Recensione: VICTORIAN VIGILANTE. LE INFERNALI MACCHINE DEL DOTTOR MORSE di Federica Soprani e Vittoria Corella
Titolo: Victorian Vigilante. Le infernali macchine del Dottor Morse
Autore: Federica Soprani e Vittoria Corella
Edizione: Nero Press Edizioni - 15 dicembre 2016
Pagine: 197
Prezzo: ebook €2,99 cad. - cartaceo €13,00
Trama
1890.
L’assetto europeo manifesta già i germi di una guerra mondiale e
vede contrapposte due scuole di pensiero scientifiche: i Maniscalchi
inglesi seguaci dell’Ergomeccatronica, che sfruttano esoscheletri
potenziati per implementare le capacità di lavoratori e soldati, e i
Senza Dio fautori della Meccagenetronica, localizzati nell’Europa
dell’Est, che hanno sviluppato terrificanti ibridazioni
uomo-macchina. A Londra s’innesca una battaglia senza quartiere tra
il misterioso vigilante mascherato Spettro di Nebbia, il Sergente
Malachy Murphy e la spietata Baba Yaga, una donna meccanica alle
dipendenze del Dottor Anton Morse, genio della Meccagenetronica dai
loschi fini. Nella lotta verranno coinvolti anche il giovane
tagliatore di diamanti ebreo Mordecai Gerolamus, perseguitato da
invisibili e inquietanti demoni, la giornalista d’assalto Catherine
“Orlando” Swan e suo fratello Percy, direttore del Giornale.
***
Victorian Vigilante
ci porta in una Londra vittoriana oscura e piena di tensione.
Due correnti di pensiero scientifico si confrontano nelle sue pagine:
l'Ergomeccatronica,
scienza che si propone di sfruttare la tecnologia per migliorare la
vita dell'uomo mantenendolo però ben separato dalle macchine, e la
Meccagenetronica,
che invece non si fa scrupoli nell'unire uomo e macchina.
A
differenza dell'Europa continentale in cui viene praticata, nel Regno
Unito la Meccagenetronica
è considerata Senza Dio
e pertanto non esiste, almeno ufficialmente.
Le
vite dei personaggi del romanzo si intrecciano e si scontrano in
questo clima teso: lo
Spettro di Nebbia,
vigilante che pattuglia le vie di Londra alla ricerca di malfattori;
il Sergente Malachy Murphy
di Scotland Yard, che dà
la caccia allo Spettro convinto sia un criminale; Catherine
“Orlando”Swan,
giornalista che non disdegna di vestirsi da uomo per poter svolgere
il suo mestiere; Percyval
Swan, fratello di
Catherine e direttore del giornale; Mordecai
Gerolamus, tagliatore di
gemme e amico di Percyval, con strane voci in testa. E infine il
Dottor Morse,
controverso scienziato dedito alla Meccagenetronica, e sua “figlia”,
Vassilissa.
La
versione ebook del romanzo è
divisa in tre episodi, io
ho avuto modo, però, di acquistare il cartaceo con tutti gli episodi
al Salone del Libro di Torino quest'anno (e di poter incontrare
Federica Soprani, una delle autrici, con cui ho anche scambiato due
parole e che mi ha firmato il libro, per la mia felicità). Quindi,
farò una recensione complessiva, ma potete trovare la recensione dei primi due volumi qui.
Il
duo Soprani-Corella è vincente: ho avuto modo di leggere i primi
quattro episodi della serie Victorian Solstice
e di innamorarmene. Proprio per questo non mi sono lasciata scappare
questa serie. E ho fatto bene.
Nel
corso del romanzo si succedono i
vari punti di vista dei protagonisti,
alternati in maniera ben studiata, che portano il lettore a mettere
insieme i tasselli del mosaico tra presente e passato. Infatti,
sebbene le vicende avvengano nel 1890, gli eventi sono stati messi in
moto ben prima e le autrici hanno creato
un intreccio tra passato e presente davvero interessante.
L'ottima caratterizzazione
dei personaggi, anche di
quelli che vengono solo riportati nei ricordi, ha poi aggiunto valore
alla lettura.
Basti
pensare che il personaggio che credo di amare di più è proprio uno
di quelli già deceduti prima dell'inizio del romanzo e alcune delle
mie parti preferite riguardano proprio lui. Non sia mai che io abbia
una gioia, eh. (No, dai, in realtà una gioia ce l'ho avuta)
A
parte gli scherzi (no, in realtà non scherzavo), ho
apprezzato moltissimo tutti
e mi ci sono affezionata talmente tanto (a parte due che proprio non
si sono attirati le mie simpatie) che avrei voluto non finisse il
romanzo. Si conclude,
non temete. Ma io avrei tanto desiderato rimanere ancora un po' con
loro.
Pur
essendo numerosi i personaggi a cui è concesso il punto di vista, la
lettura scorre piacevole, anzi, la tensione crescente porta a
divorare il romanzo pur di riuscire a scoprire come si
concluderanno le vicende.
Premesso
che l'ambientazione vittoriana è una di quelle che trovo
particolarmente affascinanti, in questo caso l'elemento steampunk
non fa che aumentarne l'attrattiva, soprattutto perché è
costruita in modo davvero credibile. La combinazione di
Meccagenetronica e di Ergomeccatronica, lo scontro delle
due correnti di pensiero, mi è piaciuta molto e ha tenuto viva la
mia attenzione insieme alle vicende dei personaggi. È uno scontro
che, sebbene inventato, ha dei richiami con la nostra realtà, il che
lo ha reso più concreto che mai.
È
una serie che ho davvero amato e non posso fare a meno di
consigliarvela se volete avere un assaggio di ciò di cui sono
capaci queste due autrici.
4 cuori e mezzo
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