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Recensione COME PIANTE TRA I SASSI - Mariolina Venezia


COME PIANTE TRA I SASSI 
IMMA TATARANNI E LA STORIA SEPOLTA
(#1, Imma Tataranni sostituto procuratore)
di Mariolina Venezia
Einaudi | Super ET | 240 pagine
ebook €7,99 | cartaceo €12,00
27 ottobre 2021 | scheda Einaudi

Nella quiete sorniona di un sabato mattina in ufficio, mentre Matera si prepara al rituale dello struscio pomeridiano, una telefonata raggiunge il Sostituto Procuratore Imma Tataranni. "Pensò immediatamente a Valentina, che doveva essere appena uscita da scuola e in quei giorni stava piantando una grana. Invece le dissero che avevano ucciso un ragazzo, a Nova Siri". Imma per mestiere ha a che fare abitualmente coi morti ammazzati; ma se a morire è un coetaneo di sua figlia, a poco a poco la madre e il procuratore si scopriranno facce della stessa medaglia che finiranno per confondersi e alimentarsi l'un l'altra. L'indagine del procuratore - con le sue tecniche, le sue dinamiche, le rivalità antiche e nuove - pagina dopo pagina assume infatti i contorni del viaggio di una madre alla scoperta di un mistero più importante e profondo: chi sono i nostri figli, che cosa vogliono, che possibilità hanno di questi tempi? In una comunità chiusa del Mezzogiorno italiano, fra dicerie superficiali e misfatti sepolti dalla terra arsa dal sole, Imma scruta, interroga, immagazzina dati: qualche volta inciampa, come sugli irrinunciabili tacchi alti, qualche volta, proprio come con quelli, riesce a ergere lo sguardo oltre l'apparenza dei fatti.

La mia recensione.
Ho iniziato a guardare la serie tv non molto convinta, spinta più da una serata senza niente da guardare e dal momento di passaggio tra un libro appena finito e uno nuovo da iniziare. Così ho conosciuto Imma Tataranni, sostituto procuratore di Materia, così ho deciso di iniziare con colpevole ritardo la serie scritta da Mariolina Venezia. 

In questo primo appuntamento l'autrice non si perde in preamboli e ci porta subito nella vita del sostituto procuratore, ligia al dovere fino alla punta dei capelli, divisa tra il ruolo istituzionale e quello di moglie e madre, ma anche quello di figlia. La Tataranni è letteralmente l'incubo della procura. Dove passa lei non si chiudono occhi, non ci sono aiutini, non si sgarra neanche per un minuto sull'orario di lavoro. Imma è così, nata possiamo dire dal nulla, non la prima della classe ma neanche l'ultima, testarda certo e pure tanto, così tanto da lavorare in un mobilificio e studiare in contemporanea per poi arrivare dove è arrivata. Lo spirito del poliziotto lo ha sempre avuto, peccato quei pochi centimetri d'altezza che non le hanno permesso di entrare in Polizia, ma anche ora che dovrebbe combattere unicamente nelle aule di un tribunale, Imma non si limita a scartoffie e firme e si butta tacchi e borsetta alla mano nelle indagini per la morte di Nunzio, trovato in un fosso vicino a casa. 

Se per chi ha visto la serie o è un po' prezzemolo con i gialli in generale scoprire l'assassino non è difficilissimo, una cosa bisogna dirla subito. L'elemento portate del libro è lei, la sua protagonista, perno intorno a cui gira un po' tutto, anche quel senso di giustizia che permea il romanzo. Siamo in una terra difficile, spesso dimenticata, a volte bistrattata, nota come meta turistica, ma sconosciuta ai più per la sua vera essenza. La Basilicata in queste poche pagine colorate di giallo spunta in tutta la sua bellezza ma anche in tutto il suo sfruttamento, nelle località più in dal turismo spesso poco attento, nelle campagne dalla malavita. Ed è in questo che si invischia Imma, in un traffico di rifiuti tossici. Ma cosa c'entra con la morte del ragazzo lo dovrà capire a modo suo.

È stata per me una lettura rapidissima, che ho terminato in appena un giorno, spinta dalla gioia di trovare anche su carta un personaggio che sto molto amando in tv. Imma è un fuoco d'artificio, qualcosa di unico e particolare, rassicurante e esplosivo. Affezionarsi a lei è un attimo, con i suoi modi a volte bruschi altri molto sopra le righe, con la sua fissazione a scoprire le magagne interne alla procura e la voglia di non rimanere chiusa in un ufficio. Imma dà l'idea, fin dal primo capitolo, di essere una che si metterà nei guai ma sempre e comunque con un unico obiettivo: la giustizia. 
E il giallo che segue questa volta ha il grande pregio di essere giustamente arzigogolato e di dare voce ad una terra bellissima ma anche maltrattata, una terra ricca di storia che la Tataranni cercherà di proteggere.

Voto
... e mezzo!


Alla prossima




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