Buongiorno a tutti! Ecco qui la mia prima recensione.
Titolo: Edmund Brown
Autore: Simone Toscano
Pagine: 160
Pagine: 160
Ebook: 4,99 €
Cartaceo: 10,00 €
Editore: Youcanprint Self-Publishing
Editore: Youcanprint Self-Publishing
Trama: Come vive un uomo costretto a sapere, a volte anche con decenni di anticipo, come e quando moriranno le altre persone? Com'è stare in ufficio, passare un documento al collega di fianco, e di colpo cadere in trance e vedere la morte futura di quell'uomo? Assistervi impotente, come in un orribile incubo. Prevedere come morirà il prossimo; se di una morte violenta, se di una malattia. Se ancora giovane, se molto vecchio. Come si può vivere con un oscuro segreto del genere senza impazzire? Senza cercare aiuto? Tutti cercano di non pensare alla morte, di ingannare le proprie esistenze con un giusto mix di impegni e felicità, cercando il più possibile di non pensare all'inevitabile momento in cui la fine arriverà per loro stessi o per le persone a loro care. Tutti, tranne Edmund Brown. Edmund Brown vive nella piccola comunità di Castrol, dove lavora come barista/barman alle dipendenze del burbero Jym Rodd. Ha 30 anni e convive con le agghiaccianti "visioni di morte" da quando era bambino. Ma la fragile barriera di normalità che ha costruito attorno al suo segreto sta per crollare...
Recensione:
Il romanzo si legge con piacere, è
scorrevole, interessante e ha quell'atmosfera di mistero che tiene
viva l'attenzione del lettore. La prima parte è semplice e
lineare, la storia viene introdotta in maniera opportuna, dandoci
il tempo di conoscere il protagonista Edmund, di scoprire il suo
potere, il suo passato e di fare la conoscenza con i vari abitanti di
Castrol. Come Big Jym Rodd, il proprietario del locale in cui lavora
Ed, un omone scontroso ma dal cuore tenero; Lisa, la bellissima
figlia di Jym e aspirante attrice; il pastore Richard, che come lui
stesso si definisce, non è sempre stato un uomo di Dio; Margaret, la
dolcissima nonna di Ed, e Harold, il proprietario di un negozio di
armi. Con la seconda parte del libro, invece, si entra nel vivo
dell'azione, l'atmosfera diviene più cupa e noir e inizia il conto
alla rovescia per tentare di fermare un omicida psicopatico. La
squadra di salvataggio che viene allestita in tutta fretta è
originale e variegata, ma la sua bellezza risiede proprio nella sua
stravaganza. Provate ad immaginare un prete con indosso un saio e una
brutta cicatrice sul collo, un giovane che può prevedere la morte,
un uomo dalla corporatura imponente e un signore sulla sessantina un
poco vanitoso. Al tutto aggiungete sparatorie, cellulari che
squillano in momenti molto poco opportuni, rosari... ed avrete il
quadro completo.
La vicenda inizia con Ed che si
interroga sul suo potere e decide di provare a usarlo, smettendo così
di subirlo passivamente. Ma tutto ciò porterà a delle
conseguenze ed a un impegno sempre più grande da parte sua. È bello
vedere come il protagonista riflette sul suo potere, inizialmente lo
vede come una maledizione, poi come un dono; si chiede perché sia
capitato proprio a lui e da dove derivi.
Ma se da un lato il romanzo prende il
via grazie al potere eccezionale di Edmund, la storia non dimentica
comunque di soffermarsi sulla vita di tutti i giorni,
con i suoi problemi e le sue speranze, dando così realismo e
concretezza alla narrazione. Ci sono infatti Edmund e Lisa, i
personaggi più giovani, che vogliono realizzare i loro sogni, ma gli
ostacoli da affrontare non sono pochi. C'è Big Jym che deve imparare
a superare il passato ed a perdonare. C'è il pastore Richard con i
suoi tormenti interiori. Tutti questi aspetti sono amalgamati tra
loro in modo omogeneo, sebbene alcune scene vengano trattate in modo
breve e con una scarna introspezione.
La morte viene affrontata in tutte
le sue forme: malattie terminali, incidenti, tentativi di
suicidio, omicidio, vecchiaia. Non viene sviluppato solo il tema
della morte in prima persona, ma anche delle sue ripercussioni per i
vivi, cioè come imparare a convivere con il dolore e la perdita di
una persona cara. Tutto ciò non rende la trama triste o pesante,
ma l'arricchisce e la completa. Morire di vecchiaia, quando ormai si
è vissuti a lungo e pienamente, circondati dalla propria famiglia e
dagli amici, non è visto come un processo naturale contrario alla
vita, ma facente parte della vita stessa.
Lo stile è semplice ed elementare.
L'intreccio narrativo è ben fatto, le scene sono essenziali,
ogni cosa che viene raccontata viene poi ripresa in seguito, nulla è
lasciato al caso, ma può assumere un ulteriore ruolo e significato.
È un romanzo che si lascia leggere facilmente e coinvolge soprattutto per le scene di azione e mistero.
“Ed, secondo te che scelta ha un uomo che prende una strada proprio nella sera in cui un drogato decide di farsi quella stessa strada contromano a duecento chilometri l’ora? Che cosa fa sì che esistano piloti di aerei di linea che si ritirano dopo trent’anni di servizio sani e salvi, e persone che al loro primo e ultimo viaggio in aereo precipitano per un avaria al motore? Io non posso credere che tutto questo sia semplicemente affidato al caso, buon Dio! Che si riduca tutto a una partita a Bingo con la vita.”
Cosa ne pensate?
Condivido pienamente! Lettura piacevole ed appassionante. Una storia leggera ma coinvolgente che lascia diversi spunti sul tema della morte e della vita, e che cattura per la sua atmosfera della provincia americana e per i suoi splendidi personaggi. Consiglio a tutti questo romanzo, un'interessante opera prima ben riuscita.
RispondiEliminaComplimenti all'autore!
Anche io ho apprezzato l'atmosfera da provincia americana.. sono contenta ti sia piaciuto :)
RispondiElimina