Scheda tecnica:
Titolo: L'importanza di chiamarsi Cristian Grei
Autrice: Chiara Parenti
Formato: e-book
Editore: Rizzoli
Collana: You Feel
Trama: Cristian Grei ha
trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50
Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il
suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l’incarnazione delle più proibite
fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze
funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome “uguale” a quello del più
grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di
un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da
prestazione.
Solo Antonella, l’amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattutto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.
Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?
La mia visione d'insieme:
Cristian è un giovane becchino italiano che dopo il successo della famosa trilogia delle 50 sfumature si vede aggredire sessualmente da tutte le donne che gli capitano a tiro a causa della sua omonimia con il protagonista di tale saga. Peccato che Cristian non sia proprio il tipo in grado di approfittarne, ipocondriaco ed insicuro, alle avance risponde chiudendosi in genere a riccio.
Al fianco di Cristian, ormai da 4 anni, c'è Tony ovvero Antonella, una giovane dottoressa italo-americana che con lui ha un'infinita pazienza, lei è la sua migliore amica, peccato sia chiaro sin da subito che lei è innamorata di lui!
Quando Cristian inizia a frequentare una ragazza mostrando a Tony tutto il suo interesse, per lei è troppo, il suo cuore non riesce a reggere ancora e a nascondere i propri sentimenti.
Qualche dubbio nel loro rapporto inizia a farsi strada ma, per paura, nessuno dei due osa affrontare davvero la realtà. Riusciranno a venirne a capo? Lascio a voi scoprirlo.
Entrambi i protagonisti sono davvero spassosi, lui maniacale ed appassionato di esami medici e lei con la sua vocetta interiore che le dice cosa fare o non fare.
Stranezze a parte, entrambi si portano dietro un dolore che da anni impedisce loro di vivere serenamente la propria vita, da una parte per Cristian la perdita della madre, dall'altra per Tony l'amore non corrisposto per quel ragazzo che è sia la ragione che la cura del suo malessere.
Chi mi conosce sa che non sono una fan delle 50 sfumature, questa non è una parodia del genere per cui, avendo anche già letto l'autrice, ho accolto volentieri il suo invito a leggere questo libro e devo dire che gliene sono davvero grata.
E' toccante per tante ragioni ma anche molto divertente, alla fine prima ho sorriso e poi ho riso davvero di gusto, per fortuna ero da sola altrimenti mi avrebbero presa per matta!
Che dire, una piacevole sorpresa, un piccolo concentrato di parole che è andato oltre le mie aspettative deliziandomi di fila per qualche ora ed è riuscito a svegliarmi dopo che la caffeina non mi aveva fatto nemmeno il solletico.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo romanzo di questa giovane e promettente autrice!
più che bello, 4 cuori e mezzo!
La mia intervista all'autrice:
So bene che in questi casi bisognerebbe
rispondere che leggo e scrivo da quando ero una blastula nell’utero di mia
madre. Però non è così. È vero che a scuola ho
sempre preferito l’italiano alla matematica (e infatti ho scelto il liceo
scientifico per puro masochismo), ma ovviamente scrivere un tema o un romanzo
non sono proprio la stessa cosa.
Ho sempre inventato storie, questo sì.
L’idea di scriverle, queste storie, è nata per caso: per gioco, in realtà. Un
pomeriggio d’estate del 2008, scherzando con mio marito sul mutuo da pagare, mi
disse che avrei dovuto mettermi a scrivere le mie storie, così sarei diventata
famosa come la Rowling e ci saremmo trasferiti in un castello senza più il
mutuo da pagare. Ora, ovviamente non abitiamo in un castello (e il
trasferimento non pare neanche tanto imminente, per la verità) e la rata del
mutuo arriva puntuale ogni mese come le mestruazioni, però ho scoperto che
scrivere mi piace sopra ogni cosa. Oggi i libri sono diventati la mia più
grande passione e ora non so più come si fa a smettere.
A parte il manuale di aiuto per
aspiranti scrittori e due libri d’attualità, hai pubblicato tre romanzi rosa
dal mood ironico, è questo il genere che preferisci?
Al
momento credo di sì, mi piace raccontare storie d’amore ma anche divertirmi e
far divertire. Poi però sono strana e ci sta che col tempo possa anche cambiare
genere… Di certo però non mi dedicherò mai all’horror, visto che una volta sono
svenuta solo per dover fare una lastra.
A parte “Topino Adorato”,
cosa ispira le tue storie? Quanto di Chiara c’è tra i sentimenti e
pensieri dei personaggi?
Conosci
Topino Adorato, che bello! Non lo rammenta mai nessuno! Comunque sì, lui è la
mia più grande ispirazione. Indovina un po’ da chi viene l’ipocondria del mio
Mr Grei?
In generale,
comunque, l’ispirazione arriva da qualsiasi cosa: un film, un libro, quello che
mi succede o che succede a chi mi è vicino. Quanto c’è di me nei miei
personaggi? Tantissimo, forse troppo. Avete presente Katie Baker che fa yoga e
conta gli scalini? Ecco, conosco anche un’altra persona che fa la stessa cosa…
Prima un riferimento a Mary Poppins, poi
uno alle chiacchierate Sfumature, quanto le tue letture e i tuoi gusti
in fatto di film e libri influenzano le tue opere?
Moltissimo, come ti dicevo. Adoro le storie: che siano reali,
di vita, oppure cinematografiche o letterarie, non importa: ogni storia ti
resta dentro e crea il seme per un’altra storia, e così via. Ed è proprio da
qui che nascono i miei romanzi.
Da lettrice interessata ti chiedo: hai
già un nuovo romanzo in cantiere?
Sto lavorando a un nuovo progetto: è qualcosa di molto, molto
diverso stavolta, che richiede più tempo e dedizione, ma che spero tanto vi
piacerà.
Tra cartaceo e digitale, come lettrice,
cosa preferisci? E come autrice, invece? Sono due domande perché penso la
risposta non debba necessariamente coincidere.
Dunque,
diciamo che sia come autrice che come lettrice, preferisco il cartaceo, anche
se spesso finisce che leggo in ebook per una questione di praticità. Come
autrice, inutile negare che preferirei
il cartaceo e che ogni notte nei miei sogni – ma anche di giorno, a dir
la verità ̶ immagini di approdare un giorno in libreria.
Commenti
Posta un commento