Buongiorno lettori!
Oggi vi propongo la recensione non di uno ma di ben due libri, primo e secondo volume della serie Victorian Vigilante. Le infernali macchine del dottor Morse di Vittoria Corella e Federica Soprani.
Titolo: Victorian Vigilante. Le infernali macchine del dottor Morse. Vol.1
Autori: Vittoria Corella e Federica Soprani
Editore: Nero Press Edizioni
Pagine: 106
Prezzo: €2,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 12 settembre 2015
Trama:
1890. L’assetto europeo manifesta già i germi di una guerra mondiale e vede contrapposte due scuole di pensiero scientifiche: i Maniscalchi inglesi seguaci dell’Ergomeccatronica, che sfruttano esoscheletri potenziati per implementare le capacità di lavoratori e soldati, e i Senza Dio fautori della Meccagenetronica, localizzati nell’Europa dell’Est, che hanno sviluppato terrificanti ibridazioni uomo-macchina. A Londra s’innesca una battaglia senza quartiere tra il misterioso vigilante mascherato Spettro di Nebbia, il Sergente Malachy Murphy e la spietata Baba Yaga, una donna meccanica alle dipendenze del Dottor Anton Morse, genio della Meccagenetronica dai loschi fini. Nella lotta verranno coinvolti anche il giovane tagliatore di diamanti ebreo Mordecai Gerolamus, perseguitato da invisibili e inquietanti demoni, la giornalista d’assalto Catherine “Orlando” Swan e suo fratello Percy, direttore del Giornale.
Titolo: Victorian Vigilante. Le infernali macchine del dottor Morse. Vol.2
Autori: Vittoria Corella e Federica Soprani
Editore: Nero Press Edizioni
Pagine: 67
Prezzo: €2,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2015
Trama:
1890. L’assetto europeo manifesta già i germi di una guerra mondiale e vede contrapposte due scuole di pensiero scientifiche: i Maniscalchi inglesi seguaci dell’Ergomeccatronica, che sfruttano esoscheletri potenziati per implementare le capacità di lavoratori e soldati, e i Senza Dio fautori della Meccagenetronica, localizzati nell’Europa dell’Est, che hanno sviluppato terrificanti ibridazioni uomo-macchina. A Londra s’innesca una battaglia senza quartiere tra il misterioso vigilante mascherato Spettro di Nebbia, il Sergente Malachy Murphy e la spietata Baba Yaga, una donna meccanica alle dipendenze del Dottor Anton Morse, genio della Meccagenetronica dai loschi fini. Nella lotta verranno coinvolti anche il giovane tagliatore di diamanti ebreo Mordecai Gerolamus, perseguitato da invisibili e inquietanti demoni, la giornalista d’assalto Catherine “Orlando” Swan e suo fratello Percy, direttore del Giornale. In questo secondo episodio molti segreti verranno alla luce e il destino di Spettro di Nebbia si incrocerà inesorabilmente con quello dei suoi nemici, a cominciare da Vassilissa, la Baba Yaga.
La mia recensione
La recensione riguarderà entrambi i libri e anche il voto sarà complessivo, così potrò darvi un quadro generale (ma considerate che manca un libro, ancora inedito).
Ho già avuto modo di leggere e apprezzare queste due autrici italiane con la precedente serie Victorian Solstice. L'ambientazione di queste due serie è identica, la Londra vittoriana, e devo dire che le due autrici ci "sguazzano" proprio come fosse casa loro. Riescono a creare un'atmosfera molto credibile e godibile, grazie a descrizioni precise ma non noiose. Ma soprattutto riescono ad unire ambientazione, personaggi e storia in un tutt'uno convincente. Durante la lettura non ho mai avuto la sensazione che ci fosse qualcosa fuori posto o che avessero ecceduto in qualcosa. Anzi. Tutto è perfettamente dosato.
La storia abbraccia il genere steampunck, un genere che purtroppo a mio avviso poco viene trattato in Italia e che invece meriterebbe più spazio. E' un genere un po' particolare soprattutto perché da un taglio a tutto il racconto molto specifico. La Londra che attraversiamo con i vari personaggi è quella più oscura e nascosta, quella fatta di vicoli e nebbia, quella clandestina e pericolosa. Su questo sfondo fumoso si svolge la lotta tra lo Spettro di Nebbia, il paladino per eccellenza, e il dottor Morse e le sue creature, frutto della Meccagenetronica. Qui sta la particolarità del genere ma soprattutto del romanzo in questione. In questo passato fittizio gli scienziati hanno saputo unire l'uomo e la macchina, innestando arti meccanici che potenziano le capacità fisiche ma anche creando in laboratorio bambini nati in uteri artificiali, metà uomini e metà macchina fin dalla nascita. Abomini tollerati sul Continente ma non in Inghilterra, dove però il misterioso dottor Morse cerca di portare questa scienza macabra.
Vittoria e Federica hanno un grande pregio come scrittrici, sorprendono sempre. Sebbene sia un genere e un'ambientazione che hanno già toccato la lettura non risulta affatto scontata in nessuna sua parte. I loro personaggi sono ben caratterizzati, ognuno ha una sua sfera di influenza e di azione, ognuno ha quel quid che te lo fa amare e apprezzare. Anche i "cattivi" presentano questo qualcosa, come ad esempio Vasilissa, questa sorta di bambola assassina che non si capisce quanto possa essere umana, è terribile, violenta, pericolosa ma ha anche questo atteggiamento da bambina in alcuni momenti che ti destabilizza. O ancora il dottor Morse che attira per la sua mente malata, per il suo atteggiamento luciferino. Poi ci sono altri personaggi che non si riesce a collocare veramente, come il sergente Malachy Murphy a cavallo tra il suo essere una macchina da guerra e un uomo annientato dal dolore, calato nella dipendenza.
Come avrete capito è una storia molto particolare, in alcuni tratti anche forti. E qui c'è un altro elemento che amo in queste autrici, il saperti dare anche scene difficili, a volte forti senza però darti l'idea di qualcosa di gratuito o non necessario.
L'unica cosa che non mi fa dare il massimo dei voti è che qua e là ho percepito un po' di confusione, come se fosse dato poco spazio ad alcune scene e quindi si cercasse di condensare più elementi insieme. Niente di straniante, ma forse qualche pagina in più sarebbe stata necessaria.
Vittoria e Federica hanno un grande pregio come scrittrici, sorprendono sempre. Sebbene sia un genere e un'ambientazione che hanno già toccato la lettura non risulta affatto scontata in nessuna sua parte. I loro personaggi sono ben caratterizzati, ognuno ha una sua sfera di influenza e di azione, ognuno ha quel quid che te lo fa amare e apprezzare. Anche i "cattivi" presentano questo qualcosa, come ad esempio Vasilissa, questa sorta di bambola assassina che non si capisce quanto possa essere umana, è terribile, violenta, pericolosa ma ha anche questo atteggiamento da bambina in alcuni momenti che ti destabilizza. O ancora il dottor Morse che attira per la sua mente malata, per il suo atteggiamento luciferino. Poi ci sono altri personaggi che non si riesce a collocare veramente, come il sergente Malachy Murphy a cavallo tra il suo essere una macchina da guerra e un uomo annientato dal dolore, calato nella dipendenza.
Come avrete capito è una storia molto particolare, in alcuni tratti anche forti. E qui c'è un altro elemento che amo in queste autrici, il saperti dare anche scene difficili, a volte forti senza però darti l'idea di qualcosa di gratuito o non necessario.
L'unica cosa che non mi fa dare il massimo dei voti è che qua e là ho percepito un po' di confusione, come se fosse dato poco spazio ad alcune scene e quindi si cercasse di condensare più elementi insieme. Niente di straniante, ma forse qualche pagina in più sarebbe stata necessaria.
Voto
4 cuori e mezzo!! |
Alla prossima
Grazie delle recensione, ci fa davvero piacere. Speriamo che il terzo e conclusivo episodio non tradisca le tue aspettative. Grazie ancora. Ciao (Vittoria)
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