IL TALENTO DEL CAPPELLANO
(Vanina Guarrasi #5)
di Cristina Cassar Scalia
Einaudi | Sile Libero Big | 320 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
2 novembre 2021 | scheda Einaudi
Un cadavere che scompare, poi riappare. Un duplice omicidio accompagnato da una macabra messinscena. Con il Capodanno alle porte, pasticcio peggiore non poteva capitare al vicequestore Vanina Guarrasi. Se poi una delle vittime è un prete, il caso diventa ancora più spinoso. Comincia tutto in una notte di neve, sull'Etna. Il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c'è una donna morta. Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è più traccia. Ventiquattr'ore dopo viene ritrovato nel cimitero di Santo Stefano, proprio il paese dove abita la Guarrasi. Al suo fianco è disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. Intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. Il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perché i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po' come nella vita di Vanina. L'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè può risultare al solito determinante. Quell'uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. Una cattiva abitudine che, alla sua età, rischia di essere pericolosa.
La mia recensione
Non uno ma ben due cadaveri vengono trovati nel cimitero a pochi passi da casa del vicequestore Vanina Guarrasi. Durante le vacanze di Natale non ci voleva proprio, ma meglio questo che continuare i festeggiamenti a casa della madre a Palermo. In men che non si dica Vanina torna a Catania ed costretta, durante le indagini, anche ad arrampicarsi sulla muntagna innevata per venire a capo di un giallo intricato e subdolo. Non appena spunta fuori un indizio tutto il castello di ipotesi fatte fino a quel punto crolla inesorabilmente e scoprire chi ha ucciso la dottoressa Azzurra Leonardi e monsignor Antonino Murgo diventa sempre più complicato.
Che io sia appassionata ai gialli di Cristina Cassar Scalia è il segreto di Pulcinella, ma questo l'ho proprio adorato. Il caso di pluri omicidio è infatti di ardua soluzione e non scontato, ma neanche così complicato da non riuscire a seguirlo. Un mix perfetto di mistero e narrazione che ti fa leggere il romanzo in pochissimo tempo. La Scalia questa volta ci mette dentro un sacco di spunti interessanti, ipotesi tutte plausibili, indizi che ti solleticano, per poi spiazzarti con un finale che non ti saresti proprio aspettata.
A fare da contorno, e manco tanto contorno, a tutto ciò c'è la vita privata della Guarrasi e degli altri personaggi; primo fra tutti del commissario Patanè che arrivato tranquillo tranquillo nella vita del vicequestore della mobile di Catania è diventato un elemento importante e fondamentale della sua squadra e per cui è disposta addirittura ad accendere la sirena dell'auto di servizio. Cavolo Patanè, che colpo ci hai fatto prendere a tutti quanti!
In questa serie ho trovato un'atmosfera tutta particolare, che mi aiuta ogni volta ad immergermi nelle sue pagine, un misto di mistero, intuizione, ma anche ironia e realtà che mi ha colpito fin dal primo libro.
Ma credo siano due i punti forti di questi libri. In primo luogo i personaggi, Vanina certo, ma anche quelli "secondari", dalla squadra mobile di Catania a Bettina, dall'amica Giuli all'anatomopatologo Calì, dai genitori della Guarrasi a Paolo. E poi l'ambientazione, una Catania che abbiamo visto e girato in lungo e in largo, in estate e in inverno, dai luoghi più nascosti e particolari alle pendici della muntagna che tutto domina e osserva. I colori, i sapori, i profumi, senza nascondersi dietro ad un dito e non vedere ciò che di marcio c'è.
Alla prossima
Commenti
Posta un commento