Buongiorno lettori! Rieccoci con la rubrica Pensieri
Oltreblog, in cui ospitiamo altri/e blogger che hanno accettato di
condividere con noi le loro impressioni su un libro made in Italy.
Oggi ci fa dono della sua recensione Francesca del blog
Franci lettrice sognatrice:
La vita non è mai banale. Banali possono essere gli sguardi che le dai.
Titolo: "Alice nel paese della Vaporità"
Autore: Francesco Dimitri
Casa editrice: Tea
Pagine: 280
Prezzo: 8.90
Trama: Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama "Alice nel Paese della vaporità". Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un'antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c'è mai stata. Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui "giusto" e "sbagliato" sono soltanto parole, e in cui le parole stesse si trasformano in odori e sensazioni. Quella di Alice parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non c'è differenza tra orrore e meraviglia. Ben legge la sua storia. E qualcosa succede anche a lui.
Recensione:
"Alice nel paese della Vaporità": il titolo di questo romanzo mi ha subito incuriosita, perché da piccola ho guardato più e più volte Alice nel paese delle meraviglie, oltre ad aver letto la storia, e ho trovato ben fatto anche "Alice in Wonderland", il ritorno di Alice, ormai cresciuta, in questo strano mondo, quindi partendo da esperienze positive ho deciso di addentrarmi in questa nuova avventura.
Posso definirlo: un capolavoro!
La storia non ha niente a vedere con il mondo colorato e piacevole descritto da Carroll ed è molto più crudo rispetto al film di Tim Burton, anche se l'atmosfera si avvicina di più a quest ultimo.
Ci troviamo a leggere due storie: Ben, che soffre della sindrome di Alice, sindrome che esiste veramente, dove si hanno allucinazioni che portano a distorsioni nella forma e nelle dimensioni del proprio corpo o di una sua parte, che vive a Londra e che a causa di un un incidente ha perso sua sorella.
Egli riceve un giorno un'email con la prima parte appunto di Alice, ma senza nessun mittente.
La seconda storia che è intrecciata alla prima, visto che ci troviamo a leggere l'email arrivata a Ben, ci porta nel mondo di Alice, in un'altra Londra avvolta dalla nebbia, dove le nostre tecnologie sono state recuperate e modificate, riciclate...esse producono la Vaporità, di cui è piena la Steamland.
Alice, rispetto alle altre, ha vissuto un'infanzia di sofferenze ed è quindi più corazzata, più preparata in qualche modo al viaggio che decide di intraprendere.
La terra che ci troveremo a conoscere è un'ambivalenza di orrori e meraviglie: uno sguardo superficiale ci farà fare una smorfia di disgusto a ciò che Alice incontrerà, ma superando l'esterno il mondo interiore, interno, sarà decisamente affascinante.
Questo libro è ben scritto ed è in alcuni punti molto profondo, portando il lettore a riflettere, a rileggere più volte per apprendere appieno le sue lezioni.
Ci imbatteremo in vecchi "amici": lo stre-gatto (Chesy), il brucaliffo (Charlie), il Bianco coniglio che qui non suscita assolutamente simpatia o tenerezza, perchè sarà il nemico principale di Alice e la regina che sarà in secondo piano; ma anche nuovi amici che aiuteranno la nostra protagonista...il mio preferito in assoluto è Zap, un ragazzo-castoro che sembra vivere in un mondo tutto suo, sensibile, fragile, con un passato sofferto, che si rivelerà un diamante.
Lo stile è innovativo: parole che scendono, parole che "urlano" ed anche schemi illustrativi.
Un libro da leggere, da non prendere sottogamba, perché oltre al viaggio bisognerà concentrarsi sul suo contenuto filosofico.
Un libro proprio da Alice nel paese delle meraviglie perché è bizzarro, inconsueto e sorprendente.
Un romanzo che non consiglio ad un pubblico molto giovane, sia per alcune parti cruenti, sia per alcuni suoi contenuti che potrebbero essere difficili da comprendere.
Spero di avervi incuriosito, perché ho cercato di parlarvene il più possibile ma senza svelarvi troppo: vi dico solo che è un fantasy da leggere, perché la mia recensione non gli fa certamente giustizia, essendo difficile far trasparire tutta la bellezza che questo libro ti lascia....diciamo che ci ho provato :)
Quando mi sarà possibile cercherò di leggere anche il primo libro di Francesco Dimitri: "Pan", di cui si fa accenno anche qui.
Francesca
Cosa ve ne pare? Lo avete letto o lo leggereste?
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