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Recensione: Bestie d'Italia volume 2



Titolo: Bestie d'Italia - volume 2

Autore: Autori vari

Editore: NPS Edizioni

Genere: antologia di racconti fantastici

Formato: cartaceo e digitale

ISBN: 978-88-31910-217

Copertina e illustrazioni interne a cura di Marco Pennacchietti.

Prezzo: 14,00 €

Ogni terra ha i suoi segreti, ogni regione le sue leggende. Ogni fiume, monte o borgo ospita le sue creature, nate dalle "paure" della gente, alimentate dalla fantasia, dal bisogno di esorcizzare il male quotidiano, di dargli un volto: animalesco, bestiale. Non poi così diverso da quello degli umani.

Il progetto "Bestie d'Italia" parte dal recupero delle tradizioni folcloristiche italiane, per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con occhi diversi il nostro territorio, ricco di storia, misteri e magia.

La seconda tappa di questo viaggio nel folclore regionale ci porterà nel nord Italia, per scoprire i segreti delle Alpi e delle Dolomiti e le creature fantastiche che si annidano nelle anse del fiume Po e negli anfratti del Carso: basilischi, orchi, lupi e aquile, ninfe ammaliatrici e draghi.

Alzate lo sguardo, amici lettori, e fronteggiate la furia delle Bestie d'Italia!

Il volume 2 di "Bestie d'Italia" contiene dieci racconti di scrittori italiani, appassionati di fantastico e folclore, ambientati nelle regioni del Nord Italia: La notte del Re di Biss, di Giuseppe Gallato; L'Orcul di Len, di Giuseppe Chiodi; Il mostro del fiume, di Alessandro Ricci; La fiera bestia del milanese, di Alessio Del Debbio; I suoni della montagna, di Maria Pia Michelini; Le nebbie di Parma, di Alessandra Leonardi; Il caso del basilisco, di Debora Parisi; La ninfa e il cacciatore, di Micol Fusca; L'eredità di Dolasilla, di Luciana Volante; Il santo di nessuno, di Francesca Cappelli.

«La montagna offre ai turisti il suo volto più dolce. A loro non succede mai niente. È sempre alla gente del posto che capita, sai. E se ci pensi bene, è logico. Quei turisti saranno preda di qualcos'altro, a casa loro. Ogni luogo ha le sue ombre. E sai perché succede sempre a loro?»

«Non lo so e non lo voglio sapere. Stai dicendo un sacco di cose stupide. Dovrei credere ai...»

«Perché è proprio la gente del posto che nutre i propri mostri».





Recensione:

Questa raccolta è un degno seguito del volume uno, che ho recensito qualche mese fa su questo blog e che trovate qui.

I due volumi hanno molti dettagli in comune a partire dalla composizione: anche in questo volume ogni autore ha contribuito con una storia che racconta una creatura che deriva dalle leggende e dal folklore italiano, in questa raccolta in particolare le creature raccontate appartengono al nord Italia.

Tengo a dire che anche questo volume è curato nei dettagli e che i racconti sono tutti scritti bene e  piacevoli da leggere. 
A dare valore aggiunto alle raccolte ci sono le illustrazioni, presenti per ciascuna delle dieci storie, di Marco Pennacchietti che è riuscito a mostrarci le bestie d'Italia in modo perfetto.

La raccolta inizia con La notte del re di Biss, di Giuseppe Gallato. Un racconto ambientato in un futuro non molto allegro nel quale le bestie hanno preso il controllo del mondo e il protagonista, un Cacciatore che si occupa della cattura delle bestie più pericolose, si ritrova a combattere con una creatura dai poteri letali.

Si prosegue con L'orcul di Len, di Giuseppe Chiodi, il punto forte di questo racconto a mio parere è l'ambientazione, curatissima e dettagliata che ci porta nella Carnia a conoscere gli Sblifs, i folletti dei boschi, come il dispettoso Maçarot.

Nel terzo racconto, Il mostro del fiume di Alessandro Ricci, il protagonista è il piccolo Francè, il cui sogno di diventare un eroe lo spingerà a unirsi a un vero cavaliere per sconfiggere il mostro del fiume Po.

La quarta storia è La fiera bestia del milanese ed è stata scritta da Alessio Del Debbio. Devo dire che questa è stata una delle storie che ho preferito. Mi sono affezionata subito ai protagonisti e mi sarebbe piaciuto leggere un libro intero su di loro.

I suoni della Montagna, di Maria Pia Michelini narra di un'aquila ed è uno dei racconti più profondi a mio parere.

Si prosegue con Le nebbie di Parma, di Alessandra Leonardi, ambientato ai giorni nostri, è un racconto ricco di sorprese e di colpi di scena.

Il Caso del Basilisco, di Debora Parisi ci narra di nani, draghi maghi, basilischi e redivivi. È una storia dinamica e mi è piaciuta molto per la sua originalità nonostante sia una di quelle dall'ambientazione più fantasy nel senso classico.

L'ottavo racconto è La ninfa e il cacciatore, di Micol Fusca ed è quello a cui mi sono sentita più vicina per questioni geografiche, infatti è ambientato vicino a dove abitavo fino a pochi anni fa, sul Montello, nel Trevigiano. È un racconto coinvolgente che si svolge nei giorni nostri, ma che racconta storie del passato secolo. I protagonisti sono il custode di una villa e il Martoreo, una creatura del bosco.

L'eredità di Dolasilla, di Luciana Volante ci mette di fronte a una ragazza che si trova a dover accettare una grande responsabilità e a combattere l'Habergeiss accettando il suo destino.

A concludere la raccolta abbiamo infine Il santo di nessuno, di Francesca Cappelli. Un racconto ironico e profondo che presenta una protagonista unica nel suo genere che io ho apprezzato particolarmente. Una donna imperfetta con un compito difficile.

Come per il primo volume, consiglio questa raccolta a tutti gli appassionati di leggende e di creature del folklore italiano. Sono convinta che entrambe le raccolte vi daranno spunti per approfondire la conoscenza delle nostre radici o magari per tramandare ai vostri figli o ai nipoti i racconti che vi facevano i vostri nonni o gli zii quando eravate piccoli per fare in modo che queste storie non vengano perse per sempre.








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