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Recensione: "Cercasi Colf. Pagamento metà in contanti, metà in natura" di AnarchiColf AnoniMa

Buongiorno amici lettori!
Il libro che vi recensisco oggi divertente, schietto e sincero! Il titolo è già tutto un programma, Cercasi Colf. Pagamento metà in contanti, metà in natura, così come le sue autrici, due donne, mamme, che per far quadrare i conti fanno proprio le colf e che per continuare a farlo senza problemi si presentano al loro pubblico con il nome di AnarchiColf AnoniMa




Titolo: Cercasi Colf. Pagamento metà in contanti, metà in natura
Autore: AnarchiColf AnoniMa
Editore: Selfpublishing
Pagine: 83
Ebook: € 1,49
Cartaceo: € 9,99


Trama
In cosa consisterà mai il lavoro di colf? Se pensate sia fare le pulizie, riassettare la casa dei padroni, stirare e magari, secondo necessità, preparare un piatto di pasta o la merenda beh... allora vi sbagliate, ma alla stragrandissima... In questo libro sono raccolte le tragicomiche avventure di due amiche durante la loro carriera colfistica, celate sotto lo pseudonimo di AnarchiColf AnoniMa "per evitare mortali ritorsioni", che si definiscono “ragazze quarantenni, educate e amanti del sapone”, e che avendo generato due figlie “una a testa per carità” fanno l’unico lavoro che le mamme single del terzo millennio riescono a fare, per conciliare gli orari di lavoro con gli impegni delle figlie: le colf! Un esilarante manuale con suggerimenti, idee e consigli al fulmicotone, ottimo sia per le aspiranti colf sia per gli aspiranti padroni (o anche solo per aspiranti bontemponi). Tra i vari spassosi capitoli, anche uno dedicato agli annunci di offerte di lavoro per colf, contenente anche lo special guest: “Cercasi colf. Pagamento metà in contanti, metà in natura”. Ricordatevi: le colf hanno sempre il ferro (da stiro) dalla parte del manico e farle innervosire a volte possono essere “casi” amari.

La mia recensione
"Dopo vari pellegrinaggi agli uffici di collocamento, società per l'impiego e agenzie interinali (dal latino "temporaneo" e non tifosi dell'Inter), dove ci facevano l'onore di offrirci soltanto lungimiranti lavori di due giorni al mese o 1,45 ore al giorno, abbiamo appreso che eravamo troppo vecchie per certi lavori, troppo giovani per andare in pensione, con troppe esperienze lavorative o troppo inesperte, troppo mamme, troppo more, troppo magre, troppo grasse, troppo alte, troppo basse, troppo piatte, troppo formose troppo belle, troppo brutte, troppo simpatiche, troppo antipatiche... 
Arrivate a questo punto, l'unica possibilità rimasta è fare le colf. Eccoci qua!" 
Le pulizie vi annoiano, fare la spesa è uno stress, di lavare la macchina non se ne parla nemmeno? Beh, pensate a coloro che lo fanno per professione, alle colf. Io ammetto di non aver mai avuto un aiuto domestico, ma alla millesima camicia da stirare chi di noi non ha sognato una mano? In questo piccolo ma divertente librino troviamo la controparte, si perché cosa pensano e come vedono le colf i loro datori di lavoro? Le due amiche/colleghe della AnarchiColf AnoniMa ci propongono in appena un'ottantina di pagine situazioni tragicomiche, annunci (veri!) che più assurdi non si può e una carrellata di padroni "tipo"che fanno rizzare i capelli, il tutto condito da tanta, ma tanta tanta, ironia. Un po' presa in giro un po' spaccato di quella che è una realtà molto spesso dimenticata o non vista, tra le pagine di questo libro non troverete una trama ma tanti piccoli aneddoti, uno più divertente dell'altro con protagonista la nostra colf e le più assurde creature del mondo. Ci si imbatte nella signora che sposta i mobili un giorno si e l'altro pure, con buona pace della certezza di trovare scopa e panno per pulire, in cani sporcaccioni (ma non è colpa loro!), in famiglie che spiaccicano cavallette e non puliscono (bleah!!)... 

La nostra protagonista/autrice la butta molto sul ridere, anche se viene da domandarci se spesso lo fa per non piangere o per non fare una strage dei suoi datori di lavoro. E' vero, gli aneddoti, così come gli annunci, sono divertenti e strappano più di una volta una bella risata, ma a guardar bene ci sono anche situazioni che dovrebbero fare riflettere se non arrabbiare, come i padroni che allungano le mani (io gliele taglierei le belle manine) o che "dimenticano" di pagare lo stipendio, dimenticando anche che la nostra amorevole super colf che tutto può, che ci smacchia la giacca dal vino, che recupera i pargoli da tre scuole diverse e che fa sembrare la nostra casa degna di questo nome, ha, sorpresa sorpresa, una famiglia propria a cui pensare. 

Insomma da un libro con non molte pretese ma schietto e sincero, possiamo trarre anche un bel po' di insegnamenti e perché no, farci anche un piccolo esame di coscienza su come trattiamo gli altri (non tutti hanno una colf? Beh, pensiamo anche come ci si comporta con commesse/i, camerieri/e, ecc...). 

Come ho iniziato questa recensione con una citazione dal libro, così voglio terminarla, perché anche io, nel mio piccolo, voglio ringraziare questa grande donna (e sono sicura che il Nobel non è molto lontano): 
"E per finire, un grazie alla moglie dell'inventore dell'aspirapolvere (da solo non ci sarebbe mai arrivato)"
Voto


Alla prossima



Commenti

  1. Ciao :-)
    Fantastica l'ultima citazione :D
    Sembra un libro molto divertente, ma come sottolinei giustamente tu, deve anche far riflettere su come tutti noi trattiamo il prossimo, magari a volte non proprio garbatamente.
    Ciaooo

    RispondiElimina
  2. Grazie mille Eliza per la tua recensione che è bellissima e anche molto accurata! Un caro saluto dalle colf anarchiche!

    RispondiElimina

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