Buongiorno amici lettori! Oggi abbiamo, soprattutto per quelli di voi che amano viaggiare, la recensione di un libro specialissimo: la storia di due ragazzi che a trent'anni hanno deciso di mollare tutto e concedersi un viaggio intorno al mondo!
Autori: Marianna Sansone e Antonio Benforte
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Pagine: 80 circa
Formato: ebook
Prezzo: 2,99 euro
Sinossi: Arrivati alla soglia dei trent’anni, Marianna e Antonio si sono chiesti: “Ma è tutto qua?”
Così hanno mollato i loro impieghi a Milano, sono tornati a Napoli. Da lì sono ripartiti, cambiando vita, fondando l’associazione culturale Econote, investendo su se stessi e sulle proprie capacità, e hanno iniziato a coltivare un’idea azzardata, secondo alcuni folle: “E se facessimo il giro del mondo?”.Nel giugno 2014 sono partiti per Barcellona, San Sebastian e quindi Londra: da lì è iniziato il loro “Round The World”, verso la Florida, la California, l’Australia e la Thailandia. 65 giorni, 10 tappe, oltre 60000 km su svariati mezzi di trasporto a spasso per quattro continenti, contenendo le spese grazie all’ospitalità di amici o di benevoli sconosciuti grazie al Couchsurfing.Dall’esperienza di Antonio e Marianna è nato un blog, 30annozero, e ora questo diario di viaggio, carico di spunti, suggestioni e consigli utili a tutti coloro che accarezzano il sogno di “mollare tutto e partire” senza investire un capitale. O anche a chi è curioso di “vivere” un giro del mondo attraverso le loro parole e fotografie.
Cosa ne pensa Sara:
Marianna e Antonio hanno fatto quello che molti (me compresa) sognano di fare ma non ne hanno il coraggio: mollare tutto e partire per un viaggio, un viaggio vero, di quelli in cui investi in te stesso, quelli da cui torni diverso, più maturo, più saggio... Perciò leggere 30annozero è un piacere: è eccitante seguire le tappe del loro percorso, e vedere un esempio concreto di giro intorno al mondo ti fa pensare che anche per te sia possibile.
Già l'espressione "giro intorno al mondo" sembra una favola, il titolo di un romanzo, forse perché ci ricorda il celebre "Il giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne. Eppure Marianna e Antonio l'hanno fatto davvero, anche se non in 80 giorni ma in 65. Hanno camminato sul suolo di 4 continenti e 10 nazioni, viaggiando da ovest a est fino a tornare al punto di partenza.
Sono partiti da Barcellona, poi hanno volato fino a Londra, dopodiché sono andati in Florida, nella regione dei Grandi Laghi, a San Francisco (dove Antonio ha chiesto a Marianna di sposarla, proprio sul Golden Bridge, non è romantico?), a San Diego, Los Angeles e poi in Australia, a Melbourne e a Sydney, prima di concludere in Thailandia.
Hanno viaggiato in maniera pratica, con un bagaglio leggero, hanno cercato di evitare i posti prettamente da turisti, compresi quelli per mangiare, che spesso ti spennano di soldi ma hanno poco di tipico, e sono stati attenti al portafogli, dormendo in casa di amici o usando Couchsurfing e AirBnB.
Il libro incomincia con una serie di praticissime informazioni e consigli sulle cose da fare prima di partire per il giro del mondo: itinerario, budget, voli, oggetti indispensabili e oggetti di cui si può fare a meno.
La parte finale è dedicata alle opinioni personali di Marianna e Antonio sull'esperienza che hanno appena vissuto, ed è bello percepire, anche se loro non ne fanno sfoggio, come questi due ragazzi siano completamente in simbiosi e innamorati.
La parte centrale, invece, quella che ci racconta il viaggio vero e proprio, è un po' deludente. Non mi aspettavo di trovare dettagliate informazioni turistiche, perché 30annozero è una guida a un'esperienza di vita, non una guida di viaggio, ma mi aspettavo qualche dettaglio in più su ciò che hanno visto nelle città che hanno visitato. Mi aspettavo, insomma, un racconto delle esperienze che hanno vissuto, invece non ci sono dettagli personali, e le poche informazioni date sono perlopiù di carattere tecnico. Di sicuro ciò corrisponde al loro intento, ma a me personalmente sarebbe piaciuto vedere più da vicino il loro viaggio.
Cosa ne pensa Fabiola:
Marianna e Antonio in questo libro ci raccontano del loro giro del mondo, un'impresa che dopo aver letto la loro storia sembrerà più fattibile di quando si possa pensare.
Il loro più che un viaggio è un percorso, un modo per crescere dentro confrontandosi col mondo e con chi non vive come noi.
Nella prima parte, ci raccontano della loro decisione di mollare lavoro e casa per partire per questo viaggio, una scelta difficile da capire per chi fonda la propria vita sulla sicurezza e sulla stabilità economica. Infatti di fronte a questa notizia non tutti reagiscono allo stesso modo: chi chiede quanto gli costi, chi domanda del lavoro e chi chiede dove abbiano intenzione di andare. Probabilmente è stata una mia impressione, perché sicuramente è l'attitudine dell'interlocutore a svelarne i veri pensieri, ma mi pare che ogni domanda sia legittima e questa loro divisione in 'buoni' e 'cattivi' mi ha fatto un po' storcere il naso, perché onestamente anch'io avrei chiesto prima i dettagli tecnici.
Si passa poi alla pianificazione, una parte molto importante, perché spesso si è portati a strafare (anche a me capita di fare programmi troppo densi che regolarmente non riesco a seguire) e per gustare pienamente il viaggio è importante dare spazio ai momenti e permettere a luoghi di cui non si immaginava l'esistenza di sconvolgere i propri piani.
Io ero convinta che le aziende che si occupano di viaggi fossero in grado di dare una guida o comunque dei consigli utili a chi sceglie di fare un'esperienza del genere, invece la coppia non ha avuto un grande aiuto da parte degli agenti. Esistono però degli specialisti dei giri del mondo, e addirittura dei biglietti che, con prezzi agevolati, permettono di scegliere una città di partenza e di fare gli scali desiderati, purché i voli siano tutti nella stessa direzione.
Mi aspettavo invece qualcosa in più dalla descrizione del viaggio vero e proprio, che risulta poco approfondita. Pensavo avrebbero raccontato come questo viaggio li ha fatti crescere, invece purtroppo le loro considerazioni sono poche e manca quel senso di ricerca che mi aspettavo di trovare. C'è qualche descrizione turistica e alcuni dettagli tecnici (come la presenza di WiFi nelle varie mete).
La parte che ho apprezzato di più è quella nella quale Marianna e Antonio danno consigli, che mi sono sembrati molto utili. Io non conoscevo il couchsurfing e sono contenta di aver scoperto questo mondo di persone che condividono, che mi rende più fiduciosa nei confronti del genere umano, perché a volte penso che tutti siamo troppo impegnati a prendere per essere disposti ancora a donare qualcosa, e il couchsurfing è un modo per condividere e per conoscere gente aperta e amichevole.
Ma i loro consigli riguardano anche altro: dai bagagli all'assicurazione, dal cibo alla scelta dei mezzi di trasporto. Sono cose che per me che amo viaggiare magari sono anche un po' banali, ma che vanno dette, perché spesso si dimenticano.
Il libro è scritto in modo semplice, gli autori si rivolgono spesso al lettore con l'intento di renderlo partecipe, probabilmente. Ma secondo me lo stile andrebbe curato un po' di più, perché a volte i passaggi dalla forma impersonale alla seconda persona risultano più adatte a un dialogo che a un libro. C'è qualche piccolo errore, ma è abbastanza normale per una prima edizione. Comunque il libro si lascia leggere con velocità e una volta finito lascia un senso di fiducia e di voglia di viaggiare per conoscere e condividere che fa bene e che auguro a tutti di provare.
Consiglio questo libro a chi pensa di intraprendere un viaggio, lungo o breve che sia, perché gli autori danno consigli che possono tornare utili, ma non lo consiglio a chi si aspetta la storia di un viaggio come ricerca personale, perché da questo punto di vista risulta poco approfondito, secondo me.
Sara e Fabiola
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