festival Sotto le stelle Propizie.
Proprio il festival rappresenta un'occasione agli occhi dell'esuberante Letizia, che spera di poter finalmente incontrare il Gran Musicante, al quale Belinda, sua nipote, aveva dedicato il nome della latteria. Inutile che lo neghi, la zia Letizia, la ziaccia-zietta da cui tutti si farebbero adottare, è il personaggio che più amo della Limone. La sua vitalità, la passione, l'entusiasmo, la furbizia e non ultimi l'amore per il suo Franchino e la dedizione al G.M. non possono renderla meno che simpatica.
Certo non sono finite le novità per i nostri amici propiziesi, ma spero mi perdonerete se non mi sono soffermata su tutti e, anzi, se di qualcuno ho taciuto, come della ventata di aria fresca che porta Chicco…ops, Francesco, il figlio della signora Virginia, ritornato a Borgo Propizio dopo ben otto anni trascorsi all'estero.
Non c'è in E le stelle non stanno a guardare la spensieratezza che avevo legato a Borgo Propizio e a Loredana Limone. In questo romanzo, che si presenta quasi come una parentesi nella vita del paese, c'è spazio, invece, per la solitudine di ciascuno degli abitanti, per la malinconia e il dolore, ma anche per la volontà di indipendenza dagli altri.
Nel seguire e restituire i pensieri, non sempre lucidi e lineari, dei personaggi, lo stile perde talvolta scorrevolezza e diventa involuto e confuso: proprio come accade spesso nella vita, si smarrisce nell'intricato bosco che è la mente umana.
Se per alcuni aspetti gli abitanti di Borgo Propizio sembrano un po' stereotipati, emergono dalla penna della Limone con umana potenza e per questo, immergersi nelle viuzze del paese, leggere la vita, oltre a quelli che sono i pettegolezzi, regala una piacevole normalità cui è bello poter ritornare.

«Domenica usciamo, non prendere impegni per il pomeriggio. Ti chiamo e ti dico a che ora passo a prenderti».
Era martedì.
Le non aveva replicato (silenzio assenso, avrebbe detto suo padre), ma si era messa fin da subito ad aspettare quella telefonata.
Bello, avere qualcosa da aspettare.
Ed era già quasi l'alba di mercoledì.


Ho avuto la sensazione che il meglio per Borgo Propizio, un paese a cui una politica illuminata ha restituito la vita che a sua volta è in grado di donare, debba ancora arrivare e perciò sono in attesa di scoprire cosa ci aspetta con Un terremoto a Borgo Propizio.








Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione: I confini di Trisa - Cristiano Ciardi

Titolo: I Confini di Trisa Autore: Cristiano Ciardi Serie: I Racconti del Regno #1 Pagine: 345 Ebook: 4.50  € Cartaceo: 14.50  € Editore: Selfpublishing Genere: Fantasy Anno di pubblicazione: 2012 Trama:  La storia ruota intorno al personaggio principale, Efero, un soldato scelto tra gli altri per guidare il popolo, un prescelto per destino e capacità e da tutti riconosciuto come tale. Il romanzo narra dell’intreccio tra il percorso interiore di Efero e ciò che accade nel Regno, in un tempo di mutamenti oscuri, che porteranno il protagonista a prendere decisioni scomode, talora impopolari, e ad affrontare l’insidia di uomini potenti, determinati a sottomettere il popolo con la paura e il pregiudizio. Nel suo viaggio incontrerà personaggi che faranno scelte e compiranno azioni, adeguandosi agli eventi o contrastandoli, fino a trovare in lui o un esempio da seguire o un nemico da abbattere. In questa crisi profonda, che mette in luce la vulnerabilità del Regno ...

RECENSIONE : "Il figlio di Leonardo" di Simone Valmori

  Titolo: Il figlio di Leonardo Il segreto di Carterina Sforza torna a macchiarsi di sangue Autore: Simone Valmori Edizioni: Mursia Genere: Thriller Pagine: 328   Trama:  Nella terra di Romagna, l’arte e il mistero si intrecciano intorno al furto di un dipinto raffigurante una donna fiera e combattiva. Si innesca così una caccia all’uomo che per puro caso coinvolge Giorgio, un brillante ingegnere dall’animo avventuroso, e Anna, guida museale con un passato inaspettato. Intrappolati entrambi in un labirinto di antichi codici da interpretare, dovranno affrontare una spietata organizzazione criminale. Al centro delle investigazioni, il commissario Caroli è determinato a spingersi oltre ogni limite nel disperato tentativo di salvarli. In un costante intreccio tra passato e presente, Leonardo Da Vinci e Caterina Sforza sono destinati a svelare il loro segreto più grande: un incredibile esperimento che salverà un’Italia dilaniata da guerre intestine e getterà le bas...

Recensione: Come diventare Anna Karenina (senza finire sotto un treno) - Eleonora Sottili

Titolo: Come diventare Anna Karenina (senza finire sotto un treno) Autore: Eleonora Sottili Editore: Einaudi Pagine: 256 pagine Data di pubblicazione: 11 giugno 2024 Ebook: €9,99 Cartaceo: €17,50 Trama Scavalcare una corda rossa e poi mimare un insetto in volo, passeggiare con i sensi all’erta, arrampicarsi sugli alberi, nuotare nell’acqua gelata. Sembrano le attività di un campo scout, invece è un corso di scrittura. Almeno così diceva il volantino che Eleonora ha interpretato come un segno del destino. Ma il destino tende a contraddire le aspettative, e infatti a guidare il corso c’è un tizio belloccio che fa l’attore e sembra seriamente convinto che nella scrittura, e forse pure nella vita, la questione sia tutta lì: scavalcare o non scavalcare quella corda rossa. E se avesse ragione lui? Se provando a diventare la persona che vorrebbe essere, Eleonora potesse scoprire chi è davvero? Un libro allegro e inconsueto, che mescola le forme narrative e le voci, le trame dei grandi r...