Buon lunedì amici lettori!
Nuova settimana, nuova lettura e nuova recensione! Oggi vi parlo del libro Gold Apple School di Veronica Piras.
Titolo: Gold Apple School
Autore: Veronica Piras
Editore: Selfpublishing
Pagine: 428
Prezzo: € 1,18 (ebook); € 8,44 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 19 dicembre 2014
Trama
Dopo diversi tentennamenti alla fine Giada ce l’ha fatta: si è iscritta alla Gold Apple School, la scuola di cucina più famosa al mondo. È consapevole del fatto che dovrà rinunciare al sole di Roma per la grigia Londra, ma iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza non è il suo sogno, è quello del padre. Le valigie sono pronte, il suo cuore un po’ meno. A soli 19 anni dovrà lasciare gli amici, la famiglia, il suo cane Spank e la sua adorata nonna, che le ha trasmesso l’amore per la cucina. Ma Londra la attende e la Gold Apple School ha in serbo per lei emozioni indimenticabili. Un romanzo che racchiude una storia di speranza, d’amore e di amicizia. Non si è mai troppo giovani, né troppo vecchi, per incominciare ad inseguire i propri sogni. (Progetto grafico a cura di Andrea Blasi. e-mail: andreablasi71@me.com)
La mia recensione
Lo ammetto, adoro le trasmissioni di cucina. Mi diverto a vedere piatti che probabilmente (anzi sicuramente) non saprò mai realizzare. Ultimamente poi sono così diffuse che quasi a qualsiasi ora ce ne è una. Quindi questo libro ha solleticato subito la mia curiosità. Purtroppo non mi ha del tutto soddisfatta.
La storia promette bene, ha alla base una bella idea, curiosa e anche un po' particolare nel suo unire una storia di cucina con una più "adolescenziale". Il problema è che l'idea della scuola viene poco sfruttata. L'autrice costruisce bene la scuola, ci da i dettagli, descrive le aule, le lezioni, il piano di studi, ma alla fine poco parla delle lezioni effettive, ci sono poche ricette e ho sentito poco amore reale per l'arte culinaria. Da questi libri mi aspetto un tripudio di ingredienti, leccornie che ti mettono l'acquolina alla bocca pagina dopo pagina, profumi, sapori, colori. Ma qui non c'è niente di tutto ciò, solo pochi momenti di cucina vera propria. E' come se la storia fosse sbilanciata e troppo incentrata sull'aspetto privato della protagonista. I due elementi potevano essere meglio fusi insieme e quindi più equilibrati.
Inoltre ci sono troppe divagazioni, elementi che ci allontanano troppo spesso dal perno centrale del racconto, particolari che potrebbero essere trattati in maniera più rapida a favore di una storia più avvincente. Anche perché alla fine la storia "privata" di Giada si riduce a qualche scaramuccia tra compagne di corso e ad un triangolo amoroso. Un po' poco soprattutto se si considera la lunghezza del libro. Se ho capito bene questo dovrebbe essere un primo libro e quindi ha le normali pecche del primo capitolo di una storia più lunga, tuttavia manca un po' di mordente, mi è sembrato quasi che l'autrice si sia un po' trattenuta dall'osare qualcosina di più.
Inoltre ci sono troppe divagazioni, elementi che ci allontanano troppo spesso dal perno centrale del racconto, particolari che potrebbero essere trattati in maniera più rapida a favore di una storia più avvincente. Anche perché alla fine la storia "privata" di Giada si riduce a qualche scaramuccia tra compagne di corso e ad un triangolo amoroso. Un po' poco soprattutto se si considera la lunghezza del libro. Se ho capito bene questo dovrebbe essere un primo libro e quindi ha le normali pecche del primo capitolo di una storia più lunga, tuttavia manca un po' di mordente, mi è sembrato quasi che l'autrice si sia un po' trattenuta dall'osare qualcosina di più.
Il finale è troppo frettoloso. Con un semplice cambio di capitolo tutto si sistema e la storia trova una sua conclusione, non mi è piaciuto. Anche qui c'è uno sbilanciamento, troppa fretta nel cercare e nel dare una conclusione.
La protagonista, Giada, è un po' troppo "ragazza della porta accanto", un po' troppo ingenua, soprattutto nei confronti delle compagne di classe. In generale però devo dire che i personaggi mi sono piaciuti. Sono vari, ben descritti e l'idea di unire varie nazionalità mi è sembrata molto intelligente, permette di presentare tanti caratteri diversi e anche tanti gusti e di creare anche momenti particolari, divertenti o anche tesi.
Lo stile di Veronica mi è sembrato convincente, fresco e interessante. Cade ogni tanto, diventando un po' troppo costruito e poco fluido, ma niente di ingestibile. Infatti è stata una lettura piacevole e soprattutto di intrattenimento. Ribadisco, se la storia fosse stata un po' più forte e decisa e il finale meglio costruito il voto sarebbe stato sicuramente ben più alto. Sono curiosa comunque di vedere come proseguirà la storia di Giada...
Lo stile di Veronica mi è sembrato convincente, fresco e interessante. Cade ogni tanto, diventando un po' troppo costruito e poco fluido, ma niente di ingestibile. Infatti è stata una lettura piacevole e soprattutto di intrattenimento. Ribadisco, se la storia fosse stata un po' più forte e decisa e il finale meglio costruito il voto sarebbe stato sicuramente ben più alto. Sono curiosa comunque di vedere come proseguirà la storia di Giada...
Voto
Alla prossima
Commenti
Posta un commento