Titolo: Tutti giù per aria
Autrice: Rosella Postorino
Editore: Salani
Illustratrice: Alessandra Cimatoribus
Pagine: 144
Età di lettura: da 8 anni
Sinossi: Tina non sa cosa le è saltato in mente quel pomeriggio, quando ha
accettato di giocare a pallavolo con i compagni. Di solito fa solo le
cose che sa fare bene, perché ha sempre paura di sbagliare. Gli
altri bambini la chiamano ‘perfettina’ e non la trovano molto
divertente: la perfezione non ha mai fatto ridere nessuno! La palla
cadrà nel fume, Tina per riprenderla precipiterà giù da una
cascata e da qui tutto avrà inizio. Recuperata da un’enorme
signora-mongolfiera, viene portata in volo fino a uno strano paese,
pieno di personaggi strampalati, quel giorno in festa per la Fiera
degli Scarti e l’annuale Caccia al Tesoro. Chi arriverà primo? Ma
soprattutto, cosa vinceranno gli altri? Perché, quando si gioca
insieme, nessuno perde mai. Il brillante esordio nella narrativa per
ragazzi della vincitrice del Premio Campiello 2018 è una grande
avventura senza tempo che insegna ad accogliere la diversità come
un’inattesa ricchezza.
Recensione:
Dopo il noto Le assaggiatrici, un nuovo romanzo, il primo dell'autrice per ragazzi.
La protagonista di questo romanzo è Tina, bambina di 8 anni che cerca di essere precisa ed accorta in tutto quel che fa, ad esempio non vuole nemmeno giocare per non sudare!
Cercando di recuperare una palla caduta nel fiume, Tina viene trascinata dalla corrente ma recuperata fortunatamente da una sorta di mongolfiera, la signora Baloon, responsabile dei trasporti.
Tutta zuppa, Tina finisce in un particolare salone di parrucchiere unisex per bambini, qui le acconciature sono a dir poco pittoresche.
Girovagando con gli altri clienti del salone, Tina finisce per partecipare ad una strana caccia al tesoro.
Cercando gli indizi, poi, Tina si imbatte in numerosi personaggi bizzarri come Flora (a cui crescono fiori nel decolté), Slumber (capace di addormentarsi dappertutto), Nuto (nebulizzatore umano che sparge batteri) o Amedea (la pianista dalle orecchie giganti).
Le illustrazioni sono sia in bianco e nero che a colori, rendono perfettamente i personaggi narrati.
C'è una morale: meglio fallire provandoci che non provarci affatto. Questa massima fa parte del mio essere da alcuni anni.
I personaggi di questo romanzo sono la dimostrazione che non deve essere tutto necessariamente perfetto per star bene ed essere felici e soddisfatti di sé, anche perché la realtà non è fatta di perfezione per nessuno.
Mi è sembrato, però, come se potesse esserci dell'altro, un pezzo mancante nella storia, non so. Il finale letteralmente resta sospeso con i protagonisti. Forse l'intera storia è un passo verso la mindfulness.
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