Recensione: Trauma, di Alessandro Petrelli

9/15/2017


Titolo: Trauma

Autore: Alessandro Petrelli

Editore: Lettere animate

Pubblicazione: 11/07/2017

Pagine: 208

Sinossi:

Lecce, 2015. È il 18 aprile quando Vanessa e Federico organizzano uno scherzo di cattivo gusto ai danni di Vincenzo, un ragazzo introverso, già vittima in passato delle loro angherie.
È il 12 maggio quando Vincenzo, in seguito a un incidente stradale, si risveglia non ricordando nulla degli ultimi trenta giorni.
La storia si sviluppa su piani temporali diversi. Nel presente, Vincenzo andrà in cerca di una verità frammentata e resa opaca da personaggi inquietanti e da tragici avvenimenti la cui unica chiave di lettura giace nei recessi oscuri e inaccessibili di un trauma. Potrà fidarsi del ragazzo sconosciuto che gli dirà di aver fatto amicizia con lui prima dell’incidente? E chi sono i nuovi vicini di casa dall’aria misteriosa? Cosa hanno fatto Vanessa e Federico?
Sarà il passato a giungere in soccorso e a dissolvere i nodi di una realtà apparentemente priva di logica, ricostruendo la reale dinamica dei fatti e ricongiungendosi al presente e ai suoi retroscena come il pezzo mancante di un puzzle.


Recensione:


Trauma, racconta la storia di Vincenzo: un ragazzo poco più che ventenne poco inserito tra i suoi coetanei, da sempre vittima di bullismo da parte del gruppo del quale fanno parte Vanessa e Federico, i prepotenti che ancora una volta sembrano avere in mente qualche cosa che lo metterà nella posizione della vittima. 

Di questo libro ho apprezzato molto l'ambientazione, sempre curata, sicuramente familiare all'autore e descritta in modo chiaro, nelle note l'autore stesso ammette di aver usato ambientazioni a lui familiari, cosa che ritengo abbia giovato davvero a raccontare la storia in modo più realistico.

Il trauma che ci racconta l'autore è fisico e psicologico, conseguente a un incidente del quale Vincenzo è stato vittima e del quale, come lui, non sappiamo niente.
La storia ci viene raccontata alternando due diverse linee temporali, la prima precede l'incidente e la seconda ha luogo qualche giorno dopo. Riusciamo a capire che Vincenzo è cambiato molto e ha subito un forte trauma cranico che gli ha fatto perdere la memoria degli ultimi giorni, il ragazzo cerca di ricordare, ma la cosa non è facile anche a causa dei forti dolori di testa che spesso lo colpiscono.

L'autore ci racconta quindi la storia di due Vincenzo che sembrano non conoscersi: quello prima dell'incidente, un ragazzo che odia la propria vita e che spera in un cambiamento che lo amalgami alla società, e quello del post-incidente, che sembra desiderare la vendetta più di ogni altra cosa.

Questa scelta narrativa ci rende partecipi dello smarrimento del protagonista e ci aiuta a comprendere meglio il suo stato emotivo.

Ho letto il libro con molto interesse, ponendomi molte domande che alla fine della lettura hanno trovato risposta e che hanno composto un quadro soddisfacente. La trama è ben gestita e non mancano i colpi di scena.

Non sono una psicologa e mi rendo conto di non essere in grado di approvare o meno le reazioni psicologiche dei vari protagonisti, so solo che la lettura mi ha convinto e che sono felice di aver avuto la possibilità di leggere questo libro, che consiglio a tutti quelli che amano le storie un po' psicologiche, a tratti cupi.
Faccio i complimenti all'autore, di sicuro lo terrò d'occhio in futuro. 
















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