RECENSIONE: "Prove per un requiem" di Davide Bottiglieri

1/11/2019

Titolo: Prove per un requiem
Autore: Davide Bottiglieri
Edizioni: Les Flaneurs Edizioni
 Genere: Giallo
Pagine: 256
Formato: Cartaceo
Prezzo: E16









Trama:
Quando l'ispettore Ljudevit Alecsandri si lancia nell'ennesimo inseguimento del suo nemico, ha due certezze: che il demone di Cluj non arresterà la sua sete di sangue e che la sua amata Helena ormai non c'è più. Accompagnato dal fedele dottor Mesmer intraprende un viaggio alla volta di Vienna, scenario tanto bello quanto crudele, nuova testimone di efferati delitti. Nella capitale si è pronti a giocare una partita le cui pedine sono tutte nuove e aspettano, ignare, che sia la mano dell'ispettore, sempre più in lotta con le sue ombre, o del demone a fare la prima, eclatante mossa. E a continuare il proprio gioco fino all'ultimo duello.


Recensione:
Ambientazione gotica e suspance, sono due degli ingredienti vincenti di questo romanzo, il secondo capitolo scritto da Davide Bottiglieri, che vede protagonisti l'ispettore Ljiudevit e il dottor Mesmer, impegnati nella lotta tra bene e male.
Per coloro che non avessero letto Omicidi in si minore, uno spietato assassino sta commettendo brutali omicidi a Cluj, una tranquilla città ungherese e l'ispettore Ljiudevit, verrà chiamato a risolvere il caso.
Ma torniamo a Prove per un requiem: siamo nella Vienna di fine settecento, divenuta stavolta il teatro degli efferati delitti.
 A cercare di fermare il terribile artefice di tali nefandezze, arrivano dai Carpazi un ispettore e un dottore, figure molto diverse, unite però dallo stesso scopo: porre fine alla scia di sangue che sta attraversando L'Europa e, nel caso di Ljiudevit, vendicare la terribile uccisione dell'amata Helena.
Davvero intrigante la figura dell'ispettore, che sebbene animato dalla sete di giustizia, lotta dentro di se contro i suoi demoni personali, mosso dai sensi di colpa che lo accompagnano per tutta la durata del romanzo. Si tratta di un alter ego o della sua coscienza dilaniata, quella voce che gli sussurra nelle orecchie?
In una Vienna cupa e nebbiosa, l'autore metterà in scena l'intrigato inseguimento per catturare il demone che sta seminando il panico, il cui scopo, degno delle più antiche leggende, vedrà i due impavidi protagonisti, aiutati anche dalla curiosa figura femminile di Madame Brunhilde, lottare incessantemente e non senza conseguenze, per far trionfare il bene. 



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