Titolo: Viola e il blu
Sottotitolo: La libertà di essere i colori che vuoi
Autore: Matteo Bussola
Editore: Salani
Data pubblicazione: 24 mar 2021
Pagine: 144
ISBN: 9788831009836
Questa è la storia di Viola, una bambina che gioca a calcio, sfreccia in monopattino e ama vestirsi di Blu. Viola i colori li scrive tutti con la maiuscola, perché per lei sono proprio come le persone: ciascuno è unico. Ma non tutti sono d’accordo con lei, specialmente gli adulti. Tanti pensano che esistano cose ‘da maschi’ e cose ‘da femmine’, ma Viola questo fatto non l’ha mai capito bene. Così un giorno decide di chiedere al suo papà, che di lavoro fa il pittore e di colori se ne intende. È maggio, un venerdì pomeriggio, il cielo è azzurrissimo e macchiato di nuvole bianche, il papà è in giardino che cura le genziane. Le genziane hanno un nome da femmine, eppure fanno i fiori Blu. Però ai fiori, per fortuna, nessuno dice niente. Non è come con le persone, pensa Viola. Un fiore va bene a tutti così com’è… In questa storia, ispirata dalle conversazioni con le sue figlie, Matteo Bussola indagagli stereotipi di genere attraverso gli occhi di Viola, una bambina che sa già molto bene chi è e cosa vuole diventare. Un racconto per tutti, che celebra la forza della diversità e l’importanza di crescere nella bellezza e nel rispetto delle sfaccettature che la vita ci propone. Una storia dedicata a tutti quelli che vogliono dipingere la propria vita con i colori che preferiscono.
Recensione:
Questo è il primo libro di Matteo Bussola che leggo. Quando per caso mi è capitato sotto gli occhi, ho deciso di acquistarlo pensando ai commenti entusiasti di un'amica alla quale a Natale avevo regalato un altro dei suoi libri: Il tempo di tornare a casa.
Non sapevo bene cosa aspettarmi, perché in tutta onestà non è il genere di lettura che in genere scelgo, invece l'esperienza è stata piacevole.
Viola e il blu inizia descrivendoci Viola, una bambina difficile che ama il blu e non capisce perché ci si aspetti da lei che scelga altri colori.
Il libro è scritto con un linguaggio semplice e uno stile diretto adatto anche alla comprensione di un bambino. È un libro breve e denso di metafore, ma anche di piccole esperienze quotidiane viste attraverso gli occhi di Viola, una bambina che non vuole accettare le discriminazioni quotidiane. Suo padre nel corso della lettura la aiuterà a riflettere con lei sulle motivazioni che hanno portato agli stereotipi attuali, a partire dalla differenziazione tra colori da maschio e colori da femmina, per continuare con i ruoli differenti dei genitori nella vita familiare.
Suo padre le parlerà della bellezza dell'essere unici e dell'importanza di accettare ogni sfaccettatura della nostra personalità, oltre che di quella di chi ci sta intorno.
Le illustrazioni dell'autore, anch'esse blu, sono molto belle e accompagnano la lettura dando una forma a Viola e a ciò che vive.
Attraverso parole semplici e concetti elementari, ma non necessariamente scontati, Matteo Bussola ci racconta che a volte essere se stessi può essere un po' complicato e che a volte si può commettere qualche errore, anche in buona fede, ma è importante riuscire a rendersene conto, e magari chiedere scusa.
Consiglio questo libro a chi non ama gli stereotipi e ha voglia di una lettura veloce, ma anche a chi cerca un modo semplice per far partire una riflessione su di essi, per evitarli. Nel giro di poco più di un'ora potrete viaggiare insieme Viola e suo padre e ragionare su alcuni aspetti delle nostre vite quotidiane che a volte diamo un po' troppo per scontati.
Commenti
Posta un commento