Titolo: Quando Betta filava
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: NPS Edizioni
Genere: Raccolta di racconti fantastici
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: 14 euro (cartaceo)
Sinossi:
Molto tempo fa, il mondo era pieno di meraviglie: folletti che
burlavano i paesani, donne depositarie dei segreti delle erbe, cavalieri erranti
in cerca di gloria e diavoli tentatori. Non era raro, per gli incauti
viandanti, imbattersi in chimere e serpenti volasti, strigi e mannari. Ma solo
chi aveva occhi attenti, e mente aperta, poteva ammirare i tesori nascosti
negli anfratti delle Alpi Apuane e in Maremma, immergersi negli abissi del mare
e camminare per l'antica Tirrenide.
Nelle pagine di questo libro rivivono storie e leggende
dimenticate, creature fantastiche che popolavano la Toscana e, chissà, magari
la popolano tutt'oggi, sfuggendo allo sguardo distratto dell'uomo moderno.
Recensione:
In questo periodo di "reclusione forzata", la lettura non potrà
che salvarci. Mi sento, dunque, di consigliarvi questa raccolta di racconti che vi
farà immergere totalmente nella realtà toscana, nei suoi miti e nelle sue
leggende.
Uno dei racconti che più mi è piaciuto è la “Lupa di Sangue”, una
storia d’amore particolare e che fa riflettere. L’amore proibito
e misterioso tra Laide e Renzo, immerso in un’atmosfera d’altri tempi. Tre mesi
che si frequentavano, tre mesi passati a far l’amore sotto la volta stellata,
lontani dalle chiacchiere e dal bigottismo di un mondo a cui nessuno dei due
apparteneva. Si erano incontrati al pozzo nel bosco, il pozzetto lo chiamava la gente, quello a cui non andava
nessuno perché l’acqua sapeva di piscio, a dir di molti.
La verità era che un
tempo ci si radunavano i buffardelli, i folletti dei boschi, quando ancora
uscivano dagli alberi di castagno e si divertivano a fare scherzi ai
mal-capitati. Retaggi di un passato che l’Inquisizione aveva cercato di
cancellare.
A Laide (donna tanto semplice, quanto sognatrice) quel pozzo
piaceva, proprio perché non c’era nessuno e poteva starsene in pace, a
canticchiare, a intrecciare fiori e a parlare con gli animali che cauti si
affacciavano nel bosco, almeno fino a quando sua madre non la richiamava. Solo
una volta, qualche giorno prima, ci aveva beccato due taglialegna, di certo
nuovi o non si sarebbero fermati al pozzetto “de ‘matti”.
E lei era matta sì,
pazza d’amore, per Renzo che le aveva dato una seconda vita. Così, quando le
aveva chiesto di partire con lui e mettere su famiglia, Laide aveva subito
accettato.
Una storia nuda e cruda, che insegna quanto alla fine ciascuno di
noi abbia sempre una scelta: cacciare o essere cacciati.
Di ben altro genere e molto toccante, invece, il racconto “Oltre gli stretti”. Una lucida narrazione del trascorrere inesorabile del
tempo che lascia segni indelebili nel nostro animo, così come è accaduto al
protagonista di questa novella.
Eterna giovinezza come conquista o disfatta?
Possiamo ancora sorridere in questi tempi bui? Morale della novella: ognuno di
noi deve saper sopravvivere, lottare, andare avanti per riuscire a sorridere
sempre e godersi appieno la nostra esistenza.
In definitiva, si tratta di quindici racconti fantastici ispirati a leggende del folclore toscano che offrono uno spaccato dell'immaginario della regione.
In definitiva, si tratta di quindici racconti fantastici ispirati a leggende del folclore toscano che offrono uno spaccato dell'immaginario della regione.
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