Buongiorno lettori!
Eccomi tornare in questa calda estate (rovente è più corretto) con una nuova recensione...
Titolo: Il respiro delle anime
Autore: Gigi Paoli
Editore: Giunti
Pagine: 416
Prezzo: €9,99 (ebook); €15,00 (cartaceo)
Trama. È una torrida mattinata di luglio, le scuole sono ormai chiuse e sulle strade semideserte di Firenze e dintorni è calato un silenzio irreale, ma Carlo Alberto Marchi, tenace cronista e instancabile padre-single, continua inesorabilmente a svegliarsi alle sette e dieci. Non resta che mettersi in viaggio verso "Gotham City", l'avveniristico Palazzo di Giustizia nella periferia della città - nonché uno dei dieci edifici più brutti del mondo secondo svariate classifiche - e andare a caccia di notizie sull'allarmante ondata di morti per overdose che negli ultimi mesi ha colpito la città. Un'inchiesta con cui il direttore del "Nuovo Giornale" sta marcando stretti il reporter e il suo collega, "l'Artista", che con la loro tendenza all'insubordinazione non godono certo delle sue simpatie... Ma a scombinare l'agenda di Marchi arriva una notizia che gli fa subito drizzare le antenne: nella notte, a pochi passi da Gotham, un ciclista è stato ucciso da un'auto pirata scomparsa nel nulla. Un banale incidente? Solo all'apparenza. Perché se si aggiunge che la vittima era il dirigente americano di una nota azienda farmaceutica, e che solo pochi giorni prima era rimasto coinvolto in una retata in un ambiguo locale del centro, il caso si fa piuttosto interessante. Molte e intricate sono le piste che si aprono davanti alle forze dell'ordine e a chiunque abbia voglia di vederci chiaro: una lugubre villa dalle finestre murate, un misterioso iPhone placcato d'oro, un barbone che forse dice la verità, un pericoloso boss della malavita... Marchi si troverà alle prese con l'inchiesta più complessa, torbida e inquietante della sua carriera.
La mia recensione
Io adoro quando un autore mi sorprende! Se poi questo avviene dopo un libro che già mi era piaciuto sono felice il doppio (della serie saltello a più non posso per tutta casa). Questo è avvenuto con il secondo libro di Gigi Paoli, Il respiro delle anime, con protagonista sempre il giornalista Carlo Alberto Marchi. Cosa mi ha sorpreso? Semplice, l'aver ritrovato tutte le atmosfere e i picchi di suspense del primo libro con in più una storia ancora più articolata e affascinante, un intricato caso che mette in piazza un'azienda farmaceutica e alcuni degli scorci più particolari e segreti di Firenze. Dimenticate le cartoline da visita turistica base, perchè leggendo questo libro seguirete Marchi nella sua Mini per le strade di una città diversa e misteriosa.
Il mistero prende le mosse da un "banale" incidente stradale in cui rimane vittima un ciclista per poi crescere pagina dopo pagina e gonfiarsi di ipotesi e scoperte. Gigi Paoli è un giornalista di esperienza e ce lo dimostra una volta di più guidando il suo alter ego letterario in un'indagine complicata e difficile.
A far la parte del leone è naturalmente il protagonista, tanto nei panni di giornalista, quanto in quelli di padre di una quasi adolescente. Insomma, un protagonista dal volto umano e dal forte sesto senso, che cerca di portare avanti questa sua doppia vita e di non perdere neanche un po' di se stesso.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere lo stile dell'autore, che ti accompagna lungo le 400 pagine non lasciandoti la sensazione da "libro lungo" ma quella da "libro bello-che-non-deve-mai-finire"... si insomma, avete capito vero? Se ancora non vi siete buttati tra le pagine dei libri di questo autore io ve lo consiglio!
Voto
Alla prossima
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