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C'è post@ per noi... #442


Cari Lettori, tra i titoli di oggi ve ne segnaliamo uno che potete scaricare gratuitamente in formato ebook. Si tratta di una raccolta di racconti dedicati ai crimini letterari. Curiosi?
Bene, prima di immergervi nella lettura, però, date un’occhiata anche alle altre proposte.





Il pugilatore. Viaggio intorno a Sonny Liston di Amleto De Silva


«Muhammad Ali è nato per piacere, Sonny Liston no. Liston è nato morto, come dicono tutti quelli che lo conoscono. Ho stima e affetto per il Campione, ma continuo a preferire Liston il cattivo, Liston il perdente, Liston che se ne fotte anche del Vietnam. Liston che pensa solo a se stesso perché sa che se non lo farà lui, non lo farà mai nessun altro». 

Titolo: Il pugilatore. Viaggio intorno a Sonny Liston
Autore: Amleto De Silva
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Pagine: 118
Prezzo: € 13,00

Trama
Charles L. Liston, detto Sonny, viene dichiarato morto il 5 gennaio del 1971. Nessuno, ancora oggi, sa esattamente quando e come è morto. Forse un infarto, anche se era relativamente in buona salute. Nei suoi trentotto anni di vita, considerato tra i più grandi pugili di tutti tempi, ha conseguito il titolo di campione mondiale dei pesi massimi dal 1962 al 1964 e resta il primo pugile a sfidare Muhammad Ali. Sonny l’analfabeta, l’alcolista, il pregiudicato, l’ex galeotto, l’orso cattivo, il pugile della mafia. Sonny il genio che faceva invidia ai geni (scrittori, giornalisti, politici, osservatori) americani. Liston ha avuto tante vite quanti pugni in faccia. Amleto De Silva le racconta tutte. Senza risparmio, con uno sguardo che scava nella vita di chi «si lanciava sempre, comunque, come una bestia feroce, contro chiunque gli si parasse davanti sul ring. Anche in allenamento. Sempre. Comunque». Il pugilatore è anche il racconto del nostro Paese, di un’epoca e di una generazione che si è vista sbarcare in casa propria un’America priva di disincanto. Spregevole per certi versi, e forse più vera per altri.

Amleto De Silva, in arte Amlo, è nato a Napoli, cresciuto a Salerno e vive a Roma. Ha esordito come vignettista su «Cuore», poi su Smemoranda e altri, vincendo il Premio Satira Politica di Forte dei Marmi. Autore teatrale con Enrico Montesano, blogger (www.amlo.it), ha pubblicato i romanzi Statti attento da me e La nobile arte di misurarsi la palla con Roundmidnight. Sue vignette e battute in La classe è invasa dal principio d’inerzia per Kowalski e Carognate di Natale per Gremese. Per LiberAria ha pubblicato Stronzology, gnoseologia della dipendenza dagli stronzi, Degenerati, il metodo Cyrano per salvarsi la vita, L’esemplare vicenda di Augusto Germano Poncarè. Per Magic Press ha pubblicato Il dizionario illustrato dei #giovanimerda, I nuovi Dieci Peggio. Collabora con le testate online Ilmiolibro.it e Tortuga.

L’ultima notte di Giuseppe Scaglione


«Mentre i soliti nomi si crogiolavano nei privilegi, ignari o peggio indifferenti, aumentava l’appetito dei boss e il potere criminale creava anche a Bari il mondo di mezzo, torbido intreccio tra affari e malaffare dove corruttele e contiguità, prima appannaggio dei faccendieri in giacca e cravatta, dilagavano sottotraccia rosicchiando appalti, favori, clientele»

Titolo
: L’ultima notte
Autore: Giuseppe Scaglione
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Pagine: 200
Prezzo: € 15,00

Trama
È la settimana di Ferragosto quando in una spiaggia cittadina Antonella trova il cadavere di un uomo. Brizzolato, curato nel vestire, ha un piccolo foro di proiettile in testa e un rivolo sottile di sangue gli macchia il colletto della camicia. Viene incaricato del caso il commissario Andrea Lamparelli, appena ritornato nella sua città natale, trasferito dalla Questura di Torino. La Bari con cui Andrea dovrà fare i conti non è più quella in cui è cresciuto. In vent’anni molte cose sono cambiate, la città che si rispecchia nel lungomare, trapunto delle luci dei lampioni e delle barche, sembra avere un nucleo di tenebra che si insinua nel sottosuolo e serpeggiando rivendica la pretesa di far sentire la sua voce. Ma anche Andrea ha dentro di sé demoni nascosti con cui misurarsi: i suoi dubbi, le sue incertezze. Combattere il male che corrode la città sarà forse proprio la soluzione per ritornare davvero a casa.

Giuseppe Scaglione, barese, ha scritto recensioni d’arte per varie testate, generaliste e specializzate. Ha curato mostre e altri eventi. Dal 2016 ha un proprio blog, Correlazioni – Arte & cultura, dove scrive recensioni d’arte, poesia e narrativa. Nel 2017 ha pubblicato il noir La figlia e nel 2019 il romanzo di formazione La verità del mare. Ha partecipato con un proprio racconto all’antologia Oltre il vetro nel 2020 e nel 2021 all’antologia C’era una nota in Puglia.

Aperitivo fatale di Dino Cassone


Ingredienti per un Aperitivo fatale perfetto:
1/6 di intricato poliziesco
1/6 di ingarbugliato giallo giudiziario
2/3 di irriverente commedia



«Tu vedi troppi film, Cimino. Spesso la realtà
è molto più complessa. Talmente tanto
che potrebbe sembrare finzione»

TitoloAperitivo finale
Autore: Amleto De Silva
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Pagine: 170
Prezzo: € 14,00

Trama
È ancora giallo a Rosicano: Placido Visone, marito tradito della fascinosa dark lady Venere Rimessa, muore dopo aver assaggiato un po’ del Vermut Solitario che ha ricevuto per posta. Tutti i sospetti e gli indizi convergono su Carlo Limone, veterinario nonché amante di lei, ossessionato e rancoroso. Ma è davvero lui il colpevole? Toccherà di nuovo al maresciallo Sapone seguire il caso, supportato stavolta non solo da sua moglie Margherita ma anche dal brigadiere Cimino, che nel frattempo deve destreggiarsi fra ex, amici immaginari e nuove fiamme. E sarà di nuovo la tremenda Pacifica Diavoli, con i suoi scoop, a raccontare al paese ogni dettaglio di questo triangolo “velenoso”.

Dino Cassone, giornalista pubblicista, collabora con alcune testate online ed è addetto stampa di varie case editrici pugliesi. Con Les Flâneurs Edizioni ha già pubblicato La bugiarda (2016), Sorrisi e veleni (2018) e Un gelato buono da morire (2018). Dal 2020 è presidente di Noi Associazione Antimafia ODV, nata a Ostia per sostenere Federica Angeli, la giornalista della Repubblica sotto scorta dal 2013.


Gli occhi di Lavinia di Gianclaudio de Angelini



Titolo: Gli occhi di Lavinia
Autore: Gianclaudio de Angelini
Editore: Oltre edizioni
Pagine: 120
Prezzo: € 16,00

Gianclaudio de Angelini ha cominciato a pubblicare su Facebook le sue poesie in italiano e in istrioto (il dialetto istroveneto parlato soprattutto a Rovigno e Dignano) e i suoi haiku. L’istrioto è un dialetto che l’esodo ha parecchio svuotato, con la sua gente che se n’è andata dai luoghi dove si parlava, e che con l’arrivo in quegli stessi luoghi di gente proveniente da varie parte della ex Jugoslavia (croati dell’interno, serbi, kosovari) nulla hanno a che fare con il passato e le tradizioni non solo linguistiche di queste zone. Il valore della poesia di Gianclaudio de Angelini in istrioto sta anche, oltre che nella sua bellezza e musicalità, nell’essere una delle ultime testimonianze della sua esistenza.

Gianclaudio de Angelini è nato nel 1950 a Rovigno d’Istria. La sua famiglia andò in esilio nell’agosto del 1951. Dal 1956 risiede nel Villaggio Giuliano, ora Quartiere Giuliano Dalmata di Roma. Tornato la prima volta a Rovigno nell’estate del 1960, ha incominciato sin d’allora a interessarsi della storia, del dialetto e delle tradizioni della sua terra d’origine. Nel 1997 ha vinto il primo premio della Sezione in Vernacolo del Premio di Poesia LAURENTUM, con El sèigo da pera, componimento nell’istrioto di Rovigno, l’antico linguaggio dell’Istria meridionale. Nel dicembre 1997 ha pubblicato il volumetto Poesia dell’esodo a due Voci insieme al dott. Marino Micich, figlio di esuli dalmati, con la prefazione del Dott. Amleto Ballarini, a cui ha fatto seguito il volumetto di poesia Zbrèinduli da biechi – Brandelli di stracci pubblicato nel 2010, con il quale nel 2018 ha vinto il primo premio della XVI edizione del “Premio Tanzella” nella Sezione Poesia. Cultore della poesia breve di stampo ermetico si è naturalmente avvicinato al mondo degli haiku. Alcune sue composizioni sono raccolte nell’antologia Autunno edita nel 2013 e Inverno edita nel 2016 pubblicate nella collana Hanami (Edizioni della Sera). Consigliere della Società di Studi Fiumani, ricopre attualmente la carica di vice Presidente dell’Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio. Ha pubblicato saggi, articoli e partecipato a conferenze nell’ambito della storia e della cultura della sua terra d’origine. Co-fondatore della Mailing List Histria (M.L.H.) e ideatore dell’omonimo Premio letterario indetto per i ragazzi delle Comunità Italiane dell’Istria, di Fiume e Dalmazia, giunto quest’anno alla sua 18° edizione. Dal 2019 è redattore de “La Voce della Famia Ruvignisa” organo della diaspora rovignese. Ha pubblicato svariati saggi sulla storia rovignese e sulla questione giuliana nella Rivista di studi adriatici “Fiume” e negli Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno.

Giallo Italia. Viaggio tra delitti, misteri e depistaggi


“Domande senza risposta. È questo il filo rosso che, invisibile, lega alcuni fatti lontani nel tempo. È questa la chiave di lettura che ci invita a entrare fra le pieghe degli eventi”

TitoloGiallo Italia. Viaggio tra delitti, misteri e depistaggi
Autore: Mario Gianfrate
Editore: Giazira Editore
Pagine: 136
Prezzo: € 12,00

Morti misteriose, omicidi annunciati, prove taciute, silenzi. La storia d’Italia potrebbe essere raccontata anche dal punto di vista dell’efferatezza dei tanti eventi che hanno segnato alcuni passaggi importanti, dalla fondazione di Roma fino ai giorni nostri. Si tratta di un punto di vista che squarcia il velo su ciò che i manuali non possono dire, ma che le inchieste giornalistiche raccontano da sempre.
Giallo Italia, come recita il sottotitolo, è un viaggio tra delitti, misteri e depistaggi in Italia, ma non solo, perché l’appendice del lavoro di Mario Gianfrate, ci ricorda che le ombre calano ovunque, a qualsiasi latitudine.

Mario Gianfrate. Storico, scrittore, autore di testi teatrali, già collaboratore dell’Avanti! negli anni ’80 e del Corriere del Giorno. Ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto Pugliese di Storia dell’Antifascismo e con la Fondazione “Giuseppe Di Vagno”. È autore di numerosi saggi di narrativa e saggistica.

Crimini Letterari



Titolo: Crimini letterari
curatore: Cristina Canovi
Editore: LetteraturaHorror.it
Pagine: 142
Prezzo: ebook - gratuito; cartaceo - € 11,30

Trama
Nata da un’idea di Alda Teodorani, questa antologia raccoglie i racconti scritti da quattordici autori, che interpretano il macrocosmo dei crimini letterari spaziando tra i territori del noir, dell’horror e del mystery, con qualche incursione nel gore. Si tratta di testi crudeli, non privi di ironia, che trascinano il lettore negli atroci scenari dell’editoria e dei suoi frequentatori. Come scrive Alda Teodorani nella prefazione: «Questa è l’antologia del risentimento e della rivincita, pensata e realizzata da tutti noi che abbiamo subito maltrattamenti, ingiustizie, tradimenti, ripensamenti e furti da questo nostro amato sistema editoriale italiano, fatto (anche) di loschi personaggi che cercano il profitto sulla pelle dell’esordiente di turno da spennare: sedicenti agenzie letterarie, editor cani dal costo esoso che subappaltano il lavoro a stagisti da 50 cent a cartella o meno, premi fasulli con succose quote di iscrizione dove si vince la famosa e preziosissima visibilità.»

Racconti di: Massimo Boni, Giorgio Borroni, Fabrizio Byron Rink, Giovanni Canadè, Cristina Canovi,
Luca Castagna, Katia Ceccarelli, Federica Filzi, Enrico Luceri, Antonio Meloni, Emma Misitano, Mariachiara Moscoloni, Antonio Tentori, Alda Teodorani.
Prefazione di Alda Teodorani, postfazione e curatela di Cristina Canovi
In collaborazione con letteraturahorror.it




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