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Recensione: Scatole Nere, di Cinzia Cognetti





Titolo: Scatole nere
Autore: Cinzia Cognetti
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Bohemien
Data di Pubblicazione: maggio 2018
EAN: 9788894990157
ISBN: 889499015X
Formato: brossura


Trama del libro
"Scatole nere" ci mette di fronte al nostro bisogno più recondito, quello di essere amati. I sei protagonisti hanno vissuti differenti ma uguale è la destinazione del loro viaggio: l'amore e la sua manifestazione. Sì, perché l'amore che non si dimostra non esiste. Tutti indistintamente necessitiamo di comprensione, affetto, fiducia, incoraggiamento, rispetto, presenza così come di consigli, complimenti, abbracci, attenzioni. E quando tutto questo viene meno il vuoto è colmato con dubbi, attese e speranze. Ma Amanda, il dottor Zaum, Ernest Laroux e Said ci ricordano anche un'altra cosa, che spesso dimentichiamo e cioè che esiste una forma suprema di amore, quello per la vita, che va riconosciuto e afferrato anche quando ha le sembianze di una coda scodinzolante, di un fiore, di un'onda o di un sorriso.


Recensione: 

Non ho mai nascosto la mia passione per i racconti, infatti sono di nuovo qui a recensirne una raccolta.

Mi sono di nuovo fidata di Les Flâneurs Edizioni e anche questa volta la lettura è stata piacevole.

Con questi racconti, Cinzia Cognetti ci porta confrontarci col bisogno di amore di cui tutti noi abbiamo bisogno e ci accompagna in un viaggio che esplora i sentimenti umani: amore, paura, tradimento, gioia, rabbia.

Tra i racconti non è facile scegliere il mio preferito, ma credo di poter dire che è piove, che narra di una donna che si ritrova dopo anni a dover fare i conti con un trauma che probabilmente non riuscirà mai a superare e che tuttora la blocca, costringendola a ricercare la serenità in un vizio che le riempie la vita.

L'autrice è brava a fare comprendere bene i sentimenti dei protagonisti, infatti il senso di introspezione e la conseguente immedesimazione coi personaggi è il punto forte di questa raccolta, che mira al cuore e lo fa accompagnando ai pensieri dei protagonisti anche altri elementi dei racconti, come per esempio il tempo atmosferico nel caso del primo racconto, che segue di pari passo i sentimenti di Amanda.

Mi è piaciuto molto anche il fatto che il libro abbia in effetti una conclusione e che lasci alla fine un senso di speranza per il futuro, nonostante i sentimenti che approfondisce e tratta siano per la maggior parte negativi. 

Per mio gusto, Blue Moon è il racconto che mi ha convinta di meno, se mi è piaciuta l'atmosfera quasi onirica, mi è parso un po' sottotono rispetto agli altri, che a mio parere riescono tutti a donare al lettore un qualche spunto di riflessione (sia esso amaro o dolce). 

Lo stile dell'autrice è a tratti lineare, ma a volte piuttosto complesso e quasi sempre ben gestito. Non male, soprattutto considerando che questo è il primo libro che la Cognetti pubblica, possiamo aspettarci una sua ulteriore crescita, la terrò d'occhio.

Un consiglio che vi do è questo: evitate la prefazione se volete leggere il libro senza scoprire troppo dei racconti. Io ne ho letta una parte prima, ma mi sono fermata proprio per non rovinarmi la sorpresa.  

Consiglio questa raccolta agli amanti dei racconti, come me, che hanno voglia di storie brevi e introspettive che parlano di sentimenti.





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