C’è post@ per noi... #452

10/10/2021


Buona domenica, Lettori!
Oggi vi presento nuovi titoli, tutti usciti da pochissimo. Si tratta di libri tra loro molto diversi: troverete sicuramente la vostra prossima lettura: pronti?




Il filo della speranza di Guia Risari

Titolo: Il filo della speranza
Autrice: Guia Risari
Editore: Settenove - 16 settembre 2021
Pagine: 128 
Prezzo: cartaceo - € 13,30
Copertina di Elisa Talentino

Trama
Vita, un’anziana signora siciliana, è confinata in casa a causa dell’emergenza sanitaria. Riflettendo sul passato e mettendo in ordine le sue emozioni, decide di lasciare una testimonianza alla nipote Nina. Scrive perciò pagine di ricordi, in cui parla della sua gioventù, del matrimonio, dei tempi in cui ricamava e lottava per opporsi allo sfruttamento. Ispirato a una storia vera, il romanzo racconta la grande mobilitazione femminile del ‘68 a Santa Caterina Villarmosa, un piccolo paese della Sicilia, dove le ricamatrici si opposero agli intermediari che le sottopagavano. La protesta delle donne portò all’approvazione, nel 1973, di una legge a tutela del lavoro a domicilio. Il racconto restituisce la tenacia, il coraggio e l’intelligenza di queste lavoratrici che hanno osato alzare la testa.



Un viaggio alla Scarzuola di Nicola Dal Falco


"Se dovessi scrivere il mio epitaffio
alla maniera di Stendhal, suonerebbe così:
Milanese/visse, disegnò, amò.
Quest’uomo detestava
il Diavolo, Mussolini e l’aglio".

Tomaso Buzzi
Titolo: Un viaggio alla Scarzuola
Autore: Nicola Dal Falco
Editore: Marietti 1820 - 7 ottobre 2021
Pagine: 72
Prezzo: cartaceo - € 23,00
Con trenta disegni di Fabrizio Foti e una poesia inedita di Giancarlo Consonni

L'"architetto volante" Tomaso Buzzi (1900-1981), milanese, progettista di grande notorietà e collaboratore di Gio Ponti, ha costruito la sua città ideale nella natura umbra. Per meglio dire, in una piega del paesaggio francescano che troppo gentile non è, ma selvaggio, severo, adatto al viandante medievale, al frate appunto, al mercante, al soldato, al pastore, al lebbroso. La Scarzuola è un luogo appartato dove, una volta entrati, si rimane sorpresi, tale e tanta è la meraviglia - e la bizzarria - delle fabbriche che incalzano la vista.Nella mente del suo ideatore, la Scarzuola doveva nascere e finire come rovina. Il non finito, alla stregua dell’analogia e del simbolo, appartengono a un pensiero che si affida al potere dell’illuminazione più che al ragionamento deduttivo. Per questo è simile a un esercizio di respirazione, alla declamazione di versi, a un passo di danza.

Nicola Dal Falco ha scritto reportage di viaggio tra l’Europa dell’Est e il Sahara, poesie e racconti. Un suo saggio sulle sirene compare nella collana Indoasiatica, edita da Venetian Academy of Indian Studies, mentre con la germanista Ulrike Kindl si è occupato della riscrittura dei miti ladini delle Dolomiti. Ha vinto il Premio Montale Fuori di Casa 2016, sezione poesia di viaggio.

Fabrizio Foti è docente di Disegno Tecnico Progettuale all'Accademia di Belle Arti di Siracusa.

Giancarlo Consonni, poeta e urbanista, è professore emerito al Politecnico di Milano.

L’incontro di Alessandro Messina


«Se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi». (Rm 8,10-11)

Titolo: L’incontro
Autore: Alessandro Messina
Editore: Fides Edizioni - 30 settembre 2021
Pagine: 218
Prezzo: cartaceo - € 15,00

Trama
È una notte strana a Parigi. Giovanni, un rinomato ma controverso ginecologo, in preda all’angoscia e con la volontà di farla finita, decide di scappare dall’ospedale dove l’indomani dovrà subire un delicato intervento chirurgico. Il suo peregrinare notturno lo porta sul lungosenna. Qui, in un’atmosfera al confine tra sogno e realtà, incontrerà diverse figure del suo nebuloso passato che lo metteranno spalle al muro, costringendolo a fare i conti con la sua coscienza e con i suoi demoni interiori. Una redenzione è possibile quando si ammettono le proprie colpe? C’è sempre tempo per perdonare se stessi.

Alessandro Messina, magistrato in pensione, felicemente sposato con due figlie. Attraverso la scrittura, ha avvertito l’esigenza di liberarsi dalle griglie formali del Diritto e lasciare volare la fantasia, sostituendo alla rigida regola juris la dimensione onirica del sogno e all’inflessibilità del giudizio la straordinaria grandezza del perdono. Il richiamo alla lettera di San Paolo ai Romani (Rm 8,10-11) fa parte del suo percorso di fede che permea e illumina la sua vita.

La sponda oltre l’inferno di Younis Tawfik



Il mare è un mostro. È malvagio. Un polpo con tentacoli senza fine. Un’affascinante bestia mitologica con la pelle liscia e morbida come seta. Ti avvolge dolcemente, ma ti divora quando è arrabbiata. È un essere senza pietà.

Titolo: La sponda oltre l’inferno
Autore: Younis Tawfik
Editore: Oligo editore - 7 ottobre 2021
Pagine: 288 
Prezzo: € 16,90

Trama
Quante vite si perderanno ancora nel Mediterraneo? E cosa sarà dei migranti giunti sulla sponda oltre l'inferno? In questo nuovo avvincente romanzo Younis Tawfik, iracheno di nascita e tra i maggiori esperti di Medio Oriente in Italia, pone al lettore queste e tante altre domande. E lo fa attraverso cinque destini, cinque vite di superstiti di un naufragio al largo della Libia che si incontrano seduti in cerchio sotto la luna di Lampedusa. I protagonisti, quattro uomini e una donna provenienti da diversi paesi dell'Africa, si sono conosciuti in un centro di detenzione alle porte di Tripoli, ultima tappa dei micidiali viaggi della salvezza. Insieme hanno rischiato di morire per mano di crudeli carcerieri, sotto i colpi della fame, il dilagare delle malattie e, infine, fra le onde del Mediterraneo. Un racconto polifonico, umanissimo e straziante, dove la reciproca testimonianza diventa catarsi e restituisce a uomini e donne feriti la loro dimensione di essere umani.

Younis Tawfik è nato a Mosul, in Iraq. Nel 1979 si trasferisce a Torino dove nel 1986 si laurea in Lettere, per poi dedicarsi alla divulgazione della letteratura araba (traducendo autori quali Gibran) e collaborare come opinionista a testate come “Repubblica”, “Il Mattino” e “Il Messaggero”. Attualmente presiede il Centro culturale italo-arabo di Torino “Dar al-Hikma” ed è membro della Consulta islamica in Italia. Ha pubblicato libri di poesia e vari saggi e romanzi, soprattutto per Bompiani, tra cui ricordiamo L’Iraq di Saddam (2003), Il Profugo (2006), La sposa ripudiata (2011) e La straniera, vincitore del Premio Grinzane Cavour, pubblicato nel 2000 e riproposto nel 2021. Da questo libro nel 2009 è stato tratto l'omonimo film con la regia di Marco Turco.

Tradiscimi di Cristiana Danila Formetta


La storia di Federico ed Elisa, la coppia protagonista del libro, si è sviluppata in seguito a una social challenge nella quale Cristiana Danila Formetta ha sfidato i follower a scrivere un romanzo insieme a lei, suggerendo trama e personaggi attraverso i sondaggi di Instagram. È nato così questo romanzo erotico e romantico, dove la coppia protagonista riscopre la passione attraverso il cuckoldismo, una fantasia sessuale che porta a desiderare e assecondare l’adulterio del proprio partner.

Titolo: Tradiscimi
Autrice: Cristiana Danila Formetta
Editore: Carpa Koi 
Pagine: 110
Prezzo: € 10,00

Trama
Federico, affermato fotografo, è innamoratissimo della giovane moglie Elisa. Quando un infarto mette fine alla loro vita sessuale, Elisa è costretta a ricoprire il ruolo di infermiera, e in breve tempo cade in depressione. Dopo averla sorpresa a flirtare con altri uomini, s’insinua in Federico il sospetto che Elisa abbia un amante. Ma invece di affrontarla, l’uomo finisce per incoraggiare i giochi erotici della moglie, diventando suo complice e spingendola a tradirlo.




Steam Tales

Partite da Soho, poco lontano dal centro, le macchine di Watt stanno cambiando la faccia dell'Inghilterra e del mondo.
Prendono il posto dell'umanità, rubano tempo al tempo e spazzano via antichi mestieri, gestualità passate di padre in figlio, telai e arnesi ormai vetusti come giocattoli per un bambino fatto uomo.
Trasformano chi era schiavo dei padroni in schiavo delle loro macchine.

Da Requiem per un Arlecchino di Maurizio Bongiorno

Steam Tales è una nuova raccolta di racconti di genere steampunk. Dieci storie di autori vari, incentrati su vapore, intrighi e misteri, con la prefazione estratta dal saggio Vapore, Ingranaggi e Sogni Meccanici - Lo Steampunk e i Nuovi Vittoriani di Elettra Dafne Infante.
I racconti, come la cover, realizzata da Cristina Ortolani, sono stati selezionati dal Concorso Steampunk di Nero Press, lanciato nel 2020.
 
Titolo: Steam Tales
Autori: AA.VV.
Editore: Nero Press Edizioni
Pagine: 214
Prezzo: cartaceo - € 10,40; ebook - € 2,99
Copertina di Cristina Ortolani

La raccolta che avete tra le mani nasce da un’idea o, per meglio dire, da un’esigenza: portare a conoscenza del pubblico un genere ancora poco noto come lo steampunk.
Ma cos’è lo steampunk?
Se volessimo definirlo in maniera breve e sintetica potremmo raccontare di una Londra vittoriana nella quale la tecnologia si è evoluta in modo alternativo a quello attuale, facendo un rapido balzo in avanti, fino a creare automi e macchine grandiose, ma sempre incentrati sulle tecnologie del vapore e della meccanica, senza – o quasi – l’impiego di energia elettrica. Una tecnologia avanzata ma dal gusto un po’ rétro.
Proprio per farvi assaggiare questo “gusto” – e la particolare e variegata offerta di soluzioni narrative tipiche del genere – nasce quest’antologia. In essa, ognuno degli autori selezionati ha saputo affrontare il tema proposto secondo il suo personalissimo punto di vista, cogliendo appieno una delle tante sfumature del mondo steampunk. C’è chi ha mantenuto – anche nel tempo e nei luoghi – l’ambientazione vittoriana, aggiungendovi un tocco tecnologico, chi ha ripreso le vicende di personaggi più o meno noti dell’epoca, chi ancora ha voluto adeguare il genere alla tradizione italiana. Tutti, però, hanno saputo approcciarsi allo steampunk secondo la propria visione del mondo e il proprio stile di scrittura, regalandoci racconti diversissimi seppur riconducibili a un unico filo conduttore. Alla fine della lettura, tutti conosceremo un po’ di più questo mondo meraviglioso e complesso grazie ai racconti nati dalla contaminazione tra la Storia e le fantasie prolifiche e poliedriche dei nostri autori.



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