Passa ai contenuti principali

Recensione a confronto: DILLO ALLA NEVE di Valentina C. Brin

Titolo: Dillo alla neve 
Autrice: Valentina C. Brin
Genere: paranormal romance
Editore: Self publishing
Pagine: 48
Formato: ebook
Prezzo: 0.99 €
Uscita: 20/12/15

Trama: L'uomo che Clara trova svenuto sotto la neve è un autentico mistero: ha una barba da vichingo, occhi di ghiaccio e nessun ricordo sulla propria identità.
Quando la ragazza gli apre la porta di casa per soccorrerlo non sospetta che menta, ma ben presto la realtà diventa innegabile: lo sconosciuto è lì per lei. Vuole qualcosa. Qualcosa che ha a che fare con quell'identità che dice di non ricordare, qualcosa che lo porta a cercare il calore di Clara. Il suo tocco. Un tocco che può ucciderlo.
Dopo "Obsession" e "L'uomo di fede", Valentina C. Brin torna con "Dillo alla neve", un nuovo, breve racconto dal sapore invernale.



Cosa ne pensa Mary:

"Dillo alla Neve" è un piccolo paranormal romance che si legge tutto d'un fiato, è una storia per certi versi magica.  Penso che sia un racconto davvero carino, originale e spiazzante. Una parola che associo sia all'ambientazione che ai personaggi è "dolce", il libro è scritto, descritto, con una dolcezza disarmante. 

Nonostante abbia trovato questo libro veramente carino, non riesco a togliermi dalla testa il pensiero che questa storia abbia ancora molto da raccontare. Avrei voluto leggere di questi personaggi ancora e ancora, approfondire la loro conoscenza e le loro vicende. 
L'autrice scrive in maniera divina e ogni volta che leggo qualcosa di suo mi stupisce sempre. E' in grado di cambiare il suo stile di scrittura a seconda della storia che deve raccontare,  e questo per me è avere talento. 

3 cuori  e mezzo




Cosa ne pensa Simona:

All’inizio del romanzo, nel momento in cui ho letto il passaggio in cui Clara (la protagonista) trova nel giardino di caso un uomo bellissimo, avvolto dalla neve e con l’aspetto di un vichingo,” plagiata” mentalmente dall’aver da poco visto il film  “ Revenant – Redivivo”,  mi sono immaginata che la misteriosa creatura avesse le sembianza di Tom Hardy ( o se preferite, Leonardo di Caprio).

Insomma, chi fra noi donnine non vorrebbe fare una simile scoperta nel proprio giardino di casa una qualunque di queste sere, al ritorno dalla scuola, o dal lavoro? (Con buona pace delle nostre rispettive dolci metà).

Scherzi a parte, questo breve romanzo mi è apparso davvero originale, frutto della fantasia di un’autrice che non conoscevo e che probabilmente vive di romantici sogni. Il personaggio di Clara, in cui è possibile identificarsi, dovrà scoprire quale sia l’identità di questo oscuro  quanto affascinante personaggio.

“ Non so come mi chiamo. Non ricordo niente”.

Un paranormal delicato, dalla sensualità appena accennata e dallo stile scorrevole. Alcune espressioni usate mi hanno persino fatto sorridere:

“ Aveva il fascino selvaggio di un animale dei boschi e la maestosa solidità di un albero secolare.”

“ Questo corpo non prova il tipo di pulsioni che dovrebbe sentire un maniaco. Perciò in conclusione, credo di non esserlo.”

L’immagine del vichingo che gira mezzo nudo, tra le fredde stanze dell’appartamento di Clara, è particolarmente attraente per le grandi sognatrici come la sottoscritta.

L’idea dei messaggi di luce mi è molto piaciuta, non voglio tuttavia svelarne l’arcano in questa sede o l’effetto sorpresa ne risentirebbe.


Una lettura leggera e piacevole, si divora in pochissimo tempo, dedicato alle donne che si sentono “crocerossine dentro”.





 




Mary e Simona

Commenti

  1. Mary, Simona, non so davvero come ringraziarvi per le bellissime parole! Sono felicissima che Dillo alla neve vi sia piaciuto nonostante sia un racconto breve! *___* Ammetto, Mary, che già qualche altra lettrice mi ha proposto l'idea di un seguito, e siccome non voglio precludermi nulla, se mai dovessi avere l'idea giusta da sviluppare puoi essere certa che rivedrete ancora Clara e il suo vichingo ;) Simona, beh, buttalo via Tom Hardy! XD
    Grazie a tutto lo staff per avermi aperto le porte del blog, è stato un piacere leggere le vostre impressioni! :*

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

C'è post@ per noi... #587

  Buona domenica lettori!  Rieccoci con le nostre segnalazioni, prendete carta e penna! I cattivi poeti - Edoardo Piazza Titolo:  I cattivi poeti Autore:  Edoardo Piazza Editore:  Les Flaneurs Edizioni  Pagine:  246 Data di uscita:  16 Settembre  2024 Prezzo:  17,00€ Sinossi: «Il giorno in cui si ritrovò a parlare con la fiamma del camino, perché non aveva nessuna monade con cui condividere le sue afflizioni, decise che era venuto il momento di incedere come l’Aniene e portarsi via i detriti della depressione, rivelando a quell’anima pura di bambina il male del mondo dei grandi» Katia è una bambina con spiccate doti di osservazione, che ama scrivere poesie (e vince premi). Crescendo trova il suo vero amore non nel ragazzo di cui si era infatuata, ma in sua sorella, Valentina, con cui condivide la passione per la politica e per le terroriste. Al liceo, Valentina entra nella colonna romana delle Nuove BR ed è costretta alla clandestinità. Katia la raggiunge nel casale

C'è post@ per noi... #586

  Titolo: Scisma Autrice: Ilaria Palomba Genere: Poesia Edizioni: Les Flaneurs Edizioni Pagine: 166 Prezzo: Eu 14   Descrizione:   Scisma è un poemetto che prende forma a partire dal diario poetico condiviso da Ilaria Palomba in ospedale durante la lunga degenza nell’unità spinale del CTO di Garbatella dal 25 maggio al 28 ottobre 2022, dopo un mese di rianimazione all’ospedale San Giovanni Addolorata. Scisma parla di suicidio, disabilità, ospedalizzazione, psichiatrizzazione, rifiuto del dono della vita e poi ritorno alla fede nella vita e in Dio. Ma questo poemetto non è solo un modo per resistere alla degenza, è anche un testo brulicante, una voce alla ricerca delle sue origini letterarie, un costante confronto con i maestri; i versi sono intrisi di citazioni occulte, dalla Pizarnik alla Rosselli, da Celan a Metz. È diviso per giorni, come L’uomo che pende di Thierry Metz. Nella maggior parte dei componimenti la poesia è puro fatto che accade, e la parola coincide con l’a

Recensione: "L'ultima strega - Una storia vera dalla Calabria del XVIII secolo" di Emanuela Bianchi

                    Titolo: L'ultima strega - Una storia vera dalla Calabria del XVIII secolo                Autrice: Emanuela Bianchi   E dizioni: Oligo   Genere: Storia sociale e culturale   Formato: Cartaceo   Pagine: 64  Prezzo: Eu 13 Trama: Calabria, seconda metà del Settecento. Cecilia Faragò è accusata di essere una strega e di aver provocato la morte del parroco. A vessarla due preti che vogliono impossessarsi dei suoi beni. Vedova e analfabeta, si affida a un giovane avvocato che porterà il suo caso fino alla corte di Napoli e riuscirà a smascherare gli impostori, dando l'occasione a re Ferdinando di abolire per sempre il reato di stregoneria. Emanuela Bianchi ha il merito di aver fatto uscire dall’oblio una storia dimenticata, oggi al centro di una rievocazione annuale a Soveria Simeri, raccontata nella sua opera teatrale "LaMagara" (Premio della critica Gaiaitalia 2014) e oggi in questo nuovo libro.   Recensione:   Quella di Cecilia Faragò è una