Cari Lettori, per questo mese lo staff di IDIB-BE si riposa (e legge). Abbiamo in serbo qualche sorpresa che speriamo possa farvi piacere, ma non ci dimentichiamo di farvi compagnia parlando di libri. Pronti a scoprire i titoli del giorno?
Il vortice dei dannati di Franco Giacoia
«Un’adunanza di anime vestite di bianco si raccoglie da ogni anfratto del mondo ultraterreno, dal demonio compattate così strette l’una all’altra da comporre un’unica colonna che dal mare sale in cielo. Essa non è una comune tromba marina, bensì imponente tribunale di giustizia costituito dai morti a cui i marinai fecero torto in vita. Il suo nome è Scijò!»
Titolo: Il vortice dei dannati
Autore: Franco Giacoia
Editore: NPS edizioni
Pagine: 140
Prezzo: cartaceo - € 14,00; ebook - € 2,99 euro
Copertina di Marco Pennacchietti.
Trama
Pietro Bracaletti è un marinaio esperto, baciato dalle ninfe del mare. Non c’è peschereccio su cui si imbarchi che non rientri in porto carico di pescato.
Una simile fama genera invidia e attira l’attenzione dell’ombra.
Costretto all’esilio dalla sua amata San Benedetto del Tronto, Pietro vaga per tutta l’Italia, deciso a lasciarsi alle spalle i fantasmi del suo oscuro passato. Ma le anime erranti in cerca di vendetta non gli danno tregua: soltanto un Tagliatore, in fondo, può aver ragione della potenza dello Scijò.
Franco Giacoia è nato a San Benedetto del Tronto, il 24 Novembre 1970. Da sempre appassionato di narrativa, con particolare predilezione per il genere fantastico, esordisce con il romanzo fantasy “Il risveglio dell’Albino”, primo volume della dilogia “I cieli del sole morente”.
Alcuni suoi racconti sono apparsi in antologie, in particolare il racconto noir “Il confine della giustizia” (La semantica del crimine, Fernandel editore), “La promessa” (Marche d’Autore vol.1) e “Il santo e il demonio” (Marche d’Autore vol.2).
Acerbo di Marco Di Pinto
«E certo che il peggio sarebbe venuto. Specie se ti dovevi sparare due ore con gli amici dei tuoi. Se a quell’epoca poi, avessi saputo che il buon Francesco Renga, la cui voce ha scandito gli anni più indimenticabili della mia vita, si sarebbe successivamente trasformato in una specie di quinto Pooh e avrebbe campeggiato praticamente in ogni edizione del Festival di Sanremo, mi sarei diretto alla tazza del cesso, avrei calato due dita in gola e vomitato per manifestare il mio più totale dissenso.»
Autore: Marco Di Pinto
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Pagine: 266
Prezzo: € 16,00
Trama
A chi non è capitato, almeno una volta, di trovare sul fondo di una borsa o nella tasca di un jeans non indossato da un po’, un vecchio scontrino stropicciato? Nella maggior parte dei casi lo si guarda distrattamente cercando di ricordare il contesto a cui è legato o lo si getta senza pensarci due volte. Per Andrea, invece, quella ricevuta del bar L’Incontro, custodita per anni in un cassetto della scrivania, è molto di più. È l’occasione per raccontare il suo primo amore e rincontrare il figlio, il fratello, l’amico che è stato, quell’adolescente rockettaro e arrabbiato, sincero, sfrontato eppure insicuro, sempre fuori contesto in una famiglia nella quale tutti sembrano fare la cosa giusta. Ma la perfezione non esiste e il bene troppo spesso fa comunella col male. Lo scoprirà Andrea nell’anno in cui “la Roma aveva un attacco stratosferico”, l’anno in cui vivrà qualcosa di incredibile e smetterà per sempre di essere quell’adolescente. O forse no?
Marco Di Pinto si inserisce nel panorama letterario con il racconto. Molti di quelli scritti sono apparsi nella rivista Inchiostro, nel 2008 pubblica la raccolta dal titolo Deliri e disagi (0111 Edizioni). Il suo romanzo d’esordio si intitola Apologia del Porco (I Sognatori, 2015). Questo è il suo secondo romanzo per Les Flâneurs Edizioni, dopo Via Verdi 1, pubblicato nel 2018.
La bulimia dei media. Da protesi dell’uomo a macchine diaboliche di Franco Ferrarotti
Autore: Franco Ferrarotti
Editore: Armando Edizioni
Pagine: 148
Prezzo: € 15,00
Franco Ferrarotti, uno dei più importanti sociologi italiani, torna con un libro estremamente attuale dedicato ai mezzi di comunicazione di massa. I media non mediano. Informano e deformano. Stimolano e deconcentrano. Sono strumenti di conoscenza, ma anche di manipolazione. Inducono ad agire prima di pensare. Chi li governa? A chi appartengono? Sono onnipresenti e territoriali. Un potere tiranno. Questo libro è un segnale d'allarme che non si fa illusioni.
Franco Ferrarotti è Professore emerito di sociologia all’Università di Roma La Sapienza; vincitore del primo concorso bandito in Italia per questa materia. Responsabile della divisione “Facteurs sociaux” all’OECE (ora OCSE) a Parigi, è fondatore, con Nicola Abbagnano, dei “Quaderni di sociologia” (1951) e dal 1967 dirige “La Critica sociologica”. Nel 2001 ha ricevuto il premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei. Tra le sue ultime pubblicazioni, nelle nostre edizioni, Potere e autorità, Il pensiero involontario, Oltre il razzismo, Dalla società irretita al nuovo umanesimo, Confronti e interscambio fra le culture.
Henri Bergson, educatore. Virtù intellettuali, insegnamento, saperi umanistici di Maria Teresa Russo
Autore: Maria Teresa Russo
Editore: Armando Edizioni
Pagine: 176
Prezzo: € 15,00
Nonostante la distanza temporale che ci separa da Bergson, la questione del ruolo delle discipline umanistiche in rapporto a quelle scientifiche e della validità formativa dell'insegnamento della filosofia, non solo non ha perso interesse, ma è ancora più viva nell'odierno panorama politico e culturale. Gli scritti poco esplorati di Bergson educatore, professore di Filosofia per ben sedici anni nella scuola secondaria (1881-1897), costituiscono un prezioso contributo a una riflessione su questi temi e, più in generale, sull'arte di pensare, intesa come sintesi di virtù intellettuali ed etiche. Il volume intende fornire alcune chiavi di lettura, attraverso l'analisi dei suoi discorsi agli studenti per la fine dell'anno scolastico, degli appunti dei corsi liceali a Clermont-Ferrand e a Parigi e del confronto con alcune lettere di recente edizione. Protagonista nel dibattito sulle riforme dell'istruzione, sia nelle istituzioni accademiche che nello stesso parlamento francese, Bergson ci mostra che il lavoro intellettuale, in quanto inseparabile dalla fedeltà al reale e dal rifiuto dell’approssimazione, è responsabilità del pensiero e possiede un autentico spessore morale.
Maria Teresa Russo è professore associato di Filosofia Morale e Bioetica presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. È membro del comitato scientifico di riviste italiane e internazionali: «Per la Filosofia», «Critical Hermeneutics», «Aurora. Papeles del Seminario María Zambrano». Le sue ricerche vertono su questioni di etica nella filosofia spagnola e francese contemporanea, e di antropologia del corpo e della salute, con particolare riguardo al pensiero femminile. Tra le sue pubblicazioni: The human body as a problem in post-modern culture (2020); Esperienza ed esemplarità morale. Rileggere Le due fonti della morale e della religione di Henri Bergson (2018); Alla ricerca del bene e del meglio. Etica ed educazione morale in Julián Marías (2016).
Paternità. Nuovi padri in bilico tra alleanze e complicità di Marina D’Amato
Titolo: Paternità. Nuovi padri in bilico tra alleanze e complicità
Editore: Armando Edizioni
Pagine: 128
Prezzo: € 12,00
Chi sono i nuovi padri della generazione 5.0? Che cosa sperano? Come interpretano il loro ruolo? C’è davvero una frattura tra le generazioni precedenti e quest’ultima? Siamo forse alla fine di uno status? Si sta veramente prefigurando un nuovo ruolo? Questo libro affronta un tema cardine della società mettendo in evidenza come la paternità sia sintomo manifesto del profondo cambiamento della contemporaneità. Le riflessioni pluridisciplinari che compongono il testo affrontano il tema offrendo risposte e aprendo nuovi interrogativi.
Marina D'Amato è professore ordinario di Sociologia (Università Roma Tre; Università Telematica San Raffaele). Insegna anche nelle università di Parigi: Sorbona René Descartes, Nanterre, Vincennes. Coordina il comitato Recits, Fiction et Societé dell’AISLF, di cui è membro del direttivo. Già Direttore dell’Osservatorio Nazionale dell’Infanzia, membro della Commissione UNESCO per l'Integrazione Sociale e per i Beni Immateriali, responsabile Ufficio Minori della Presidenza del Consiglio (1993-1994), membro del Consiglio Nazionale degli Utenti e ha condotto ricerche in Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Tunisia e Moldavia sui temi dell’immaginario, della comunicazione, delle politiche culturali e dell’infanzia. Tra le pubblicazioni più recenti: Utopia. 500 anni dopo (2019); Ragioni e Sentimenti (2016); Ci siamo persi i bambini (2014); La mafia allo specchio (2013); Musei e identità sociale (2012); Finzioni e mondi possibili (2012); Immaginario e satanismo (2009); Telantasie: la mondialisation de l'imaginaire (2009).
Annetta non è una buona forchetta di Patrizia Mazzini
Autore: Patrizia Mazzini
Editore: NPS Edizioni
Pagine: 50
Prezzo: € 8,00
Trama
Aurora è una bambina allegra e vivace, ama stare con gli amici e con i suoi genitori, ma ogni giorno, a pranzo e a cena, mette il broncio e trova mille scuse per saltare il pasto.
La fata Annetta la invita nel suo castello, dove i bambini possono giocare in libertà, senza obblighi né costrizioni. Aurora non ci pensa due volte a seguirla, ma non tutto è come sembra. Spetta al mago Gaetano Mangiasano il compito di salvarla e di farle scoprire la piacevolezza di un pasto in compagnia!
Contiene disegni da colorare, realizzati da Luciana Volante.
Patrizia Mazzini. Sono nata e cresciuta a Genova. Dopo il matrimonio, mi sono trasferita a Sestri Levante, dove vivo tuttora. Sono un’insegnante di scuola primaria, in pensione da tre anni dopo 42 anni di insegnamento. Ho sempre amato il mondo delle fiabe: da bambina, ogni volta che le ascoltavo e in seguito quando ho imparato a leggere da sola, ero catturata dalla magia delle situazioni e dal fascino dei personaggi.
Ho continuato a provare queste sensazioni anche da adulta, quando le leggevo a mia figlia, ai miei alunni e, ancora oggi da nonna, quando le leggo alle mie nipotine.
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