Recensione: "Ovunque sei" di Daniela Quadri

4/27/2018

Titolo: Ovunque Sei

Autore: Daniela Quadri

Genere: narrativa - drammatico

Numero pagine: 136

Prezzo cartaceo: 13,90 €

Editore: Leucotea Project

Edizione:  28/08/2017

146 pagine, Brossura

Sinossi

Una telefonata annuncia il ritrovamento di un cadavere all’interno del Parco Reale di Monza. Un uomo senza volto e senza nome. Solo un tatuaggio molto particolare lo collega a un noto criminale: Tarik Mulavdic, capo di un’organizzazione malavitosa slava che traffica in droga e donne, è da poco evaso dal carcere.
È davvero il suo quel cadavere che sembra essere tornato da un passato recente ma terribilmente angosciante a tormentare l’esistenza di Marta Valtorta, giornalista free-lance in una piccola redazione, e di Tony Nardone, carabiniere e suo fidanzato?
Due donne, misteriose e pericolose, si affrontano e si contendono un bambino: si tratta forse del piccolo Simone, rapito in un paese della tranquilla Brianza e mai più ritrovato? 

Troppe domande senza risposta perché Marta e Tony, coppia nella vita e nelle indagini, restino a guardare. La posta in gioco è alta e molte sono le persone coinvolte: niente sembra essere ciò che appare e nessuno è davvero quel che sembra.

Due casi che si intrecciano senza un apparente nesso logico e su cui si concentrano le intuizioni di Marta, investigatrice fai-da-te ma mai sprovveduta, e la ferrea logica di Tony, carabiniere tutto d’un pezzo e segugio instancabile. 

È lui l’unico rimasto a seguire ancora il caso di Simone e a tenere accesa la speranza di Adele, la madre di Simone: una donna che ha fatto della disperata ricerca del figlio l’unica ragione di vita.  

Vicende del presente che richiamano storie del passato, memorie tragiche che rivivono nel diario di guerra di zia Paolina, amatissima guida spirituale di Marta, e che amplificano drammi di sconvolgente attualità. 

Pezzi di un puzzle umano, dove anche il legame più sacro tra madre e figlio viene messo in discussione, troveranno la giusta collocazione, e, quando la verità verrà finalmente a galla, Marta e Tony scopriranno che questa non è mai solo bianca o solo nera…  perché la vita ha una gamma infinita di tonalità: mai perfettamente definite, mai del tutto pulite, mai così sporche.


Recensione: 

Questo romanzo è il seguito de Le stelle di Srebrenica, la cui recensione trovate qui: recensione.

Quando ho saputo che l'autrice aveva scritto un seguito, ho accettato immediatamente di recensirlo visto quanto mi era piaciuta la prima parte. Questa seconda parte, pare contenere la parola fine per le vicende narrate nel primo libro. Anche se in effetti Ovunque sei può essere compreso tranquillamente anche senza aver prima letto anche Le stelle di Srebrenica, consiglio comunque di cominciare dalla prima parte per avere la possibilità di apprezzare i riferimenti alla storia di Marta e di Alma, ma soprattutto per capire il senso del diario che racconta la seconda guerra mondiale di Paolina, la zia di Marta, che fa da specchio alla storia della guerra vissuta dallo zio della protagonista. 

Un altro motivo per il quale consiglio di iniziare dal primo libro è la presentazione dei personaggi,che  risulta più approfondita nel caso in cui si conoscano le vicende del primo libro, infatti i principali, Nardone e Marta, vengono approfonditi un po' meno rispetto al primo libro, proprio perché li conosciamo già, mentre si nota la cura dell'autrice nell'inserire i nuovi personaggi.

Nella lettura di questo romanzo scopriremo che Marta e Nardone sono una coppia indipendente e felice e che la protagonista non ha perso il vizio di fare l'investigatrice oltre che la giornalista e, di nuovo, questo la porterà incontro a situazioni poco piacevoli. 

Lo stile dell'autrice è molto piacevole e avvincente, ho infatti letto il romanzo in una sola giornata, anche perché non è in effetti molto lungo, anche se l'autrice dà il giusto spazio agli eventi e riesce a trattare i temi delicati del rapimento e della guerra in modo intelligente, dimostrando una sensibilità che si sente durante la lettura.

Il romanzo mi è piaciuto e la mia parte preferita è stata quella del diario di zia Paolina, che seppure slegata dalla trama di questo romanzo, è stata quella che mi ha dato più impatto, forse proprio perché anche nel primo libro le parti dedicate allo zio di Marta mi avevano colpito molto e questa ne è il naturale completamento.

Consiglio Ovunque sei a tutti quei lettori che hanno apprezzato Le Stelle di Srebrenica, del quale questo romanzo ha mantenuto i toni a metà tra il romanzo storico/sentimentale e il giallo, restando però più su questo ultimo genere; a chi è stato incuriosito da questa recensione consiglio comunque di iniziare con il primo libro per poterne apprezzare ogni parte.
Rinnovo i miei complimenti all'autrice.




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