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Recensione: "Il fioraio di Monteriggioni" di Cristina Katia Panepinto

TITOLO: Il Fioraio di Monteriggioni
AUTORE: Cristina Katia Panepinto
EDITORE: Lettere Animate
GENERE: Giallo
PREZZO: 1,99
PAGINE: 180

Trama: Quando il PM Amedeo Cantini viene condotto davanti al cadavere di una giovane modella assassinata, capisce subito che quello sarà il caso più difficile della sua vita. Abbandonata dentro un cassonetto nei pressi del Parco delle Cascine di Firenze c'è infatti la figlia di Emma Aldori, suo grande e sofferto amore di gioventù, morta suicida vent'anni prima.

Travolto dai fantasmi del passato, il magistrato chiede all'ex-moglie, la terapeuta Violetta Salmoiraghi, di affiancarlo nelle indagini. Seguendo le tracce di un misterioso ritratto, cominceranno a investigare sugli ultimi mesi di vita della ragazza e si addentreranno in un gioco di specchi fatto di tradimenti, intrighi e bugie, fino alla scoperta di un raccapricciante segreto, dietro cui si nasconde l'ombra omicida del Fioraio di Monteriggioni.

La soluzione del romanzo racconta un tema difficile, in cui la componente emotiva dei protagonisti gioca un ruolo importante. È  difatti l'amore, o quello che a volte si reputa tale, a trascinarli nel baratro, ma è sempre questo sentimento ad offrire, alla fine, l'unica via di riscatto.

Recensione:
La giovane e seducente modella Fiona Aldori, esponente di una delle famiglie più importanti di Firenze, viene trovata morta con dei fiori in bocca. Il magistrato Amedeo Cantini chiederà aiuto alla ex moglie Violetta, psicoterapeuta, di affiancarlo nelle intricate indagini.
L'autrice ci conduce attraverso un affascinante viaggio, in un'incantevole e inquietante Firenze, rendendoci parte di una raccapricciante vicenda, tra vernissage e antiche ville fiorentine, dando vita a un giallo all'italiana, che personalmente mi ha tenuta col fiato sospeso fino alle ultime pagine.
Vecchie relazioni e oscuri segreti taciuti per anni, stanno per tornare alla luce: Fiona è infatti la figlia di Emma, ex di Amedeo, morta suicida anni prima in circostanze misteriose.
Che i quadri raffiguranti madre e figlia, entrambe ritratte con i fiori in bocca, siano in qualche modo collegati?
Un'atmosfera di cupa bellezza aleggia per tutto il romanzo. Molto suggestiva la minuziosa descrizione dei luoghi più suggestivi di Firenze, che ospita però atroci segreti.
Ben delineati anche i numerosi personaggi, a modo loro tutti coinvolti, chi inconsapevolmente, chi direttamente, nel terribile delitto di Fiona: da Giulio, cinico e affascinante artista, ad Amedeo, il PM che vede riaffiorare dolorosi ricordi, passando per le gemelle Eva e  Violetta, psicoterapeuta e moglie separata di Amedeo, la quale, aiutandolo nelle indagini, avrà l'occasione per scoprire cosa da sempre tormenta il marito e per rimettere molti tasselli al loro posto.

Da sottolineare la bravura dell'autrice nell'aver gestito e inserito i tanti personaggi all'interno di una storia intricata, dai sapori forti e intriganti.







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