Recensione: "Sabbia Nera" di Cristina Cassar Scalia

1/16/2019

Titolo: Sabbia Nera
Autore: Cristina Cassar Scalia
Editore: Einaudi
Pagine: 392
Prezzo: € 19

TRAMA
Mentre Catania è avvolta da una pioggia di ceneri dell'Etna, nell'ala abbandonata di una villa signorile alle pendici del vulcano viene ritrovato un corpo di donna ormai mummificato dal tempo. Del caso è incaricato il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, trentanovenne palermitana trasferita alla Mobile di Catania. La casa è pressoché abbandonata dal 1959, solo Alfio Burrano, nipote del vecchio proprietario, ne occupa saltuariamente qualche stanza. Risalire all'identità del cadavere è complicato, e per riuscirci a Vanina servirà l'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè. I ricordi del vecchio poliziotto la costringeranno a indagare nel passato, conducendola al luogo dove l'intera vicenda ha avuto inizio: un rinomato bordello degli anni Cinquanta conosciuto come «il Valentino». Districandosi tra le ragnatele del tempo, il vicequestore svelerà una storia di avidità e risentimento che tutti credevano ormai sepolta per sempre, e che invece trascinerà con sé una striscia di sangue fino ai giorni nostri.

LA MIA OPINIONE 

La seconda parte del 2018, a livello di letture, è stata, se è possibile, anche peggiore della prima.
Ho faticato molto a trovare letture calzanti con il mio umore e proprio per questo ho letto pochissimi libri.
A salvarmi dal completo blocco del lettore, anche questa volta, sono stati i consigli preziosi di Cecilia del blog La sala dei lettori inquieti, che aveva letto questo romanzo molto prima di me e non aveva smesso di consigliarmelo. 

Quando in una villa signorile nei dintorni di Catania viene trovato il cadavere mummificatodi una donna, nascosto dentro ad un vano che viene riaperto dopo anni, ad indagare viene chiamata il vicequestore Vanina Guarrasi, da pochi mesi alla Mobile di Catania.
Per risolvere questo cold case Vanina ha pochissimi indizi e già il solo risalire all'identità della donna si prospetta complicatissimo.
Ad aiutarla, però, si palesa il commissario in pensione Biagio Patané, che all'epoca dell'omicidio era un giovane poliziotto.
Ed è così che attraverso carte, racconti, ricordi e vecchi risentimenti, Vanina deve districarsi nella matassa di questa storia rimasta celata per più di cinquant'anni.

Questo romanzo, nella mia opinione, ha due punti forti: il primo è sicuramente la protagonista, Vanina, una donna dal passato burrascoso sia a livello familiare che sentimentale, che ha imparato a contare solo sulle sue forze, e che è finita a Catania, lasciando la sua amata Palermo, per chiudere con il suo passato. Il problema, però, è che spesso il passato ci insegue, e Vanina deve imparare a convivere anche con questo.
Il secondo sta sicuramente nel caso che Vanina è chiamata a risolvere, un cold case con i fiocchi in salsa tutta siciliana, in cui il fatto di sangue è collegato con altri omicidi e con vecchi rancori, tutti legati a quella società dei salotti catanesi ormai quasi scomparsa.
Ad incantare è proprio questo continuo viaggio nel tempo, questo ponte tra passato e presente in una storia che sembra aver portato le sue conseguenze anche ai giorni nostri.

Nel complesso Sabbia Nera è un romanzo che vi consiglio, soprattutto se siete appassionati di gialli classici ma avete voglia di un'ambientazione nuova.





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