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Recensione: Streghe d'Italia, antologia di racconti

 

Titolo: Streghe d'Italia

Autore: Autori Vari

Curatore: Alessio Del Debbio

Editore: Nati per Scrivere

In commercio dal: 1 novembre 2021

Pagine: 228 pagine, Brossura

EAN: 9788831910446


Descrizione:

Masche, basure, janare. L'Italia è popolata da numerose comunità di streghe, che in ogni regione, a volte anche in ogni città o paese, assumono caratteristiche proprie. Esperte guaritrici e studiose delle erbe, conoscitrici dei rimedi contro il malocchio o spiriti inquieti destinati a non trovare riposo, sono una presenza ricorrente nel folclore nostrano, che si manifesta in borghi dedicati, piazze in cui venivano condannate e bruciate, cantilene per invocarle o per scacciarle. In questo libro scoprirete alcune delle loro storie, spaziando lungo la penisola italiana, di oggi e di ieri, in compagnia di donne misteriose e terribili. Tenete acceso il lume, cari lettori, o le Streghe d'Italia vi faranno perdere la ragione! "Streghe d'Italia" contiene quattordici racconti di autrici e autori italiani: Giuseppe Gallato, Marco Bertoli, Miriam Palombi, Alessandra Leonardi, Elena Mandolini, Alessandro Ricci, Daniela Tresconi, Laura Rizzoglio, Debora Parisi, Luciana Volante, Francesca Cappelli, Micol Fusca, Monica Serra, Alessio Del Debbio. Lettura consigliata a un pubblico adulto.


Recensione

Streghe d'Italia è un'antologia di racconti che, come i due volumi di Bestie d'Italia che ho già recensito su questo blog, esplora una delle parti più magiche e oscure del folklore italiano.

La raccolta è curata da Alessio Del Debbio, che ha fatto un ottimo lavoro nel riunire racconti che parlano di streghe in ogni loro forma, tutti diversi tra loro nella tematica e nell'ambientazione.

Come ormai saprete, io amo l'essenzialità dei racconti e in particolare credo che le leggende del folklore italiano si prestino benissimo a storie brevi. Leggendo questo libro sento di aver conosciuto creature antiche e affascinanti, a volte terrificanti, delle quali non sospettavo l'esistenza.

Questo titolo si è confermato all'altezza dei primi due, se non addirittura superiore. In genere nelle raccolte c'è sempre qualche racconto meno memorabile, ma in questo caso devo ammettere di aver apprezzato davvero tutte le storie.

Alcuni sono più oscuri di altri, infatti la lettura è consigliata a un pubblico adulto.
Le streghe che si possono trovare in questa raccolta sono a volte solo delle donne ferite, altre volte sono creature inumane generate dall'odio, dal rancore o dal dolore.
Ho apprezzato molto la cura posta nella composizione di questa raccolta, che parla di donne e di magia, ma anche di dolore e di leggende spesso nate dalla paura e dal bisogno di esorcizzare l'inspiegabile.

Nell'intenso primo racconto: L'anatema della Dragunara, Giuseppe Gallato racconta il dolore, la solitudine e l'umiliazione sofferta da una donna accusata di essere una strega, soffermandosi in dettagli accurati nella descrizione del processo che la donna è costretta a subire.

La raccolta prosegue con uno dei racconti che ho preferito, forse anche uno dei più accurati nell'ambientazione storica: La Vecchia del Pozzo, di Marco Bertoli. Ambientato a Cesena, tra il 1377 e i giorni nostri, che narra di una terribile creatura che abita in fondo a un pozzo e che ne esce solo per nutrirsi.

Miriam Palombi è l'autrice della terza misteriosa storia, che parla dell'origine del giorno della Giubiana: La paglia del Demonio, ho apprezzato molto lo stile dell'autrice.

Si prosegue con C'è una certa vecchia che ha nome Dipsas, di Alessandra Leonardi. Un racconto dai toni leggeri, che mescola creature antiche con costumi e usi moderni, con un ottimo risultato.

Elektita, di Elena Mandolini, è una storia angosciante che parla di incubi e di legami familiari. Ambientata a Calcata, dove la protagonista Silvia ritorna col marito dopo un periodo in città. 

Alessandro Ricci prosegue con la lunga lettera nella quale Amaranta racconta ciò che accadde quando la piccola Rosa, una bambina che viveva come lei a Triora, fu rapita dalle Basure.

Daniela Tresconi, narra poi della condanna per stregoneria di Matteuccia di Ripabianca e del legame che la lega ad Anita, la protagonista della storia, ambientata nei giorni nostri.

Lia, di Laura Rizzoglio, è la storia di una donna di nome Lena, accusata di essere una Masca e del suo tentativo di salvarsi dalla condanna di stregoneria.

Con Il Gatto nero, Debora Parisi ci fa conoscere i benandanti: persone nate con addosso il sacco amniotico, che si dice siano capaci di combattere le streghe e di individuare il male.

Luciana Violante, col suo stile fluido, ci racconta la storia dell'accusa di stregoneria di una donna con la sola colpa di aver cercato di curare i bisognosi, in Piazza Julia Carta.

Ora è il turno di Francesca Cappelli, che con Tieni acceso il Lume ci regala un'introspezione e una profonda riflessione sulla natura. Questo è forse il racconto che più si distacca dagli altri, sia per l'ambientazione nel presente, che per la visione del protagonista, che pare una sorta di druido.

Ne le tre Maddalene, Micol Fusca ci racconta di una famiglia nella quale ben tre generazioni di donne porta questo nome, e del rientro in Italia della più giovane delle tre. Il marito della donna sarà colpito da uno strano male e lei cercherà di capire da dove ne arrivi la causa.

L'arco delle Streghe, di Monica Serra, è un altro dei racconti che ho preferito, narra dell'arrivo di una coppia con un neonato al paese di Petrasecca e dell'accoglienza tutt'altro che positiva da parte delle anziane abitanti.

A chiudere in bellezza la raccolta troviamo La Rificolona, di Alessio Del Debbio un originale racconto che parla di vendetta ambientato a Firenze.

Consiglio questa raccolta a chi cerca storie un po' magiche e a chi ama racconti brevi. Sarà sicuramente apprezzata da chi ama il folklore italiano, i gatti - da sempre associati alla magia - e in particolare le protagoniste dell'antologia: le streghe.








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